Politica

E' finita dopo l'una di notte la lunga maratona 'verbale' che ha visto il consiglio comunale di Bagheria impegnato in un estenuante dibattito, a conclusione del quale è emersa chiara la volontà dell'assemblea: il Coinres, il mostro, quella abnorme creatura che ha alimentato clientele, mafia e malaffare, non riuscendo a rendere un servizio appena dignitoso alla città, è stato, almeno sulla carta, e con un documento più politico che tecnico, abbattuto.

Hanno votato a favore tutti e  sedici i consiglieri del MoV 5 stelle presenti in aula, Alba Aiello,  Romina Aiello, Giammarresi, Paladino, Giuliana,, Marco Maggiore, Chiello, Bellante, E.Finocchiaro, Scardina, G.Baiamonte, D’Anna, Ventimiglia, F. Castelli, Laura Maggiore, Clemente, cui si è aggiunto il voto di Filippo Tripoli dell'UDC; ha votato contro Angelo Barone, si sono astenuti gli altri sette consiglieri dell'opposizione presenti in aula, Tornatore, D'Agati, Lo Galbo, Di Stefano, Rizzo, Gargano e Amoroso, cui si sono aggiunti i due voti di Bagheria Indipendente, il gruppo formato dai due consiglieri del MoV 5 stelle, recentemente distaccatisi dal gruppo, Maddalena Vella e Massimo Cirano.

Assenti Piero Aiello, Annibale Alpi e Rosario Giammanco.

Da questo momento però si naviga a vista, e nel breve periodo l'emergenza rifiuti potrebbe aggravarsi, anche perchè una domanda è d'obbligo: oggi 3 aprile 2015 chi andrà a raccogliere i rifiuti? basteranno i mezzi 'noleggiati'  con il provvedimento assunto dal sindaco in forza dell'art. 191 del T.U.E.L. che gli consente in casi estremi le cosiddette 'ordinanze sindacali contingibili e urgenti? accetteranno i dipendenti il transito, ancora non si sa come e non si sa in quanti, verso il nuovo gestore privato che è ancora da identificare?

Sono tanti gli interrogativi, e sicuramente  avremo tempo e modo per parlarne.

 

Si attendono innanzitutto che venga chiusa, e per sempre, e pur con il rispetto dovuto a quei lavoratori che  ci hanno messo lavoro e sacrifici, una della pagine più ignominiose della storia recente di Bagheria: la pagina del Coinres.

Si attendono capacità decisionale, determinazione, chiarezza sulle prospettive che ci attendono in tema di igiene urbana ed ambientale nell'accezione più ampia del termine.

Si aspettano che maggioranza e opposizione diano il meglio di sè rifuggendo dalle polemicuzze inconsistenti, dallo schema vecchio e logoro delle accuse e controaccuse, dagli opportunismi e dai tatticismi che in questo momento non servono, e non pagano.

Il sindaco, la sua giunta e la sua maggioranza si rivelino all'altezza del ruolo che 15.000 cittadini hanno loro affidato dieci mesi fa; l'opposizione si liberi dai pregiudizi e dia un contributo vero in termini di idee e proposte fattibili e praticabili, senza lasciar il benchè minimo dubbio di volere trarre profitto, per interesse di parte o di partito, delle indubbie difficoltà che sta attraversando chi detiene il governo della città.

Perchè le difficoltà e i problemi prima che dei partiti o di chi amministra, sono innanzitutto dei bagheresi. 

E tutti assieme con i nostri comportamenti facciamo sì di non dover ricordare l'emergenza rifiuti della Pasqua 2015 come la più devastante per la vita e l'immagine di Bagheria.

Il recesso dal Coinres sappiamo bene che non è un atto così semplice come lo si vorrebbe rappresentare: però la politica ha il dovere di esprimere un orientamento che non può che andare in quella direzione; saranno poi i funzionari e i tecnici a formalizzare i vari passaggi che non saranno nè facili nè scontati.

Il sindaco dia tutti gli elementi utili per farci capire come intende muoversi e cosa intende fare nei prossimi giorni: rassicuri intanto i cittadini che ha il pieno controllo della situazione, (dopo sette giorni di mancata raccolta qualcuno potrebbe cominciare a nutrire dei dubbi) e non solo a parole e in termini generici; spieghi i tempi necessari per  l'affidamento alla ditta privata del servizio, chiarisca s'è c'è già una bozza di capitolato d'oneri e ne descriva, anche sommariamente, i contenuti, garantisca che i dipendenti del Coinres  da domani non andranno ad ingrossare le fila dei disoccupati, dia certezza a tutti noi, che la scelta che si sta facendo è quella giusta e che sarà tempestiva.

L'opposizione metta da parte rancorosità e polemiche pretestuose e si confronti con concretezza con il problema, in base agli elementi che il sindaco andrà a fornire; chieda, ove necessario  chiarimenti su procedure e tempistica delle varie scadenze, ma metta da parte assolutamente qualsiasi tipo di pregiudizio politico e personale. Esprima in una sede che è politica la volontà che riteniamo non sia in discussione di volere abbandonare questo consorzio-carrozzone rivelatosi esiziale per la vita civile del nostro paese

Mai come in questo momento Bagheria e i bagheresi hanno avuto bisogno di una classe politica che mettesse al di sopra di qualsiasi altro interesse quello della comunità: se domani o dopodomani Bagheria diventasse veramente più pulita non ci sarebbero vincitori e vinti perchè avrebbe vinto la civiltà.

Angelo Gargano

Ma a che gioco stanno giocando?

Un modo insolito per iniziare un comunicato stampa ma è davvero quello che penso e che forse pensano molti miei colleghi di minoranza e sicuramente moltissimi bagheresi.

Come molti di voi già sapete, martedì 31 Marzo si è svolto il consiglio comunale e dopo aver letto alcuni commenti di “colleghi pentastellati” che mirano a confondere le idee alla gente mi è sembrato doveroso chiarire come in realtà si siano svolti i lavori.

Dopo le sconvolgenti rivelazioni del sindaco sul “cambio di direzione” in merito alla modalità di raccolta rifiuti, da una società con gestione diretta dell’amministrazione comunale ad una formula di affido all’esterno del servizio, si è pensato TUTTI ASSIEME di prelevare il punto sul recesso dal consorzio COINRES.

La minoranza, che da mesi ha chiesto con più di un atto (mozioni, ordini del giorno, interrogazioni) di abbandonare l’idea di una gestione “in HOUSE” (SPA) di affidare all’esterno con gara europea il servizio di raccolta di rifiuti, ha accolto con estremo piacere la decisione dell’amministrazione.

Chiaramente ci sono delle responsabilità politiche attribuibili all’assessore Fabio Atanasio perché la GE.CO SpA (la società che doveva gestire il servizio), che per 10 mesi quasi è stata unico oggetto di dibattito, era una scelta politica che senza nascere è stata un fallimento.
FORZA ITALIA, che io rappresento in consiglio, ha chiesto le dimissioni dell’assessore o quantomeno le sue scuse alla città, ma come era facile prevedere nulla di tutto ciò è accaduto, e poi parlano di responsabilità….

Alle 17:00 circa abbiamo aperto i lavori e fin da subito si è capito quali fossero le reali intenzioni dei colleghi del Movimento 5 stelle; hanno cercato in tutti i modi di stuzzicare, di alzare i toni, con battutine, attacchi gratuiti che poco avevano a che vedere con la delibera che stavamo trattando.

Noi consiglieri di minoranza, che, A DIFFERENZA DI QUELLO CHE PENSAVANO I COLLEGHI DEL M5S siamo rimasti in aula per votare l’atto, considerato però, che stime alla mano mancavano ancora altre 4-5 ore di dibattito, hanno chiesto la sospensione e l’aggiornamento del consiglio, visto che dopo 12 ore, TUTTI (maggioranza e minoranza), non eravamo più in grado di affrontare un tema gravoso come quello in delibera.
il M5S che in un primo momento aveva accolto la proposta, magicamente, dimostrando un opportunismo politico non indifferente, ha cambiato idea rimanendo in aula NONOSTANTE SAPEVA DI NON AVERE I NUMERI e che quindi il consiglio sarebbe saltato

Così facendo si sono forniti un assist per continuare a fare TERRORISMO POLITICO che poco serve alla nostra città.

Chiedo pubblicamente al presidente del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di prendere le distanze da certe esternazioni di componenti del suo gruppo politico.
invito inoltre tutti a visionare il mio intervento in aula per capire anche quale è la mia posizione in materia.

Concludo aggiungendo che la delibera non è stata ancora votata visto che il consiglio si è aggiornato a giovedì, come la minoranza aveva richiesto.

Carmelo Gargano, capogruppo Forza Italia in consiglio comunale a Bagheria

 

 

Erano le 6.30 di stamane allorchè rimasti solo in 15 e con l'opposizione che si era allontanata dall'aula, i consiglieri del MoV 5 stelle sono stati giocoforza costretti  per assenza del numero legale a sospendere la seduta, che è stata rinviata di un'ora.

C'è da supporre però che ormai si andrà ad un'altra seduta per portare a termine uno degli snodi fondamentali della vita amminstrativa della nostra città: uscire cioè dal famigerato Coinres, il consorzio rifiuti costituito nel 2001.

Una seduta iniziata come al solito tra le polemiche con il sindaco che ha portato in consiglio le motivazioni, ed erano tante, che suggerivano di tagliare i ponti con un consorzio che è tra i maggiori responsabili del dissesto del comune, 27.000.000 di euro di debiti provengono dal 'mostro' come è stato da tempo definito, da uno dei più perversi e improduttivi strumenti di clientela che sia stato mai messo in campo, e di quello che si è appalesato essere una sorta di Cavallo di Troia della mafia, che, come è testimoniato dalle inchieste, nell'affare rifiuti ha fatto il bello e il cattivo tempo.

Il sindaco sta tentando, ed è disposto a tutto come si è poi visto con il dibattito andato avanti per tutta la notte, di portare avanti una strategia, che pur con il paese oggi sommerso dai rifiuti, potrebbe vederlo, tra qualche mese come il salvatore di Bagheria.

Patrizio Cinque ha avuto il coraggio, e questo deve essergli riconosciuto, di aver fatto una inversione di marcia di 180° rispetto alla proposta della società pubblica, la GE.CO. che avrebbe fatto affondare definitivamente Bagheria: ha capito verso quale baratro stava correndo e si è fermato in tempo, pur prendendosi critiche e contumelie per questo voltafaccia.

Adesso è sul punto di realizzare forse la mossa vincente uscendo dal Coinres e procedendo a tamburo battente all'affidamento diretto del servizio ad una ditta privata: questo progetto comporterà sicuramente un miglioramento nel breve-medio periodo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, e riuscire a legare questo cambio di passo alla fuoriuscita dal Coinres, sarebbe la dimostrazione palese che sono stati i ritardi su questo distacco che hanno prodotto i guasti più profondi.

Ma è una strategia che presenta dei rischi: il Coinres non è una associazione benefica, per cui, quando ti stanchi saluti tutti e te ne vai: è un Consorzio che ha natura di diritto pubblico, il recesso dal quale è problema molto complesso.

Comunque la decisione del sindaco (recesso dal Coinres e affidamento diretto subito a privato) ha rimesso la situazione in movimento e ha il pregio di offrire almeno una prospettiva rispetto alla palude in cui ci troviamo. Anche la decisione di non ricorrere più ai noli a caldo e a freddo, che rischiavano di farlo passare come un dissipatore di risorse comunali è un rischio, non sappiamo quanto calcolato, perchè se la raccolta non riparte nel giro di tre-quatto giorni al massimo saremo materialmente sommersi  dai rifiuti e in certe strade si bloccherà pure il traffico.

Il sindaco proponeva anche con un emendamento al documento principale di procedere per fasi, passando in un primo momento attraverso appunto un affidamento diretto scegliendo l'impresa privata da una white list fornita dalla Prefettura, per procedere, a bilancio pluriennale approvato, ad una gara europea per tre anni e per l'intero importo che si può presumere sarà intorno ai 20.000.000 di euro.

L'opposizione per tutto il tempo in cui è rimasta in aula ha eccepito che, pur condividendo lo spirito e la sostanza della proposta, occorreva verificare i passaggi tecnico-giuridici e amministrativi che avrebbero dovuto portare fuori Bagheria dal Consorzio, senza pregiudizio alla continuità del servizio e alla tutela dei posti di lavoro

Chiedeva l'opposizione  anche un parere del segretario e dei revisori per potere procedere nella discussione: è arrivato il parere del segretario sulla legittimità di un atto amministrativo che non taglia con un colpo secco il rapporto con il Consorzio, anche perchè non potrebbe, ma avvia un percorso la cui formalizzazione definitiva richiederà tempo.

Un atteggiamento di buon senso e di sostanziale apertura.

La discussione si è sviluppata durante la notte per arrivare in mattinata alla conclusione di cui dicevamo all'inizio dell'articolo, e cioè l'opposizione che lascia i propri banchi e i consiglieri del MoVimento, presenti in 15 dopo le defezioni di Cirano e Vella, e l'assenza giustificata di Filippo Castelli, che non avevano i numeri per procedere autonomamente.

Ci sarà quindi un secondo tempo giovedì 2 aprile alle ore 16.00

Angelo Gargano

Altri articoli...