La differenziata va, ma i cittadini sono lasciati soli - di Lorenzo Gargano

La differenziata va, ma i cittadini sono lasciati soli - di Lorenzo Gargano

Politica
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È' passata una settimana dalla partenza di quella che è stata definita la "raccolta differenziata spinta", attuata con il sistema del servizio di ritiro porta a porta esteso a tutto il territorio di Bagheria.

 E' ancora presto per tracciarne un bilancio complessivo, ma alcune considerazioni possono e in un certo senso devono essere fatte.

In questi primi giorni in cui il porta a porta sta man mano andando a regime, al fianco di alcuni ottimi risultati in termini di cifre complessive di differenziata, destinata inevitabilmente con questo sistema a raggiungere percentuali elevate, si sono registrate non solo alcune mancanze e criticità, ma sopratutto a nostro modo di vedere una certa approssimazione ed un' incomprensibile mancanza di comunicazioni, istruzioni e risposte a quesiti vari, da parte dell'amministrazione ai cittadini.

La mancanza di informazioni ha creato disagi ai tantissimi bagheresi che ormai fanno la differenziata con costanza, facendoli in un certo senso sentire "soli" in un percorso di progresso e civiltà, in cui meriterebbero di essere resi più partecipi e consapevoli.

I disagi si sono concretati un pò per ogni categoria: famiglie, commercianti, ristoratori, esercenti vari. Nessuna linea guida o servizio specifico è stato ad esmpio previsto per le attività commerciali: come bar, ristoranti, alberghi, negozi, che producono quintali di carta e plastica giornalmente, i cui titolari si sono trovati ad affrontare una situazione non facile da gestire nel caso di un mancato ritiro o altro genere di inconveniente.

Le famiglie si sono trovate in difficoltà per almeno due ordini di ragioni, la prima risiede nel fatto che il porta a porta non raggiunge ancora la totalità dell'estenzione del comune di Bagheria. In alcuni quartieri periferici infatti, come registrato dai numerosi feedback e lamentele che quotidianamente arrivano anche al nostro giornale o sul gruppo facebook del Comune di Bagheria, con richietste di chiarimenti di ogni sorta, il servizio non viene neppure effettuato e i sacchetti restano in vista per giorni sulla strada, se non vengono ritirati in casa dalle stesse persone che li hanno precedentemente portati fuori. In alcuni punti la raccolta avviene in maniera incostante. Il problema principale è rappresentato dal mancato ritiro della frazione di rifiuto umido organico, che per ovvie ragioni legate alla sua composizione, non può stare in casa o fuori in strada per lungo tempo. Il secondo  aspetto riguarda il conferimento dei rifiuti indifferenziati e le postazioni ecologiche ormai quasi del tutto dismesse insieme ai cassonetti. Sono ancora tantissimi  i bagheresi che ancora non fanno la differenziata; alcuni colpevolmente, altri confortati da qualche attenuante, altri ancora più o meno legittimati come le migliaia di anziani poco avvezzi a differenziare i rifiuti e verosimilmente anche ad imparare un nuovo modo di trattarli e conferirli. Costoro si sono trovati praticamente da un giorno all'altro a non sapere più dove gettare la spazzatura perchè erano stati tolti i cassonetti. La soluzione a questo problema da parte di alcuni di questi cittadini non è stata delle più civili, si è infatti registrano un largo fenomeno di abbandono indiscriminato di rifiuti in ogni dove. Anche nelle isole ecologiche, dove in teoria le varie tipologie di rifiuti dovrebbero rimanere separate, le persone hanno conferito ogni giorno tonnellate di immonidzia indifferenziata. Come la tela di Penelope, lo sforzo di migliaia di persone che avevano conferito il rifiuto differenziato nelle isole ecologiche, è stato quindi vanificato notte tempo.

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Siamo ancora comunque all'inizio di un cammino che si sapeva già sarebbe stato arduo. 

Una serie di intoppi rischiano però di compromettere il rapporto di fiducia cittadino/amministrazione, fino a questo momento quasi mai venuto meno, minando dalle fondamenta le motivazioni che finora si stanno rivelando salde da parte della maggior parte dei bagheresi a fare la differenziata.

Ad esempio il mancato svuotamento dei vari eco point per il conferimento della plastica dislocati in città,  che sono diventati delle mini discariche nei punti più centrali di Bagheria: vicino scuole, stadio, abitazioni, sta compromettendo l'entusiasmo di tante persone che avevano riposto speranze non tanto nelle macchinette, ma nel fatto che questo fosse un passo in avanti verso quella rivoluzione culturale bagherese tanto blaterata da più parti. Gli ammassi di tonnellate di plastica allo stadio e all'autoparco, non hanno aiutato in questo senso, visto che la gente si chiede se e quando questa plastica verrà effettivamente riciclata.

L'altro aspetto che rischia seriamente di compromettere il morale di chi fa la differenziata, lo stanno riscontrando quei cittadini che pur non serviti dal ritiro porta a porta e ai quali non sono ancora stati consegnati contenitori di nessuna sorta, si recano a conferire nelle poche "isole ecologiche" rimaste aperte, le quali ormai sembrano dello "bellolampo" miniaturizzate, dove i rifiuti giacciono alla rinfusa e i materiali risultano impossibili da smistare e riciclare.

Come se non bastasse un ultimo imprevisto sta causando ulteriori disagi ai bagheresi, si sta verificando infatti da un paio di giorni un  rallentamento nella raccolta dovuto al solito problema con la discarica di bellolampo che si trova a regime ridotto, che costrigerà in questi giorni il Comune di Bagheria a conferire in una discarica molto più lontana con ovvio aggravio di tempo e costi. 

Una sorta di black out comunicatico non ha consentito in questa prima settimana ai bagheresi di trovare interlocutori legittimati a rispondere alle domande poste e trovare soluzioni alle problematiche riscontrate sul tema. La piattaforma social approntata dal comune si è da qualche giono ammutolita e sul sito ufficiale del comune non c'è traccia di alcun comunicato stampa in merito. Soltando 3 foto circolate su facebook che ritraggono il sindaco in giro per il territorio a coordinare personalmete il servizio della differenziata porta a porta, ci restituiscono il senso del lavoro del sindaco nell'ultima settimana su questo fronte. Un pò poco per un movmento che incarna in pieno il sentire dell'uomo comune e a cui dovrebbe quanto meno riferire se non rendere conto.

Infine il clima in città è particolarmente caldo anche per via delle notize uscite nelle settimane scoorse su vari giornali circa le indagini della Procura sul sistema della gestione dei rifiuti in sicilia, che riguarderebbero diversi comuni della provincia di Palermo. Sotto la lente dei giudici ci sarebbero noli, affidamenti e gare per milioni di euro a ditte che adesso sarebbero sotto inchiesta.