Mettono a segno un altro punto nel giro di pochi giorni gli inquirenti del Commissariato di P.S. di Bagheria e della Squadra Mobile di Palermo.
Qualche giorno fa era stata arrestata la ventenne rumena Bonculescu Anisoara, responsabile assieme ad un complice dell’aggressione all’anziana di Fondachello, e peraltro gli inquirenti sono già sulle tracce del complice.
Ieri pomeriggio è stato tratto in arresto Domenico Gargano di 32 anni, residente a Bagheria al N° 9 di Via Papa Giovanni, nipote di Antonio Tripoli rimasto vittima di un grave ferimento sabato 4 Ottobre in Via del Mulino a Bagheria.
Ne hanno dato notizia questo pomeriggio l'ANSA ed altre agenzie.
Due colpi di calibro 22 sparati a breve distanza da uno sconosciuto avevano ridotto quasi in fin di vita il Tripoli.
Gli inquirenti hanno ricostruito con grande meticolosità gli ultimi istanti che avevano preceduto il ferimento e interrogato quanti avevano avuto occasione di vederlo o di incontrarlo quel pomeriggio.
E’ emerso un incontro di affari di Tripoli assieme al nipote, pare l’affitto di un magazzino a persone poi risultate ai controlli assolutamente estranee al fatto.
Vengono interrogati parenti e amici del ferito, o comunque gente che in qualche modo è entrata in contatto con lui.
Non regge neanche qualche istante una pista che potrebbe portare alle vicende familiari del Tripoli, che tre anni fa era andato a convivere con una rumena, allontanandosi dalla famiglia.
E’ la prima intuizione risulta la più conducente: è negli affari di compravendita e ristrutturazione del Tripoli che bisogna cercare.
Assieme al nipote aveva cointestati una serie di beni immobili, e c’era già stata qualche discussione accesa. O forse nella ricostruzione di quel pomeriggio gli inquirenti trovano qualche contraddizione: poi sabato scorso la svolta.
I responsabili delle indagini si convincono di avere in mano il bandolo della matassa, e vanno a cercare Domenico Gargano, che peraltro era già stato lungamente interrogato, a casa.
Non lo trovano, ma è lui che il giorno dopo si mette in contatto con gli inquirenti: gli viene subito notificato il fermo nella qualità di indiziato di tentato omicidio firmato dal P.M. Maurizio De Lucia.
Manifesta sorpresa e disappunto Domenico Gargano, dichiarandosi estraneo al fatto, ma gli inquirenti ritengono di avere prove schiaccianti.
Secondo alcune agenzie il Tripoli avrebbe riconosciuto in qualche modo, forse in una foto, l'uomo che gli avrebbe sparato, perchè è difficile pensare che nelle condizioni in cui si trova abbia potuto pronunciarne il nome.
Intanto questo pomeriggio Antonio Tripoli sarà nuovamente operato: i chirurghi cercheranno di estrarre una scheggia dalla zona temporale.
L’intervento è ad alto rischio: i medici temono, però, che quella scheggia lasciata “in situ” potrebbe provocare una infezione.
Per questo interverranno comunque.
Domenico Gargano nella foto di copertina
Aggiornamento.
Nella giornata di oggi, martedì 14 Ottobre, il G.I.P. Roberto Conti del Tribunale di Palermo, ha convalidato il fermo di Gargano, tramutandolo in arresto.Secondo notizie di agenzia, il Gargano si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.