Nei giorni scorsi i militari della Guardia di Finanza di Bagheria hanno individuato una signora risultata illecitamente beneficiaria del Reddito di Cittadinanza per un ammontare pari a circa 18 mila euro.
In particolare, le fiamme gialle hanno accertato che la signora aveva omesso di comunicare lo stato di detenzione del figlio, sottoposto dal 2019 alla misura della custodia cautelare in carcere emessa dalla D.D.A. di Palermo, insieme ad altri undici soggetti, per estorsione aggravata dal metodo mafioso perpetrata ai danni di diversi locali notturni di Palermo e provincia.
Tenuto conto che tale circostanza costituisce cause ostativa alla concessione del beneficio, i finanzieri hanno proceduto a denunciare il beneficiario del reddito di cittadinanza alla Procura della Repubblica di Termini Imerese per i reati puniti dalla legge n. 26 del 2019 e contestualmente a comunicare l’indebito percettore agli uffici I.N.P.S. competenti territorialmente per l’irrogazione delle sanzioni amministrative di sospensione del beneficio e per il recupero coattivo delle somme già indebitamente percepite, pari a circa 18 mila euro.
Si tratta del terzo caso in un mese e mezzo, per percezione illecita del Reddito di Cittadinanza con un figlio in carcere scoperto dalla Gdf di Bagheria.
L’attività di servizio, conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria affidato al corpo della guardia di finanza, a contrasto delle illecite condotte di coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.