Operazione di “bonifica” nel pomeriggio di giovedì al porto di Porticello, portata avanti di concerto tra la Guardia Costiera e i Carabinieri di Porticello e Bagheria.
E’ stata “ripulita” la zona del porto dai venditori ambulanti abusivi, che vendevano pesce in pessime condizioni igienico sanitarie; il fenomeno nelle ultime settimane aveva raggiunto livelli preoccupanti.
Le forze intervenute nell’operazione hanno prima proceduto a chiudere le eventuali vie di fuga dal porto, poi hanno iniziato una serie di controlli sullo stato del pescato, sulla sua conservazione, e sulle condizioni in cui veniva posto in commercio.
Il pesce era sistemato in cassette per terra, all’altezza degli scarichi delle auto e della polvere stradale, senza ghiaccio di conservazione, insomma in condizioni tali da potere prefigurare un danno per la salute degli eventuali consumatori.
Per questo motivo, oltre un quintale di gamberoni, polpi, calamari, spigole, merluzzi, orate e tre casse di ricci, sono state poste sotto sequestro dai militari che hanno partecipato all’azione.
Nel corso dell’operazione è stato rinvenuto un coltellaccio con una lama di 40 cm. abbandonato tra le bancarelle.
Sono state controllate quindici autovetture, e quattro camion frigoriferi, mentre un venditore ambulante è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
Tra l’altro sono state individuati e sequestrati, due pozzetti sudici, ancorati con una catena ad una torretta del sistema antincendio del porto, che venivano usati come deposito provvisorio per il pesce che doveva essere venduto.
L’azione di ieri si inserisce in un più ampio programma di controllo che le autorità marittime intensificheranno nei prossimi giorni per monitorare le attività di filiera della pesca, e per tutelare soprattutto la salute dei cittadini in un periodo in cui aumenta, in vicinanza delle festività, il consumo di pesce.