In questi ultimi giorni è avvenuta quella che, con molta probabilità, può essere considerata la prima ottemperanza ad una ingiunzione di demolizione di una costruzione abusiva emessa dal Tribunale di Palermo.
La notizia attende la conferma ufficiale ma ormai si è certi dell’avvenuta demolizione “volontaria” di una piccola casetta di circa 30 mq, costruita circa 30 anni fa nella campagne a monte di Bagheria e che oggi, il proprietario ha dovuto demolire, per non scontare la pena per la quale è stato già condannato; la decisione potrebbe essere maturata anche alla luce di un recente caso dove una persona che, non avendo ottemperato ad una analoga direttiva del Tribunale di Palermo, è stato successivamente tratto in arresto anche perché gravato da precedenti di diversa natura .
Nel caso della “demolizione volontaria” si tratterebbe, usiamo sempre il condizionale, del primo caso di “ripristino dello stato dei luoghi” ottemperata per non espiare una pena ormai certa utilizzando però un percorso diverso da coloro che invece, in tempi anche recenti, hanno preferito demolire, “volontariamente” piccoli abusi per evitare il prosieguo di procedure che avrebbero portato o alla demolizione coatta o all’acquisizione del bene al patrimonio pubblico.
Va detto che di queste situazioni a Bagheria se ne contano a centinaia ed in molti casi i proprietari hanno attivato da tempo le procedure per ottenere il condono edilizio.
nelle foto di copertina la costruzione demolita
