Processo Reset 2: chiesti oltre 50 anni di carcere per boss e picciotti della mafia di Bagheria

Processo Reset 2: chiesti oltre 50 anni di carcere per boss e picciotti della mafia di Bagheria

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Sono complessivamente più di 50 gli anni di reclusione chiesti per sei imputati dei sette nel processo Reset 2 nei confronti di boss e picciotti della famiglia mafiosa di Bagheria.

La pena più alta di 20 anni è stata chiesta per Carmelo Bartolone, ritenuto il capomafia della cosca bagherese. Il pm Francesca Mazzocco ha chiesto 12 anni per Pietro Flamia, 7 per Luigi Di Salvo e Rosario La Mantia, 6 per Alessandro Vega, 2 per Antonio Lepre. Tutti sono accusati a vario titolo di associazione di stampo mafioso ed estorsione.

Per il settimo imputato, il dipendente Coinres Gioacchino Di Bella - foto in basso, è stata chiesta l'assoluzione.

Altri 16 hanno scelto il rito abbreviato e 5 sono stati condannati in primo grado.

Nel processo si sono costituiti parte civile i Comuni di Bagheria, Altavilla Milicia, Ficarazzi, Santa Flavia, il centro studi Pio La Torre, Confindustria di Palermo, Addiopizzo, Confcommercio e Confesercenti.

dibella assoluzione