Cronaca

Nella tarda mattinata di ieri i Carabinieri della Stazione di Ficarazzi hanno tratto in arresto A. G. 41enne imprenditore edile originario di Ficarazzi, ritenuto responsabile di “deposito senza autorizzazione di rifiuti speciali e pericolosi” .

Nel corso di un servizio di controllo del territorio teso al contrasto dei reati ambientali, veniva sorpreso dai Carabinieri in contrada “Fiume” all’interno di un appezzamento di terreno agricolo, regolarmente recintato, sul quale aveva realizzato una discarica a cielo aperto non autorizzata.

La discarica era stracolma di materiali di risulta provenienti da demolizioni e costruzioni di fabbricati.

L’area in questione di circa 4.000 mq., veniva sottoposta a sequestro unitamente ad un escavatore cingolato ed un bob cat gommato utilizzati per lo spianamento dell’area e lo spostamento dei materiali.

Nell’occorso veniva deferito in stato di libertà con la medesima accusa, T. A., nato a Palermo classe 1992, residente in Ficarazzi, sorpreso mentre era intento a lavorare nella discarica.

L’Autorità Giudiziaria, disponeva nei confronti dell’arrestato il processo direttissimo, conclusosi nella giornata di ieri con la convalida dell’arresto e successivamente veniva rimesso in libertà.

Questo è il risultato dell’attività di contrasto condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo dall’inizio dell’anno ad oggi, per la tutela dell’ambiente:

- persone arrestate nr. 47; di cui 12 solo a Palermo;
- persone denunciate nr. 48;
- mezzi sottoposti a sequestro nr 28.
- discariche sequestrate nr. 25 pari a una superficie di mq. 5590;
- 19.940 kg rifiuti pericolosi sequestrati.  

Fonte Ufficio Stampa dei Carabinieri

Nella tarda mattinata di ieri a Palermo, verso le ore 12.00 circa, una nave da carico porta container “Euro Cargo Cagliari”, di proprietà della società Grimaldi Group, proveniente da Livorno e diretta a Palermo, tra la località di “Capo Zafferano” a sette miglia dalla costa, veniva investita da un’onda anomala che provocava la rottura dei cavi d’ancoraggio del carico, causando la caduta in mare di circa dieci semirimorchi contenenti merce di varia natura. Nonostante l’incidente, la nave riusciva ad eseguire le manovre per entrare in porto ed ormeggiarsi presso il molo “Sammuzzo”. 

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Dell’accaduto veniva informata la Capitaneria di Porto che ha subito diramato l’allarme per i soccorsi alla Centrale Operativa dei Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, facendo alzare in volo un elicottero dei Carabinieri del 9° Elinucleo di Boccadifalco, che ha costantemente monitorato dall’alto i soccorsi delle persone a bordo del cargo. I contenitori finiti a mare si sono aperti rovesciando parte del contenuto ed affondando, mentre dall’alto l’elicottero dei Carabinieri, ha avvistato uno dei container, trasportato dalle onde in direzione di Termini Imerese. Nell’occorso nessun ferito.

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Palermo, 10 dicembre 2012

Ufficio stampa provinciale Carabinieri

Sappiamo bene che non occorre essere uno stinco di santo per allietare i festeggiamenti del Santo Patrono, però a Bagheria quest'anno, a riguardare quanto successo ad alcuni dei protagonisti delle iniziative di intrattenimento, si può affermare che siamo caduti veramente male. 

Per Gianni Vezzosi, neomelodico di rito partenopeo, per i titoli (da o killèr  a nu' latitante) e i contenuti delle sue canzoni, furono in tanti a sollevare serie e motivate perplessità in ordine alla sua partecipazione allo spettacolo conclusivo in piazza Madrice per la festa di San Giuseppe; e a ben vedere tanto torto non dovevano avere, perchè a forza di interpretare certi ruoli nelle canzoni, Vezzosi era talmente entrato nel personaggio da confondere vita artistica e vita privata.

Qual'è la notizia?

Il protagonista di una polemica stracittadina bagherese che alimentò per diverse settimane due contrapposti schieramenti, è stato  fermato a Catania perchè accusato di essere il mandante di un pestaggio consumato da due "malacarne" assoldati da Vezzosi, ai danni di un quarantenne, siracusano di origini.

Il vero e proprio pestaggio cui il discusso cantante avrebbe assitito da lontano, troverebbe origine in una vicenda personale del Vezzosi, che in un processo  si trova imputato per violenze sulla sua compagna; l'uomo "pestato" avrebbe fatto da testimone a favore della compagna di Vezzosi.

L'uomo aggredito, di cui non sono state rese note le generalità, ha riportato per le bastonate subite lesioni e fratture al volto, al torace oltre ad un forte trauma addominale, ed è stato ricoverato con prognosi riservata all'Ospedale Vittorio Emanuele di Catania.

dai giornali

 

E' quanto successo nella tarda mattinata di ieri, quando ad opera dei militari del Nucleo Investigativo è finito in manette VELA Rosario, 55enne pluripregiudicato napoletano. Pochi minuti prima era giunta al 112 una telefonata in cui, un anonimo interlocutore con accento napoletano, aveva segnalato la presenza di un corriere della droga in zona via Oreto, Stazione Centrale.

L'uomo vestito con giubbotto di colore blu e cappellino, con un marsupio a tracolla, veniva notato dai militari in via Oreto, mentre si aggirava con fare guardingo facendo uso del telefono cellulare.

Probabilmente accortosi di esser stato individuato, tentava di allontanarsi a piedi in direzione Guadagna, venendo fermato dopo poche centinaia di metri.

La perquisizione personale permetteva di rinvenire nel marsupio, tre panetti di cocaina per un peso complessivo di oltre tre chili.

Il controllo alla banca dati permetteva di accertare che il VELA Rosario non fosse nuovo al mondo degli stupefacenti, ed in particolar modo a quello delle droghe pesanti essendo stato tratto in arresto a Napoli nel settembre del 2007.

Fonte Ufficio Stampa dei Carabinieri

In quell'occasione, i Carabinieri del capoluogo partenopeo, l'avevano sorpreso con: 31 chili di hashish, quasi 4 chili di œkobrett ed oltre 100 grammi di cocaina.

I panetti sequestrati, presumibilmente provenienti dai Cartelli di Scampia, avrebbero permesso di confezionare circa 16.000 dosi (atteso l'elevato principio attivo riscontrato da un primo accertamento tossicologico) per un valore al dettaglio di oltre 400.000 euro.

VELA Rosario su disposizione dell'Autorità Giudiziaria è stato tradotto all'Ucciardone. Sono in corso indagini finalizzate all'individuazione dei canali di smercio della droga e di eventuali azioni di controllo esercitate, nello specifico, da Cosa Nostra.
 

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