Qui c'è qualcosa che non va ... o qualcuno al Sarello scarica illecitamente un liquido color vinaccia e dall'odore acre, o stiamo assistendo a dei segnali di biblica memoria e le acque cominciano a tingersi di rosso.
BAGHERING vi racconta brevemente l'accaduto: come molti giovani bagheresi, non essendo attratti dalle scarse iniziative messe in campo dall'Amministrazione bagherese per "vivacizzare" l'estate cittadina, approfittando di una meravigliosa serata d'agosto, non avendo molte alternative e volendo ascoltare un po' di jazz, abbiamo deciso di trascorrere qualche ora alla Baia dei Ciclopi, in pratica scinniemu o sarieddu...
Si prospettava una bella serata in compagnia, sennonché improvvisamente le nostre narici hanno colto qualcosa nella fresca brezza serale: un insopportabile odore acre, proveniente dal mare, che veniva sospinto dalla stessa brezza che fino a pochi istanti prima ci aveva dato sollievo.
Accorgendoci che molti avventori cominciavano ad abbandonare la Baia, ci siamo chiesti cosa stesse accadendo, notando un'aria di sconforto e non di stupore sui volti di coloro che lo frequentano con assiduità da molti anni.
Volendo capirne di più, ci siamo avvicinati ai "fedelissimi" e abbiamo posto loro le nostre domande. Ci è stato raccontato che, a loro memoria, il fenomeno si ripete da almeno sette anni con cadenza ciclica (da qui l'assenza di stupore), esattamente nel periodo compreso tra fine luglio e inizio settembre; ci hanno descritto con dovizia di particolari un pennello a mare in cemento armato, a detta di tutti un canale di scolo per le acque meteoriche, dal quale, invece, con la ciclicità di cui sopra, improvvisamente fuoriesce un liquido, a volte color vinaccia a volte bianco, dall'odore acre e pungente.
Abbiamo deciso quindi di "saperne di più" e come consuetudine di BAGHERING, parlando con alcune persone più anziane, abbiamo scoperto che il suddetto canale di scolo altro non è che il vecchio sbocco della rete fognaria di Bagheria, residuo di un'epoca che fu, destinato oggi al deflusso delle acque meteoriche in seguito alla costruzione del depuratore nella nostra frazione marinara.
A questo punto è difficile credere che, in un periodo di assoluta siccità, possa fuoriuscire da un canale di scolo un liquido color vinaccia e dall'odore acre e pungente ... se non è acqua piovana, che cos'è? Da dove viene?
Visto il perdurare del fenomeno (almeno sette anni) e la sua ciclicità, nessuno ha mai pensato di analizzare il liquido sospetto? Nessuno degli organi di controllo ha mai rilevato, nelle operazioni di monitoraggio del territorio, qualcosa di anomalo?
Ci è stata mostrata una dettagliata documentazione (fotografica e video) dello strano fenomeno ed in effetti, quando questo si verifica, grazie alla complicità delle correnti marine, si forma una chiazza del diametro di una trentina di metri che staziona, a pelo d'acqua, in prossimità degli scogli per un paio d'ore.
Se si chiarisse che il liquido incriminato contiene sostanze nocive per l'ambiente, il danno, oltre ad interessare la fruizione turistica e ludico-culturale della costa bagherese, coinvolgerebbe l'intero ecosistema marino, come ad esempio una importante bio-struttura (con caratteristiche simili alla barriera corallina) quale il marciapiede (trottoir) a vermeti, ovvero i scuogghi ru sarieddu. Al Sarello è presente questo endemismo mediterraneo dovuto all'azione di alcuni gasteropodi (animali simili alle lumache) che modificando la costa rocciosa ampliano lo spazio a disposizione delle varie specie stimolando la biodiversità. In sintesi, si produrrebbe sia un danno economico sia un danno ambientale per la già martoriata e mortificata frazione di Aspra.
Ritornando al faceto, vogliamo ricordare ai nostri concittadini che, delle piaghe mandate da Dio per liberare gli Ebrei dagli oppressori, le locuste ca si manciaru tuttu sono già passate, ora l'arrossarsi delle acque ... ma aspettiamo anche noi di essere liberati?
Teniamo duro il 2011 è ogni giorno più vicino.
Associazione BAGHERING