La sede di Bagheria di "SiciliaAntica", organizza per il prossimo 1 luglio, la visita guidata a Palazzo Butera, i partecipanti delle altri sede che vogliono aderire, potranno radunarsi all'uscita di Bagheria dell'autostrada Palermo-Catania alle ore 9.30, dove saranno accolti da una rappresentanza della sede ospitante.
Alle ore 10.00, appuntamento con gli altri partecipanti, ed inizio della visita guidata dell'edificio che alla meta' del 1600, Giuseppe Branciforti, conte di Raccuja, barone di Tavi, principe di Pietraperzia e di Leonforte, fa costruire nella piana della Bagaria, ampliando una preesistente masseria.
Era questo un edificio fortificato con torri di guardia e camminamento per le ronde.
La torre Palermo, ancora esistente, che custodiva la collezione d'armi, era l'ingresso alla villa dalla consolare Valeria.
La torre Termini intesa anche la libraria, e' stata invece negli anni demolita. Raccuja la Nuova, cosi' fu chiamato il borgo nato all'ombra del castello, era formato dai "dammusi" che fungevano da ricovero per uomini ed animali di 50 mq. circa. Gli edifici a piano terra con ingresso e luce dalla strada avevano talvolta collegato a mezzo di scala in legno, un soppalco in legno, interessante la superficie retrostante, ed in cui erano ubicate l'alcova ed un piccolo ripostiglio.(taluni ancora leggibili, nonostante le trasformazioni operate negli anni).
Un secolo dopo, il nipote Salvatore, rimaneggio' la Villa, dandole l'assetto del Palazzo ed operando la prima trasformazione urbanistica al borgo, dettata anche dalla necessita' nata dallo spostamento a valle della consolare.
Si traccio' il Corso Butera che ebbe come fondale il nuovo prospetto del Palazzo con la collocazione dell'orologio che si trovava nel prospetto della cappella del castello, e perpendicolare ad esso il Corso Umberto; all'incrocio dei due assi, fu costruita la chiesa dedicata a San Giuseppe, in onore del fondatore. Successivamente il figlio Ercole Michele fondo' la Certosa casino di caccia con conventino della trappa e appartamento per il Principe, a chiusura del parco, al centro del quale era allocata la fontana dell'Abbondanza, attribuita al Marabitti e trasferita a Villa Trabia.Il parco, oggi e' un vago ricordo, dopo la lottizzazione e la costruzione delle case popolari nei primi anni del 1950.
Il restauro di buona parte del complesso, ci restituisce oggi, la dignita' dell'edificio anche se monco del giardino che ne accentuava la maestosita'.
Il programma prevede di mattina:
La visita dell'esterno della Villa-Palazzo, primo nucleo e rifacimento settecentesco, epigrafi con le citazioni del Tasso e del Cervantes, le forme simboliche dei basso rilievi e il sistema di accessi.
All'interno, al primo livello l'anticucina, la cucina grande, il passetto ed il quartino dell'abate Farina; la scala di nuova fattura in acciaio marmo e vetro e la sua forma simbolica.
Al secondo livello, il salone, la galleria con gli affreschi del Borremans, la stanza della Principessa, l'appartamento del Principe con la stanza delle formelle e la camera per dormire con gli affreschi a tendaggio.
A terzo livello, camerino dell'armeria, camera per retret, sala dell'orologio, dove potremo ammirare il meccanismo dello stesso, rimesso in funzione durante il restauro.
La pausa pranzo, potra' essere libera, o per chi lo desidera( previa prenotazione entro il sabato 23 giugno), presso la trattoria "Za Maria, cu trasi s'arricria" storico locale dove solevano riunirsi gli intellettuali del novecento (Guttuso, Giardina, Buttitta, Ajello)Nel pomeriggio:
Visita ai Dammusi, al Teatro, allo scempio del parco, al prospetto della Certosa tuttora cantierata, al palazzo dei primi dell'ottocento sede del museo della Bagheria operosa.
E' necessaria la prenotazione, sia alla visita, con accesso libero, sia per il pranzo in trattoria, tutto cio' per una migliore gestione dell'evento.
Contatti : con e-mail a Bagheria@Siciliantica.it;
telefonici al n. 3394121267; tramite fb SiciliAntica Bagheria.
La sede di Bagheria di "SiciliaAntica", organizza per il prossimo 1 luglio, la visita guidata a Palazzo Butera, i partecipanti delle altri sede che vogliono aderire, potranno radunarsi all'uscita di Bagheria dell'autostrada Palermo-Catania alle ore 9.30, dove saranno accolti da una rappresentanza della sede ospitante.
Alle ore 10.00, appuntamento con gli altri partecipanti, ed inizio della visita guidata dell'edificio che alla meta' del 1600, Giuseppe Branciforti, conte di Raccuja, barone di Tavi, principe di Pietraperzia e di Leonforte, fa costruire nella piana della Bagaria, ampliando una preesistente masseria.
Era questo un edificio fortificato con torri di guardia e camminamento per le ronde.
La torre Palermo, ancora esistente, che custodiva la collezione d'armi, era l'ingresso alla villa dalla consolare Valeria.
La torre Termini intesa anche la libraria, e' stata invece negli anni demolita. Raccuja la Nuova, cosi' fu chiamato il borgo nato all'ombra del castello, era formato dai "dammusi" che fungevano da ricovero per uomini ed animali di 50 mq. circa. Gli edifici a piano terra con ingresso e luce dalla strada avevano talvolta collegato a mezzo di scala in legno, un soppalco in legno, interessante la superficie retrostante, ed in cui erano ubicate l'alcova ed un piccolo ripostiglio.(taluni ancora leggibili, nonostante le trasformazioni operate negli anni).
Un secolo dopo, il nipote Salvatore, rimaneggio' la Villa, dandole l'assetto del Palazzo ed operando la prima trasformazione urbanistica al borgo, dettata anche dalla necessita' nata dallo spostamento a valle della consolare.
Si traccio' il Corso Butera che ebbe come fondale il nuovo prospetto del Palazzo con la collocazione dell'orologio che si trovava nel prospetto della cappella del castello, e perpendicolare ad esso il Corso Umberto; all'incrocio dei due assi, fu costruita la chiesa dedicata a San Giuseppe, in onore del fondatore. Successivamente il figlio Ercole Michele fondo' la Certosa casino di caccia con conventino della trappa e appartamento per il Principe, a chiusura del parco, al centro del quale era allocata la fontana dell'Abbondanza, attribuita al Marabitti e trasferita a Villa Trabia.
Il parco, oggi e' un vago ricordo, dopo la lottizzazione e la costruzione delle case popolari nei primi anni del 1950.
Il restauro di buona parte del complesso, ci restituisce oggi, la dignita' dell'edificio anche se monco del giardino che ne accentuava la maestosita'.
Il programma prevede di mattina:
La visita dell'esterno della Villa-Palazzo, primo nucleo e rifacimento settecentesco, epigrafi con le citazioni del Tasso e del Cervantes, le forme simboliche dei basso rilievi e il sistema di accessi.
All'interno, al primo livello l'anticucina, la cucina grande, il passetto ed il quartino dell'abate Farina; la scala di nuova fattura in acciaio marmo e vetro e la sua forma simbolica.
Al secondo livello, il salone, la galleria con gli affreschi del Borremans, la stanza della Principessa, l'appartamento del Principe con la stanza delle formelle e la camera per dormire con gli affreschi a tendaggio.
A terzo livello, camerino dell'armeria, camera per retret, sala dell'orologio, dove potremo ammirare il meccanismo dello stesso, rimesso in funzione durante il restauro.
La pausa pranzo, potra' essere libera, o per chi lo desidera( previa prenotazione entro il sabato 23 giugno), presso la trattoria "Za Maria, cu trasi s'arricria" storico locale dove solevano riunirsi gli intellettuali del novecento (Guttuso, Giardina, Buttitta, Ajello)
Nel pomeriggio:
Visita ai Dammusi, al Teatro, allo scempio del parco, al prospetto della Certosa tuttora cantierata, al palazzo dei primi dell'ottocento sede del museo della Bagheria operosa.
E' necessaria la prenotazione, sia alla visita, con accesso libero, sia per il pranzo in trattoria, tutto cio' per una migliore gestione dell'evento.
Contatti : con e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
telefonici al n. 3394121267; tramite fb SiciliAntica Bagheria.