Strage sul lavoro a Casteldaccia: Gli operai uccisi dalle esalazioni tossiche. I nomi delle vittime

Strage sul lavoro a Casteldaccia: Gli operai uccisi dalle esalazioni tossiche. I nomi delle vittime

cronaca
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Dolore e sgomento, sono questi i sentimenti che a poche ore dalla strage di Casteldaccia, in cui 5 operai hanno perso la vita sul lavoro, aleggiano sulla cittadina alla porte di Palermo. 

Intere famiglie distrutte da una tragedia di proporzioni enormi, mentre ci si interroga già sulle cause del disastro e se queste morti potevano essere evitate o se si sia trattato di una tragica fatalità.

I corpi senza vita di tre operai erano tra i liquami. Atri due riversi su una soletta di cemento armato. Volevano trarre in salvo i colleghi che si erano calati dentro le fogne per eseguire dei lavori di manutenzione in una cisterna. Non indossavano mascherine di protezione e con ogni probabilità sono stati uccisi per aver esalato un gas estremamente tossico sprigionato dai liquami della fognatura: l'idrogeno solforato, che se respirato senza protezioni uccide in pochi secondi.

Le vittime sono Epifanio Alsazia, 71 anni di Partinico, contitolare della ditta Quadrifoglio group srl di Partinico, che aveva vinto l’appalto dell’Amap, la società che gestisce il servizio idrico a Palermo e in una cinquantina di Comuni della provincia; gli operai Giuseppe Miraglia, 47 anni originario di San Cipirello (Palermo), Roberto Raneri, 51 anni di Alcamo (Trapani), Ignazio Giordano, 59 anni (Partinico).

Palermitano era Giuseppe La Barbera, 26 anni (lavoratore interinale dell’Amap).

Un sesto operaio, Domenico Viola, 62 anni, è grave ed è ricoverato al Policlinico di Palermo. Altri tre operai l'hanno scampata, non si sono calati nel tunnel con il gas killer: Giovanni D'Aleo, di 44 anni, Giuseppe Scavuzzo, di 39 anni, e Paolo Sciortino, di 35 anni, sono stati portati nell'ospedale di Termini Imerese (Palermo) per precauzione, sono sotto shock ma senza particolari problemi.

I lavori lungo la strada statale 113 erano stati predisposti a seguito delle ripetute segnalazioni degli ultimi giorni sulle anomalie della rete fognaria, nel tratto tra l'intersezione con via della Rotonda e la stazione di sollevamento denominata "Vini Corvo".

Cgil Cisl e Ull hanno proclamato per oggi lo sciopero generale di 4 ore nella provincia di Palermo e di 8 ore per la categoria degli edili.