Anche a Bagheria è approdato e si sta diffondendo il cosiddetto "raggiro degli specchietti" che sin'ora sembrava prerogativa squisitamente cittadina, e che ha come vittime in genere automobilisti anziani o donne. Di cosa si tratta?
All'improvviso, l'automobilista individuato come vittima sente un forte botto sulla propria auto, come se avesse colpito un ostacolo. Il botto è stato causato in realtà con un pugno o con un pezzo di ferro dai malviventi.
A questo punto l'ignaro automobilista si ferma, e dall'auto nuova scendono generalmente due brutti ceffi, che sostengono che l'urto con la loro auto nuova ha provocato la rottura dello specchietto retrovisore, che in effetti è rotto, ma naturalmente da prima.
Cominciano a sbraitare, ad inveire, che vogliono fatta l'assicurazione, insomma mettono su una sceneggiata che convince alla fine il malcapitato automobilista, che pure è convinto di non avere urtato, stante anche la qualità dei ceffi che si trova davanti, a "conciliare" con cinquanta o cento euro "cash" per rifondere il danno.
La frequenza di questo "raggiro degli specchietti" ha convinto la Polizia di Stato a diffondere un appunto stampa in cui riferisce di un episodio di questo tipo accaduto ieri sulla circonvallazione di Palermo.
Dopo la denuncia di una anziano presso il Commissariato di P.S. di San Lorenzo di una vicenda del genere, una volante della Polizia ha cominciato a perlustrare la zona che l'anziano aveva indicato, e cioè l'area di posteggio di Grande Migliore.
La volante ha per caso notato due giovinastri che discutevano animatamente con un altro anziano, che era stato scelto come vittima, il quale però vedendo la volante della Polizia ne ha richiamato a grandi gesti l'attenzione; per cui i due truffaldi raggiunti dalla volante sono stati portati in Commissariato e denunciati per tentata truffa.
Siccome, ripetiamo, in queste ultime settimane, questo tipo di raggiro è stato segnalato più volte anche a Bagheria, la Polizia consiglia a chi dovesse pensare di essere coinvolto incolpevolmente in questo tentativodi truffa, di ribadire che è sua intenzione chiamare la Polizia o i Vigili urbani per fare una perizia.
Generalmente i due furfanti a questo punto se la squagliano.