Polemiche nel giorno della riapertura del Museo Guttuso a Villa Cattolica

Polemiche nel giorno della riapertura del Museo Guttuso a Villa Cattolica

Politica
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Le polemiche erano rimaste sotto traccia fino a ieri, quando un comunicato stampa firmato da Massimo Mineo, Daniele Vella e Maurizio Lo Galbo e un video pubblicato da quest'ultimo su facebook hanno acceso la miccia.

La riapertura del Museo Guttuso a Villa Cattolica dopo un anno e mezzo rappresenta un momento storico per la nostra città che si dota di un Museo d'Arte moderna finalmente al passo con i tempi e all'altezza di altri musei simili nel resto d'europa e del mondo. Questo fatto non può che accrescere il nostro sentimento di comunità orgogliosa del patrimonio culturale che custodisce. 

Era tropppo ghiotta l'occasione però per non farne una "vittoria" politica da parte degli attuali amministratori sindaco Patrizio Cinque e assessore Romina Aiello in testa. Poco importa se per portare avanti il progetto sono state riabilitate alcune figure, precedentemente additate di una gestione personalistica e anti imprenditoriale del museo. Il sindaco in apertura del suo mandato aveva fatto scoppiare il caso" registri falsi a villa Cattolica" , con un articolo al vetriolo si scagliò contro i responsabili di allora e le precedenti gestioni. "Noi cambieremo tutto"- disse. Ma la maggiore trasparenza tanto sbandierata non è stata applicata nemmeno nella gestione del corposo finanziamento per il potenziamento del Museo, A partire dagli stanziamenti per la comunicazione che hanno ignorato, umiliandole, le più importanti, influenti e radicate realtà informative del territorio, per arrivare all'affidamento di incarichi all'acqua di rose senza nessuna pubblicità agli "amici degli amici". Una gestione clientelare del potere e un modo di fare politica molto simile se non identico a quello tanto criticato dal movimento 5 stelle di una volta, prima che nelle stanze dei bottoni si imborghesisse. "La nostra sarà l'amministrazione dei cittadini" - diceva il sindaco in campanga elettorale, queste parole sono rimaste vuote di qualsiasi significato, anzi suonano come una beffa in chi aveva creduto in quel moto di rinnovamento che intepreta un malessere diffuso dei cittadini,

E' anche scoppiato il caso del protocollo per la riapertura che prevede una cerimonia esclusiva alle 17 con gli ospiti d'onore e le istituzioni politiche religiose civili e militari a cui potrà partecipare solamente chi ha ricevuto l'invito e la riapertura al pubblico vera e propria che sarà alle 19,00. Una circostanza che ha fatto storcere il naso a molti. Villa Cattolica è un bene pubblico che non appartiene nè al sindaco nè all'assessore e a nessun altro, appartiene a tutti i bagheresi ed è per loro e si spera per i turisti (una verà rarità al Museo Guttuso fino a ieri) che è stato potenziato e riaperto. Una cerimonia per pochi eletti o vicini al movimento cinque stelle, che sconfessa il significato stesso di un movimento nato per "far entrare i cittadini nelle istituizioni" , al momento di fare i fatti di questi annunci restano degli insopportabili slogan vuoti di significato. Anche in questo caso non si è persa l'occasione per creare divisioni e contribuire ad allargare la ferita delle divisioni nella società bagherese, esacerbata dai i toni del dibattito politico. Una grande passerella però per un sindaco ubriaco di notorietà, che dopo gl scandali case abusive, va in televisione per qualcosa di positivo, con interviste al tg5 e lanci di notizie dai più importanti quotidiani nazionali, sta raccogliendo i frutti del lavori di almeno 2 amministrazioni precedenti e anche di attori privati che in tempi non sospetti fecero in modo che questo finanziamento non andasse perduto.

Oggi è comunque un giorno importante per tutta Bagheria. Il museo Guttuso è un fiore all'occhiello della Cultura a livello internazionale. Alle potenti opere di Guttuso si affiancano opere di artisti minori, che contribuiranno a rendere il Museo Guttuso un vero contenitore di cultura siciliana e si pensa a degli spazi espositivi per mostre e istallazioni di artisti emergenti. L'auspicio è che il rilancio del Museo possa contribuire ad aumentare l'attrattività turistica di Bagheria e al termine del finanziamento tutto non torni come prima.

Lorenzo Gargano