Operazione antidroga dei CC di Bagheria: arrestate 6 persone del circondario. Video dell'operazione

Operazione antidroga dei CC di Bagheria: arrestate 6 persone del circondario. Video dell'operazione

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I Carabinieri della Compagnia di Bagheria dalle prime ore del mattino conducono un’operazione antidroga (Video) per l’esecuzione di 6 provvedimenti cautelari emessi dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Termini Imerese e del Tribunale per i Minorenni di Palermo (D.ssa Sabina Raimondo e D.ssa Antonina Pardo) su richiesta della Procura della Repubblica di Termini Imerese (Sost. Procuratore Dott. Vincenzo Cefalo e, per un minorenne, D.ssa Caterina Bartolozzi della Procura per i Minorenni di Palermo), nei confronti di un gruppo di giovani, specializzati nello spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “Hashish” nel comprensorio bagherese.

L’operazione – denominata “PUSHER”- è l’epilogo di un’articolata e complessa attività investigativa sviluppata nel 2011 dai Carabinieri della Stazione di Casteldaccia in quel centro.
Le attività investigative hanno preso inizio dalle numerose segnalazioni raccolte sul territorio dai militari dell’Arma, impegnati anche nel controllo delle aree urbane prossime a istituti scolastici.
Insegnanti e genitori manifestavano apprensione per il diffondersi dello spaccio e del consumo di stupefacenti in prossimità di alcune scuole cittadine.
La segnalazione ha trovato conferma nei numerosi sequestri operati dai militari, nei principali luoghi di aggregazione giovanile, anche in concomitanza con l’uscita dalle scuole, specie nei giorni prefestivi.
Proprio nell’ambito della giurisdizione di Casteldaccia, sia per la vicinanza a Bagheria e Palermo, che per il forte richiamo di giovani, data la presenza di rinomati locali, nel corso degli ultimi anni, sono state eseguite una serie di operazioni di servizio, in tema di droga, che hanno portato alla luce un preoccupante incremento dell’uso di sostanze stupefacenti da parte di ragazzi.

I servizi di osservazione a distanza e le telecamere occultate dagli investigatori, hanno ricostruito la mappa dello spaccio minuto, documentando tra l’altro i passaggi e il consumo della droga nelle strade di Casteldaccia e dei comuni viciniori.

Già i primi esiti investigativi, permettevano di appurare che Casteldaccia era tornata ad essere un centro di smercio di sostanze stupefacenti ad opera di alcuni soggetti originari di Santa Flavia ed abitanti nello stesso centro: una nuova banda, composta da giovanissimi, uno dei quali all’epoca dei fatti minorenne, in grado di imporsi sul mercato della droga, in termini monopolistici, per l’atteggiamento aggressivo e la condotta spregiudicata, il tutto celato sotto una parvenza rassicurante e innocua.

Il punto nevralgico dell’attività di spaccio era il centro scommesse “BANCO SPORT” nel centro di Casteldaccia.

Nel contempo le intercettazioni telefoniche ed ambientali, rese difficoltose dall’abitudine degli indagati di limitare al minimo le conversazioni, comunque condotte mediante l’utilizzo di parole in codice e linguaggio convenzionale (le dosi di hashish erano chiamate “giubbotti”) abilmente decriptati dai militari, consentivano in breve tempo di identificare i componenti della giovane ma agguerrita banda di spacciatori.

Il titolare del centro scommesse, capo indiscusso della banda, che annovera anche suo fratello e suo cugino, per mezzo dei complici, aveva “blindato” con un sistema di “pali” e “vedette”, a piedi ed in auto, l’esercizio commerciale, già per sua natura frequentato dai giovani del luogo, anche in virtù della posizione epicentrica nel paese e della vicinanza a scuole e bar.

Lo stesso, per evitare di attirare l’attenzione sulla sua sala giochi, aveva diversificato l’attività di spaccio, utilizzando luoghi e modalità diverse per la cessione delle dosi di hashish, al fine di eludere i controlli e le indagini delle forze dell’ordine, indotte a ritenere che non vi fosse un solo gruppo dietro le numerose segnalazioni di spacciatori attivi sul territorio.

Infatti la banda aveva organizzato una piazza di spaccio all’aperto, sul piano Stenditore di Porticello, prossimo al porto, dove operavano i suoi correi al fine di poter coprire l’intero territorio di competenza, smistando le varie richieste di hashish.

Infine era stato anche previsto un servizio di spaccio“ itinerante”: una sorta di “droga taxi“ che provvedeva alla consegna dello stupefacente direttamente al richiedente.

I dialoghi hanno permesso di ricostruire le attività del gruppo di spacciatori e di ripercorrere a ritroso il canale di approvvigionamento degli stupefacenti che conduce alle principali piazze di spaccio della vicina Palermo.

Secondo il tariffario applicato, molto conveniente, anche al fine di rendere efficace il monopolio sul territorio, l’hashish veniva smerciata a 10,00 € per ogni dose.

Resta confermato che la diminuzione del prezzo degli stupefacenti ne ha aumentato la diffusione, ponendo la droga sempre più alla portata di qualunque ceto e fascia sociale, e rappresentando una incredibile tentazione a mettersi in affari attesi gli elevati margini di profitto.

I riscontri ottenuti durante le precedenti fasi delle investigazioni hanno già portato all’arresto in flagranza di reato di 5 persone, alla segnalazione alla Prefettura di 80 assuntori abituali e al sequestro complessivo di 1,5 kg. di hashish.

Numerosi sono gli assuntori già identificati che saranno segnalati, per i provvedimenti amministrativi, alla Prefettura di Palermo.

Uno dei componenti della banda, è stato inoltre deferito anche per il furto di un motoveicolo marca Yamaha T-MAX, commesso in Santa Flavia (PA)

Il giovane, infatti, avendo danneggiato, durante una folle corsa sull’A19, quello di sua proprietà, aveva pensato bene di rubarne uno identico, certamente allo scopo di recuperarne le parti che gli occorrevano per le riparazioni.

La condotta del ragazzo veniva contestata dal Balistreri Santo che “da buon capo” faceva notare al suo accolito che: “ non è cosa di fare colpo…. Non c’è di fare niente a livello di rapine…. C’è solo da guadagnare i soldi .. solo da guadagnare con la droga… hai capito ?… c’è solo da guadagnare i soldi nella droga e basta”.           

 

Elenco delle persone arrestate:

BALISTRERI Santo classe 1989, gestore di sala giochi;

ONORATO Gioacchino classe 1989, nullafacente;

BALISTRERI Giovanni classe 1990, fratello del suddetto;

DE LUCA Gianmarco classe 1991, nullafacente;

BALISTERI Giovanni classe 1989, cugino dei suddetti;

B. G. classe 1994, all'epoca dei fatti minorenne.

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Fonte  Ufficio Provinciale Stampa dei Carabinieri