Sarà disposta l’autopsia sul corpo dell’ uomo morto lunedì pomeriggio al Pronto soccorso di via Papa Giovanni a Bagheria. Si tratta di Giuseppe Santoro, 66 anni, deceduto per un arresto cardiaco, causato molto probabilmente da infarto.
L’ uomo si era recato al PTE accompagnato dai familiari perchè accusava dolore al torace, il personale medico di turno effettuava un elettrocardiogramma dove non veniva riscontrata alcuna anomalia, pertanto il Santoro veniva dimesso e gli veniva prescritto di recarsi in ospedale per altri accertamenti.
Ma l’ uomo non ha avuto il tempo di arrivare dalla via Papa Giovanni alla via Consolare distante poche centinaia di metri, che è stato colto da un infarto. I familiari che erano con lui hanno fanno immediatamente ritorno al pronto soccorso ma l’ uomo era ormai deceduto.
La tragedia potrebbe avere uno strascico giudiziario considerato che sul posto sono intervenuti i Carabinieri ed il PM di turno ha disposto l’autopsia sulla salma per fare piena luce sulla vicenda.
I parenti dell’ uomo hanno fatto sapere che presenteranno una denuncia per accertare l'eventualità di una condotta negligente da parte degli operatori sanitari intervenuti, che a loro avviso con troppa leggerezza hanno dimesso il loro familiare deceduto pochi minuti dopo. Il corpo dell’ uomo è stato portato all’istituto di Medicina Legale di Palermo per l’esame autoptico.
L'episodio di ieri si aggiunge alla già lunga lista di episodi di presunta mala sanità che si sono verificati al Pte di Bagheria, basti ricordare la morte in circostanze drammatiche di una donna la scorsa pasquetta, quando i familiari devastarono i locali del pronto soccorso per la disperazione. Da allora il tema delle strutture sanitarie a Bagheria è tornato al centro del dibattito politico e si è alla ricerca di una soluzione lungimirante del problema. La creazione di un vero ed efficiente Punto Territoriale di emergenza che per locali, numero del personale medico e infermieristico, apparecchiature e terapie erogate, possa garantire il sacrosanto diritto alla salute dei cittadini di Bagheria e il circondario, non è più procrastinabile.
