Cantiere abusivo sul Ponte Eleuterio, multa da 5 mila euro e ordinanza di ripristino per i proprietari

Cantiere abusivo sul Ponte Eleuterio, multa da 5 mila euro e ordinanza di ripristino per i proprietari

cronaca
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Lo scorso 5 giugno la Polizia Municipale di Bagheria sequestrava un cantiere abusivo in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico nel pressi del ponte romano sul fiume eleuterio tra Bagheria e Ficarazzi.

Nel verbale di sequestro redatto dal Comando della P.M si legge: "….abbiamo accertato che erano state realizzate ed erano ancora in corso di realizzazione, lavori di movimento terra in assenza delle prescritte autorizzazioni di legge. I lavori già eseguiti consistono in : creazione di terrazzamenti, mediante riporto di terra vegetale, modificando l’originale orografia dei luoghi, innalzando le quote dei preesistenti terrazzamenti, fino a riportare a quota di strada il primo terrazzamento. Il terreno prospetta la Strada Comunale Eleuterio e lo stesso corso del fiume...".

In data 14 luglio è stata pubblicata sull'albo pretorio online del Comune di Bagheria un'ordinanza, emessa dalla Direzione V - Lavori Pubblici ed Urbanistica, che commina ai proprietari una sanzione pecuniaria di euro 5.164,00 euro e obbliga gli stessi alla rimessa in rispristino dello stato dei luoghi entro 60 giorni.

L'ordinanza n. 33 del 14/07/2021 recita quanto segue: 

Accertato che nel P.R.G. vigente, approvato con Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Urbanistica dell'Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente n. 35 del 15/03/2017, le opere di che trattasi ricadono in zona “ A1 : Edifici e/o complessi di valore storico artistico e monumentale con pertinenze, giardini storici e aree di contesto”;

Accertato che le opere di che trattasi ricadono in zona vincolata paesaggisticamente ai sensi del D.Lgvo 42/04 ex D. Lgs. 490/99 in seguito alla decisione della Commissione Paesaggistica del 20/05/1993 e successivo D.A. 19/10/1994 pubblicato nella GURS del 12/11/1994 n. 56;

Accertato che le P.lle XXX, XXX e XXXX del Foglio XX ricadono entro la fascia di rispetto dei fiumi e dei corsi d’acqua, nello specifico, all’interno della fascia di arretramento dal limite della faglia del fiume Eleuterio, con riferimento al Nuovo Studio Geologico del 21/02/2012 prot. 13672 e Relazione PAI. Tale fascia è sottoposta a vincolo di inedificabilità, imposto con provvedimento dell’Ufficio del Genio Civile di Palermo n° 452313 del 19/12/2012;

Accertato che parte delle particelle XXX e XXX del Foglio XX ricade all’interno dell’area soggetta a “Pericolosità Idraulica – P3” del Nuovo Studio Geologico del 21/02/2012 e Relazione PAI allegati al P.R.G.;

Accertato che l’area di che trattasi ricade in zona sismica di 2° categoria così come risulta catalogato il Comune di Bagheria in base al Decreto Interministeriale del 10/03/1969, successivamente classificata zona sismica 2 con Ordinanza Ministeriale n° 3274/2003 e nuova classificazione di cui alla deliberazione della G.R. N° 408 del 19/12/2003;

Considerato che le opere di sistemazione del terreno di che trattasi di notevole rilevanza urbanistica, al di là della mera coltivazione, hanno comportato una trasformazione dell’orografia del territorio, modificando in modo durevole il sito e l’ambiente circostante;

Considerato che per le opere di che trattasi, tenuto conto delle modalità di realizzazione e dei vincoli a cui è sottoposta l’area in questione, sarebbe stato necessario acquisire il permesso di costruire per la trasformazione dei luoghi ai sensi dell’art. 22 del D.P.R. 380/01 ed il parere della Soprintendenza ai BB.CC.AA.;

Considerato che le opere di movimento terra hanno coinvolto l’accesso ad un bene monumentale;

DETERMINA
(ai sensi dell’art. 33 del D.P.R. 380/01) in € 5.164,00 (cinquemilacentosessantaquattro Euro), la sanzione pecuniaria a acrico dei prorietari dovuta per le opere di trasformazione del territorio realizzate in assenza di titolo edilizio, da pagare entro 30 giorni.

ORDINA

ai Sigg.ri proprietari

DI RIMETTERE IN PRISTINO a propria cura e spese lo stato dei luoghi ante operam, previo ottenimento del dissequestro dell’area, ripristinando le quote originarie del sito, catastalmente identificato alle ParticelleXXX, XXX e XXXX del Fg. XX, entro il termine di sessanta giorni dalla data di notifica del presente provvedimento.
Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, questa Amministrazione procederà direttamente al ripristino dello stato dei luoghi secondo la procedura indicata dall’art. 41 del D.P.R. 380/01, con recupero delle spese a carico dei destinatari della presente ingiunzione ai sensi dell’art. 43 dello stesso D.P.R. 380/01.

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L'immagine di copertina è uno screnshot delle riprese aeree fatte dalla testata Ficarazzi Oggi