Quale futuro per Bagheria ? - di Pietro Canzoneri

Quale futuro per Bagheria ? - di Pietro Canzoneri

Politica
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Caro Lorenzo, qualche mese fa ho approfittato della Tua gentilezza per pubblicare un articolo rivolto ai tanti giovani (ma non solo) della nostra Città, auspicando un risveglio culturale e politico di Bagheria.

Oggi, voglio andare oltre quelle parole, sperando di risvegliare gli animi sopiti di molti.
Le difficoltà della Città sono sotto gli occhi di tutti, oggi, più di prima, vi è bisogno di un intervento coraggioso e forte di tanti giovani, per far crescere la Città.
So bene che nel nostro territorio già esistono tante associazioni e tanti giovani che, dal volontariato alla cultura, dedicano molte energie per Bagheria, ma tutto ciò non basta e molto ancora occorre realizzare.
Attualmente, a Bagheria non si discute più di arte, di cultura, di investimenti, di agricoltura, di pesca, di artigianato, di turismo, molti altri temi sono stati abbandonati, altri occupano poco spazio, così disinteresse e indifferenza, pian piano, ci soverchiano: la Città di Guttuso, Maraini, Giardina, Buttitta, Tomaselli, Bagnera, Scaduto, Cirincione, Tornatore e di tanti altri illustri concittadini non trova più il respiro di una volta, oppressa dalle divisioni e dall’apatia più totale.
Bagheria, in passato, con tutte le sue contraddizioni, le sue “debolezze”, i suoi difetti, era luogo di incontro di scrittori, poeti, letterati: basterebbe chiedere ai nostri nonni per riscoprire la storia e la bellezza del nostro territorio, della nostra Città.
Questa premessa la ritengo necessaria perché, se vogliamo costruire una Città moderna e dinamica, non possiamo ignorare la nostra storia e il nostro passato.
Non mi stancherò mai di ripetere (e di scriverlo) che questa Città può trovare riscatto investendo nella cultura e nel turismo, confrontandosi e credendo maggiormente nei propri mezzi e nelle proprie risorse.
Naturalmente, le mie parole rischiano di rimanere lettera morta se non si trasformeranno in progetti ed impegno concreto, consapevole che le soluzioni non possono venire solo dalla Politica, alla quale si chiede tutto, si delega tutto, si rimprovera tutto, ma devono provenire dalla cittadinanza nella sua complessità, partendo dai giovani.
Non possiamo farci travolgere dal disinteresse, dalla noncuranza e, soprattutto, dai personalismi che quasi sempre sono la causa principale della mancata crescita.
Dobbiamo iniziare a discutere di sviluppo economico (porto o autostrada del mare di Aspra); di rilancio delle Ville; di turismo (rilanciando la frazione marinara di Aspra e pensando ad un nuovo depuratore); del Museo Guttuso; di agricoltura (penso ad esempio al Centro di Ricerca Agricola); di ambiente (penso a Monte Catalfano o al giardino di villa San Cataldo); di pesca (penso alle tante realtà ittiche del salato); dobbiamo riscoprire l’arte del carretto siciliano; dobbiamo pensare agli impianti sportivi (non solo lo stadio); dobbiamo pensare alla viabilità (svincolo autostradale e servizi pubblici).
La lista sarebbe ancora più lunga.
Dobbiamo semplicemente pensare come vogliamo la nostra Città nel futuro, come vogliamo viverla; dobbiamo iniziare a capire che questi non sono temi da campagna elettorale, questi sono temi che riguardano le nostre vite e quelle delle generazioni future.
I cittadini devono acquisire maggiore consapevolezza, informarsi, confrontarsi, ritrovare l’unità perduta, la politica tutta si deve fare interprete delle varie istanze e deve iniziare ad impegnarsi su questi temi, alcuni, peraltro, di non facile soluzione.
I problemi che Bagheria attraversa non devono distoglierci dal modello di Città che vogliamo costruire, ma essere da pungolo, affinché alcuni errori non vengano ripetuti.
Sono convinto che il ragionamento deve iniziare sin da subito, infatti, se prima non cresce e non matura dentro ciascuno di noi un’idea di Città futura non possiamo pensare di poter eleggere una classe politica adeguata che ci rappresenti al meglio.
Non esistono salvatori della Patria, eroi o peggio ancora uomini con tutte le soluzioni, esiste solo l’impegno serio da parte di tutti i bagheresi, nessuno escluso, a far crescere la Città.
Spero possa nascere una seria riflessione che possa portare ad un impegno concreto di molti giovani che abbiano a cuore il futuro di Bagheria: apriamoci al confronto, alle tavole rotonde, apriamo dibattiti, cerchiamo di guardare al di là del nostro naso, non lasciamo spazio all’improvvisazione, ma cooperiamo tutti per costruire un progetto ed un programma, Bagheria merita di essere valorizzata.

Avv. Pietro Canzoneri