Lo avrebbero atteso fuori dalla scuola, con il volto travisato da felpe e cappellini, per poi accerchiarlo e picchiarlo.
Quasi come fosse una spedizione punitiva. I carabinieri indagano sull'aggressione subita due giorni fa da un ragazzo di 15 anni, che ha una disabilità cognitiva ed è seguito da un insegnante di sostegno, vicino a un istituto scolastico di Bagheria dove due coetanei gli avrebbero teso un agguato. Il 15 enne è stato soccorso dal 118 ed è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo e dimesso con una prognosi di 10 giorni per una ferita alla mandibola. I militari hanno acquisito le immagini riprese da alcune telecamere nella speranza che possano fornire qualche elemento utile per identificare gli aggressori.
L'episodio di violenza sarebbe legato a un altro fatto risalente alla settimana precedente in cui è coinvolto il quindicenne. Il giovane infatti avrebbe litigato con un compagno in classe e durante la colluttazione avrebbe tirato fuori un oggetto contundente, forse un cavatappi, ferendo l'altro ragazzo. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Bagheria che hanno avviato le indagini per ricostruire i contorni della vicenda dietro cui, secondo alcune fonti, ci sarebbe una storia di bullismo.
Quanto accaduto è stato oggetto di ampie discussioni nell'istituto dove il Dirigente scolastico, dopo essersi confrontata con i genitori dei ragazzi coinvolti e aver denunciato i fatti alle forze dell'ordine, ha convocato un consiglio di classe straordinario per affrontare il tema che potrebbe essere discusso anche nel corso di un'assemblea cittadina. A quanto pare il dialogo non ha fornito gli effetti sperati visto che, pochi giorni dopo la lite in classe, qualcuno ha deciso di vendicarsi con la violenza.