Politica

“Quasi 200 pratiche di Valutazione Ambientale Strategica in attesa all’assessorato al Territorio e Comuni di conseguenza con l’acqua alla gola”.

E’ l’allarme lanciato dal presidente della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino che sollecita la Regione a correre immediatamente ai ripari.

I comuni – afferma Trizzino – rischiano di rimanere imbrigliati da questa operazione e di perdere cospicui finanziamenti. Vengono bloccati importanti strumenti come i piani regolatori , quelli di utilizzazione del demanio marittimo e i piani urbani della mobilità, mettendo a rischio grossi investimenti da parte delle amministrazioni comunali."

E quanto accade, per esempio, a Bagheria, dove l’iter di approvazione del PRG e del Piano particolareggiato del centro storico, di cui il Comune ha assoluto bisogno per dare impulso al recupero del nucleo storico, non può avviarsi, bloccando qualsiasi trasformazione urbanistica pubblica e privata e la programmazione triennale sulle opere pubbliche.

Oltre al PRG, poi, il Comune di Bagheria attende da anni anche il PUM (Piano Urbano della Mobilità), la cui progettazione è stata finanziata con fondi regionali e che deve obbligatoriamente essere rendicontato entro la fine del 2015.

da blogsicilia.it

 

Non ce la sentiamo, lo diciamo sinceramente, di dare addosso a Patrizio Cinque per lo svarione del voto consiliare di recesso dal Coinres; è stato non un atto politico ragionato ma un atto di ribellismo contro questa piovra  dalla quale non si riesce a liberarsi, che ti avviluppa, ti toglie il respiro, ti trascina al fondo.

Un Consorzio, il Coinres, che in poco più di dieci anni, dal 2004 ad oggi, riesce a 'produrre' oltre 100 milioni di debiti, ricordiamo en passant  che 37 milioni è la quota del debito di Bagheria che pesa per il 29 % sul totale dei 42 comuni), è una creatura da sopprimere costi quel che costi; eppure anche se la nuova legge sui rifiuti che doveva riformare il sistema degli ATO è del gennaio del 2010, ancora il mostro è vivo e continua a produrre i suoi effetti deleteri.

Probabilmente la forzatura delle regole e delle norme contenuta nella delibera consiliare di recesso ispirata da Patrizio Cinque, è servita a dare un'accelerazione al problema, tant'è che oggi alla Regione assieme ai sindaci del Coinres, l'assessore Vania Contrafatto e il suo capo di gabinetto Domenico Armenio assieme al liquidatore Roberto Celico, ragioneranno su un percorso rapido e condiviso per mettersi alle spalle uno dei decenni più bui della nostra storia.

Bagheria, anche se tutti, e pensiamo anche lo stesso Patrizio Cinque, si rendevano conto del valore più politico che di formale legittimità della delibera di recesso, ha però rotto un tabù ed aperto sia pure nella maniera ribellista, tipica del nostro popolo, una strada.

Un gesto generoso il suo, forse anche incosciente, ma che voleva segnalare che la misura è colma.

Un servizio rifiuti da dieci anni, nei fatti inesistente, contribuenti spremuti come  e peggio di limoni, profittatori di tutte le risme e mafiosi a mungere risorse che sono stati i cittadini a pagare: non si può quantificare il danno economico, di immagine, sull'economia, sulle attività turistiche e sulla qualità della vita provocato da quello che è stato un prodotto della peggiore politica, più disatroso di un cataclisma naturale perchè ha corrotto le coscienze, il Coinres.

Ora però è il momento che al sindaco Cinque-Masaniello si sostituisca il Cinque-ragioniere e ragionatore, perchè altrimenti il prezzo che i bagheresi saranno costretti a pagare sarà ancora più salato.

C'è il rischio molto concreto che si innescherà un contenzioso con il commissario del Coinres che a fine mese manderà la sua brava fattura per le 'prestazioni' rese dai dipendenti, e che lo stesso faccia la ditta privata, la Tech Servizi, che ha avuto l'affidamento del servizio rifiuti, e che lo sta gestendo con una certa efficienza.

Patrizio Cinque rinfoderi dunque lo spadone e i romantici ardori e la smetta di evocare i carri armati che purtroppo sono cose terribili e tragiche, e lo sanno quei disgraziati che vivono situazioni di guerra in paesi purtroppo a noi vicinissimi; malgrado tutto, sia pure dal profondo di un baratro, parliamo ancora di scelte politiche.

La Regione la strada l'ha indicata, e cioè la gara europea per il cosiddetto piano-Aro o piano di intervento: ci si metta subito attorno ad un tavolo con i sindacati del lavoratori del Coinres, con l'impresa che ha avuto affidato il servizio, con le autorità tecniche della Regione e si trovi una soluzione-ponte, in vista della celebrazione della gara, che possa garantirci un paese pulito, la tutela dei posti di lavoro che è garantita dalle norme della Regione, ed un futuro liberi dal Coinres.

Sembra la quadratura del cerchio, ma è l'unica strada possibile.

Angelo Gargano

In data odierna, è pervenuta al sindaco del Comune di Bagheria una nota di diffida da parte dell'Assessorato regionale Acque e Rifiuti con cui la Regione intima al comune di Bagheriia di revocare entro 30 giorni in autotutela la delibera del consiglio comunale del 2 aprile 2015 in cui a maggioranza veniva votato il recesso unilaterale dal Coinres, affidando in successione la raccolta dei rifiuti alla ditta Tech. Servizi per un periodo di sei mesi.

Trascorsi i 30 giorni, sarà la Regione stessa ad intervenire, inviando un commissario ad acta che dovrà adempiere alle eventuali mancanze dell'amministrazione comunale.

E' arrivata come un fulmine a ciel sereno la durissima nota della Regione che ha gelato l'amministrazione comunale di Bagheria. La prima doccia fredda è sull'ordinanza contingibile e urgente con cui è stato  affidato alla Tech servizi il servizio di smaltimento e raccolta rifuti.

A giustificazione di tale affidamento si parla di 'sopraggiunte criticità aziendali che in realtà - dice l'Assessorato - sono dovute alla mancata e parziale fornitura di mezzi da parte dello stesso comune di Bagheria e in ogni caso del consistente nei confronti della gestione commissariale che per il periodo ottobre 2013/ marzo 2015 ammonta ad oltre tre milioni di euro."

Viene altresi rilevata 'l'eccessiva durata dell'ordinanza ( sei mesi) che a parere del commissario non mira a tamponare l'emergenza ma a stabilizzare un percorso di gestione difforme" rispetto agli orientamenti e agli indirizzi della Regione, e vengono citati i riferimenti normativi e di legge che sono stati violati o disattesi.

La Direttiva del 28 ottobre 2013 precisa che i commissari straordinari "svolgeranno il proprio ruolo avvalendosi dell'inetra struttura societaria, organi sociali compresi, e pertanto mantenendo inalterati, la ragione sociale, le posizioni previenziali, assistenziali e fiscali, le autorizzazioni, i mezzi e le attrezzature, le convenzioni, il personale e il soggetto datore di lavoro, l'organizzazione tecnico-finanziaria e amministrativa."

Pertanto, le ordinanze in oggetto appaiono contrastare con le disposizioni di cui sopra e le stesse presentano un arco temporale di risoluzione delle problematiche igienico sanitarie eccessivo e sproporzionato rispetto ai necessari interventi da porre in essere.

Il comune di Bagheria, in definitiva, invece di accelerare il percorso ordinario di gestione del servizio secondo il dettato della legge 3/2013, avendo avuto approvato il piano di intervento già il 14.11.2013, programma una gestione semestrale ( addirittura nella prima ordinanza la durata si estendeva a dieci mesi in dispregio all'art.191 del Decr. legislativo 152/2006 che prevede uan durata massima di sei mesi) con uno strumento derogatorio ed eccezionale.

Non è superfluo aggiungere sulla questione che sono non chiare le procedure con le quali il comune di Bagheria voglia salvaguardare il personale in servizio presso il Consorzio d'ambito ATO PA4 "

Viene anche segnalato  che il piano di intervento del comune di Bagheria (cosiddetto piano ARO n.d.r) approvato in data 14.11.2013 non è stato ancora attuato.

Si richiamano nei passaggi successivi tutti gli step indicati dalla Regione per il superamento degli Ato rifiuti ed il passaggio alle SRR.

Vengono ancora richiamate le sentenze del TAR regionale che dicono chiaramente che non è possibile un recesso unilaterale dai Consorzi. Insomma tanto per essere chiari "non è quindi possibile intraprendere autonomamente la gestione diretta della raccolta e smaltimento rifiuti prima della piena operatività delle procedure di cui alla legge regionale n.9/2010, nè le eventuali inadempienze del gestore possono legittimare la fuoriuscita del singolo comune dal sistema d'ambito."

In chiusura la pietra tombale su un provvedimento, e cioè la delibera del consiglio comunale di Bagheria di recesso dal Coinres, la cui legittimità era già stata sollevata in diverse sedi.

" A tal fine - conclude il documento - si diffida il comune di Bagheria ad annullare e/o revocare in autotutela la delibera di consiglio comunale del 2 aprile 2015 emtro il termine di 30 giorni dalla ricezione della presente. Trascorso infruttuosamente tale termine lo scrivente Assessorato provvederà ad attivare la procedura sostitutiva di cui all'art. 6 della legge regionale n.7/2011".

Infine, si ribadisce al comune di Bagheria di adottare con sollecitudine tutti gli atti di propria competenza affinchè in tempi brevi lo stesso Ente, in forma singola possa garantire la gestione ordinaria del servizio ai sensi della legge 9/2010, come novellata dalla legge 3/2013 ed in conformità al decretato piano di intervento."

In calce al documento le firme del Direttore generale ing. Domenico Armenio e dell'ass. Vania Contrafatto

Nessuna via d'uscita dunque: il termine in autotutela fuori dal politichese vuol dire semplicemente che si sta rischiando di produrre un danno erariale, e che bisogna tornare immediatamente indietro.

Ed adesso? Ed il contratto firmato con la Tech servizi ? Allora veramente pagheremo due volte ? Siamo alla vigilia di un momento veramente drammatico per Bagheria.

 

 

                                                                                

Riflettendo sulle due ultime ordinanze municipali riguardanti il volantinaggio selvaggio e la vendita di bevande in bottiglie di vetro,nonche' su quella precedente che puniva chi non raccoglie gli escrementi del proprio cane,ci permetta il Sindaco, in maniera spiritosa e confidenziale,una considerazione : che Lei non abbia mai letto a fondo i Promessi Sposi 

Saprebbe infatti che leggi, ordinanze e "grida" sono sicuramente provvedimenti di grande effetto comunicativo, ma, se poi nessuno le fa rispettare, sono solo una maniera per eludere e rinviare i problemi. Partendo da questa considerazione e passando a un tono piu' serioso, mettiamo da parte per un solo istante argomenti importantissimi come lotta alla mafia, Coinres, cimitero, dissesto,.,argomenti che sicuramente meritano analisi molto approfondite, c'e' tuttavia un altro argomento che ci sta a cuore esaminare: la qualita' della vita, di anziani e disabili soprattutto, è scesa negli ultimi tempi a livelli talmente bassi da suscitare legittima preoccupazione, ancorche' non si vede quella inversione di tendenza che avevamo sperato. 

Comprendiamo benissimo cosa significhi governare la citta' oggi, capiamo il dissesto, la difficolta' ad operare senza risorse, l'amarezza per dovere operare scelte dolorose come i tagli nei servizi sociali. Arriviamo perfino ad accettare che problemi di minima entita', come le buche le perdite, nella rete idrica e le strisce pedonali non vengano risolti, non per mancanza di buona volonta', ma per mancanza di fondi.

E tuttavia ci sono una serie di problemi che precisano chiaramente il senso di degrado, e spesso di illeggittimita', e la cui soluzione non richiede interventi economici ma solo un po' di buona volonta' politica e un po' di sana e attiva amministrazione.

A Bagheria, per esempio, il commercio abusivo e' anarchico e confusionario mentre i regolari occupano spesso marciapiedi e strada, forse senza neanche pagare il suolo pubblico;

- a Bagheria chiunque butta l'immondizia a qualsiasi ora del giorno e della notte e butta nell'immondizia di tutto e di piu';

- a Bagheria chiunque posteggia dovunque, si rispettano pochissimo i divieti, esistono delle zone off limits (Via Dante, Puntaguglia ecc..) dove la gente posteggia in seconda o terza fila e nessuno vede niente;

- a Bagheria i posteggi riservati a portatori di handicap spesso vengono ignorati da cittadini incivili e talvolta rimangono tali, come per ederdità, per sempre anche dopo la morte dei beneficiari;

- a Bagheria puo' perfino succedere che alcune persone chiudano una piazzetta pubblica e la trasformino in parcheggio privato;  

- a Bagheria chiunque puo' mettere dietro la saracinesca un pezzo di cartone con su' scritto "lasciare libero il passaggio" e pretendere poi il rispetto di tale diritto, senza a vere nessuna autorizzazione ;

- a Bagheria si scaricano merci a qualsiasi ora, una qualunque ditta di trasporti blocca una strada per ore e ore senza nessuna autorizzazione e per lavori edili ciascuno puo' liberamente chiudere al traffico una strada per intere giornate;

- a Bagheria passeggiano sul Corso tanti cani ,e nessuno raccoglie le feci, e tutti senza museruola; 

- a Bagheria l'ufficio Anagrafe e' in locali degradati e il Mercato Ortofrutticolo e' attaccato ai locali della Nettezza Urbana. Potremmo continuare ancora per ore ma pensiamo che il concetto sia chiaro.

I Bagheresi sono incivili ? Certo in parte, sicuramente non tutti; ma il compito di un amministratore è anche sanzionare per fare rispettare le regole della convivenza civile.

E' vero, tutte cose note e che accadevano anche nel passato

Lei, signor Sindaco, ha sempre parlato di rinascita per questo paese, e noi pensiamo e speriamo che essa sia possibile. I bagheresi dandoLe un consenso plebiscitario hanno inteso voltare pagina. Sta a Lei ora rinnovare questa città anche mettendo  mano a questo nostro breve elenco di cose che potrebbero segnare il cambiamento ! .

Cisl Bagheria Il Responsabile Michele  Bartolone

 

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