Politica


Viviamo in un paese in cui fa notizia la presenza di un personaggio di Striscia la Notizia, prima il Gabibbo ora la Stefania Petyx. Tutti a provare piacere nel sapere che "finalmente" è arrivata Striscia la Notizia, come se fosse un programma televisivo, seppur di denuncia, a risolvere i problemi della nostra comunità. L'amministrazione CINQUE sta governando male, solo proclami, rivoluzioni annunciate e mai realizzate, accuse da tribunale.

Tutti ci ricordiamo delle prime foto uscite sul blog del loro leader maximo, la foto della munnizza prima e l'assenza della munnizza dopo Cinque, immagini che fecero il giro dell'Italia, forse la Petyx serve solo a questo, a far vedere a quel popolo pentastellato che prima e durante CINQUE la munnizza c'è lo stesso.

Ma il problema è solo mediatico? o il problema è la munnizza? 

Il problema la munizza è, ma anche la scelta politicamente illogica di una Spa quando già di partecipate ne sono fallite, quando lo stesso comune è fallito. Il fallimento della Spa andrebbe a pesare nelle tasche della collettività. Invece in questo momento complicato la cosa più giusta sarebbe quella di mettere in atto ARO già approvato dal dipartimento regionale Rifiuti e affidarne la gestione ad una privato mediante gara pubblica europea. Affidando tutto l'iter all'UREGA, l'Ufficio regionale per l'espletamento di gare per l'appalto di lavori pubblici per evitare qualsiasi controllo della criminalità.

Un esterno se non garantisce il servizio e non rispetta i tempi, può incorrere a penalità economiche, a parte il fatto che con gara al ribasso si risparmierebbero molti soldi. E invece SPA, dicono gli amministratori stellari, quindi nuovi locali, nuovi cda, nuovi direttori, nuovo staff con costi di start up che potremmo pure risparmiare. La Ge.co è come un "tignuso", sta lì, aspetta che l'insetto passa, e quando gli insetti non ce ne sono più che fa? 

Quanto al Coinres e alla responsabilità del fallimento del consorzio, l'ho sempre ribadito, occorre chiarezza, occorre sapere chi ha fatto cosa e forse sarebbe il caso di dare seguito alla deliberazione del consiglio comunale che istituiva una COMMISSIONE D'INCHIESTA. io non votai allora quella delibera, facendo un grosso errore. 

Allora non serve la Petyx, serve un governo della città che sia più lungimirante, più riflessivo e condivida le scelte con le forze politiche e sociale, serve anche un opposizione dura ma rispettosa, come dovrebbe esserlo il SINDACO, ma soprattutto una opposizione che rappresenta l'alternativa ad un governo del movimento, ad una maggioranza che ricordo non è l'espressione della maggioranza dei cittadini bagheresi. 

Emanuele Tornatore

'L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare', amava ripetere il buon brontolone Gino Bartali, quando, in età matura, faceva il commentatore alla fine delle tappe dei Giri ciclistici d'Italia: ci ritroviamo sostanzialmnete a pensar la stessa cosa dopo avere seguito un consiglio di oltre sette ore, in cui i protagonisti, consiglieri, sindaco, assessori, pur volendo le stesse cose, e cioè il massimo di garanzie di sicurezza per i bambini ( il 101% continuava a ripetere l'assessore au LL.PP. Fabio Atanasio) e le scuole che li ospitano, riuscivano lo stesso a litigare.

Era stato il sindaco nella fase iniziale del consiglio a perdere le staffe, e non è la prima volta che accade, ed a mandare in maniera poco civile in quel posto il consiglier Biagio D'Agati: era già accaduto con Filippo Tripoli e poi con Maurizio Lo Galbo, con il sindaco che accompagnava le sue colorite espressioni con riferimenti ai parenti, tema questo sul quale potrebbe essere più prudente e metterlo da parte, e per tanti motivi,  uno in particolare, perchè anche qualche parente stretto degli attivisti del MoV 5 stelle era un assiduo frequentatore di palazzo Ugdulena, in tempi recenti e meno recenti.

Comunque sia, dopo questo fuoco iniziale, l'opposizione che durante le 'esternazioni' del sindaco avevano lasciato l'aula rientra, per rispetto dicono anche ai familiari dei bambini presenti ed al pubblico che segue in aula, e per quelli che seguono da casa.

In chiusura di seduta, Patrizio Cinque, con molta umiltà e buon senso, cerca di dare una spiegazione al suo comportamento ed apre alla collaborazione con l'intero consiglio.

Verò è che certe espressioni, colorite o volgari come si vogliano definire, sono poco adatte alle circostanze, anche se la nostra opinione è di non formalizzarsi eccessivamente visto quanto succede in assemblee anche molto più autorevoli del consiglio comunale di Bagheria, il Parlamento italiano per capirci; però certe motivazioni del sindaco non sono del tutto campate in aria.

E ci spieghiamo.

Ieri sera ci siamo persuasi che a causa di scelte sbagliate fatte a inizio consiliatura dal MoV 5 stelle, con la complicità di alcuni consiglieri della minoranza per la mancata rielaborazione della sconfitta, ci siano in entrambi gli schieramenti persone che sistematicamente soffiano sul fuoco, sul piano dei tentativi di provocazione, nella speranza, forse conoscendo bene questo caratterino del sindaco, di fargli saltare i nervi; così come in ruoli di responsabilità nella maggioranza ci sono figure che non hanno l'equilibrio, l'esperienza  e la serenità necessari, e neanche la voglia per dirla tutta, per 'convivere' civilmente con l'opposizione, e questo rischia di far passare questa esperienza politica come la più negativa anche del recente passato.

Parliamo della presidente del consiglio che in ogni seduta e sin dall'inizio, con un atteggiamento sin troppo fazioso crea un clima di scontro, ed a turno di qualche consigliere di minoranza che scende su questo terreno. Occorre rimuovere questi macigni, occorre che al più presto i fomentatori  di odio (politico s'intende e non uso a caso questa espressione) , che passa anche attraverso il web, si diano una bella regolata, e si rendano conto del ruolo che viene loro richiesto.

Per la presidenza un ruolo di garanzia e di rappresentanza dell'intero consiglio, e non di braccio armato a difesa  del sindaco e della maggioranza, cosa che ancora non è stata capita, e per alcuni esponenti della minoranza che le provocazioni in politica, forse favoriscono qualche battimani, ma alla fine politicamente non pagano.

Peraltro ci siamo convinti che quello che pensiamo noi lo pensano molti inquilini di palazzo Ugdulena, tra la maggioranza e l'opposizione, ormai stanchi di assistere a questi noiosi teatrini tra la presidente e l'oppositore di turno.

Abbiamo ascoltato lo sfogo finale del sindaco, e dobbiamo dire che, parolacce a parte, non ha tutti i torti: ha partecipato a tutte le sedute senza che la legge lo obblighi a farlo, è stato centinaia di ore ad ascoltare anche polemiche assurde e discorsi da caffè o ridicoli fatte da esponenti di entrambi gli schieramenti, deve affrontare problemi di gravità e complessità enorme e deve ricevere in certi casi accuse palesemente ingiuste, malgrado cerchi di distrarsi col tablet; e questo è sbagliato.

Nella parte finale del consiglio è sembrata prevalere questa voglia di deporre le armi e di dialogare, perchè i problemi di Bagheria sono tali e tanti che richiedono un fronte comune, senza il quale ormai sembra più prendere corpo lo spettro di una città alla deriva.

Chiedono la presenza dei responsabili e degli esperti che possano spiegare e dare un contributo di informazioni oltre ad una serie di atti che facciano intendere cosa sia realmente accaduto, dopo gli ultimi fatti che hanno scosso l'opinione pubblica, vale a dire il crollo dei calcinacci al 'Cirincione' e la vicenda della rimozione  dei rifiuti contenenti amianto da una discarica abusiva: lo chiedono alcuni consiglieri di minoranza alla vigilia del consiglio comunale straordinario e urgente convocato per questo pomeriggio di martedì 10 marzo.

Ecco il testo del documento:

Su richiesta dei consiglieri di minoranza è stato convocato in seduta straordinaria ed urgente in adunanza pubblica per oggi, mercoledì 10 marzo 2015 alle ore 16:00 un consiglio comunale su tematiche di attualità con gravi conseguenze alla città e ai nostri cittadini Bagheresi, quali:

Emergenza edilizia scolastica, nello specifico il crollo del soffitto di un'aula della scuola del “Cirincione” ;
Emergenza rifiuti e raccolta materiali speciali e ingombranti .

A tal proposito, Invitiamo la cittadinanza a partecipare ai lavori del consiglio comunale per maggiore contezza sui temi d'interesse collettivo, ma soprattutto per capire se e come l'amministrazione Cinque intende risolvere le questioni sopracitate, nel più breve tempo possibile, perchè tali situazioni sono ormai insostenibili.

In merito Chiediamo al Presidente del Consiglio che si faccia carico di sviluppare un consiglio comunale il più snello e produttivo possibile, per non incorrere a dei consigli infruttuosi come è accaduto in passato per mancanza di organizzazione adeguata.

Proprio per queste ragioni chiediamo:

Che assicuri la presenza del Sindaco e della Giunta comunale;
Che assicuri la presenza dei dirigenti al ramo;
Che assicuri la presenza del responbile Coinres;
Che assicuri la presenza del responsabile della ditta alla quale è stato conferito l'incarico per ripristinare il tetto e il controllo dell'aule del “Cirincione”;
Che assicuri la presenza del dirigente scolastico del “Cirincione”.

Inoltre chiediamo la documentazione al completo necessaria per poter svolgere in pieno il nostro ruolo istituzionale di indirizzo e di controllo, tra gli altri riteniamo essenziali:

Verbale dei vigili del fuoco (aula del “Cirincione” dov'è crollato il soffitto);
Relazione della ditta che ha preso l'incarico per ripristinare il tetto e il controllo dell'aule del “Cirincione”;
Determina dell'incarico della ditta in questione;
Segnalazioni effettuate in passato da parte del Dirigente scolastico sulla situazione strutturale della scuola “Cirincione”;
Provvedimenti sostenuti dall'Amministrazione Cinque in merito alle segnalazioni da parte del dirigente scolastico;
Crono-programma dettagliato dell'Amministrazione Cinque per garantire il diritto allo studio dignitosamente ai minori in questione;
Relazione in merito la sicurezza strutturale della scuola "Bagnera" visto che è stata individuata come soluzione momentanea;
Relazione in merito alla sicurezza strutturale di tutte i plessi scolastici Bagheresi di competenza comunale;
Relazione scritta sul censimento delle aree con presenza di amianto e materiale speciale di non facile smaltimento;
Determina del conferimento dell'incarico alla ditta per la raccolta di rifiuti speciali;
Relazione scritta della proposta definitiva dell'Amministrazione Cinque sul problema rifiuti;
Relazione scritta di un preciso crono-programma riguardante lo smaltimento dell'amianto secondo la legge regionale 10/2014 dove la Regione Siciliana prevede “Piano comunale amianto”.

Riteniamo fondamentale e pregiudiziale che il Presidente del Consiglio comunale garantisca ciò sopra richiesto, se veramente si vuole rendere alla cittadinanza un momento di serio confronto tra le parti politiche, senza tergiversare le questioni da noi indicate, ma affrontarle in maniera seria e propositiva.

Consiglieri Comunali:
Maurizio Lo Galbo - Massimo Cirano - Carmelo Gargano - Angelo Barone.

nella foto: un dettaglio della discarica di via Serradifalco

 

Gentile Signor Sindaco, alcuni mesi fa abbiamo appreso dalla stampa di un piano dell'Amministrazione con spostamenti e trasferimenti di uffici in locali di proprietà del Comune.

Sia chiaro che noi siamo favorevoli a tutti i provvedimenti che vanno nella direzione della riduzione dei costi ( nel caso specifico risparmio sugli affitti ), ancor più se essi coniugano col risparmio, l'efficienza dei servizi e la soddisfazione degli utenti.

Non riusciamo tuttavia a comprendere come in questa “piccola rivoluzione” non siano stati compresi i locali dove ha sede l' Anagrafe comunale, un ufficio che, secondo noi, rasenta il degrado.

L'ufficio è costituito da un unico locale diviso in angusti spazi dove a malapena entra un impiegato; le pareti divisorie sono formate da vecchi e arrugginiti armadi pieni di vecchie e polverose pratiche; non esiste privacy, per una materia così delicata,  perchè ognuno ascolta quello che si dice nello spazio vicino; la sala aspetto è piccola e angusta e spesso la gente è costretta ad aspettare fuori, anche con il cattivo tempo; non si possono accendere i riscaldamenti perchè 'salta' il contatore, e in questi giorni gelidi gli impiegati hanno lavorato con addosso cappotto, sciarpe e guanti; diventa un incubo per gli impiegati accedere all'archivio a causa dell'umidità e della tremenda puzza di muffa.

Queste condizioni sono, ci si consenta, non degne di un paese come Bagheria, mortificanti sia per gli impiegati che vi lavorano che per i cittadini che richiedono i servizi.

Ci appelliamo pertanto alla sua sensibilità, signor Sindaco, per riportare al più presto alla normalità la situazione strutturale di questo ufficio.

Cisl – Sede di Bagheria

Il  Responsabile
Michele Bartolone
 

Altri articoli...