Riparte a giorni la seconda campagna di rilevamento atmosferico per la misurazione delle polveri sottili (PM10): sarà effettuata tramite una centralina di proprietà della scuola ITC Luigi Sturzo di Bagheria, che sarà posizionata dai docenti della scuola presso il centro Urban, sito in corso Butera presso la Chiesa Madre.
La campagna andrà avanti anche grazie alla collaborazione dei tecnici della rete di rilevamento ambientale di AMIA S.p.A; l’Amia ha infatti siglato una convenzione con il Comune di Bagheria e con la scuola Luigi Sturzo. La convenzione è stata resa possibile anche grazie al progetto “Aspracoast”, che ha permesso in più occasioni di coinvolgere gli insegnanti di Chimica della scuola Luigi Sturzo.
I docenti e i tecnici infatti collaborano al progetto “Aspracoast” grazie ad una convenzione con il CNR-IAMC di Mazara del Vallo, occupandosi in particolare delle misurazione di alcuni inquinanti nella acque antistanti Aspra.
Durante la prima campagna di monitoraggio atmosferico, durata 10 giorni, la centralina è stata collocata nel balcone del primo piano della sede del Comune di Bagheria in corso Umberto. I dati della prima campagna hanno evidenziato valori compresi tra 20 e 39 microgrammi/m3 di PM10. Il picco maggiore è stato registrato il 13 Febbraio, in coincidenza con la giornata degli acquisti per San Valentino. I picchi minori sono stati misurati nei giorni in cui Corso Umbero è stato chiuso al traffico.
La normativa Italiana prevede una soglia di 50 microgrammi/m3, ma recentemente studi condotti sulle polveri sottili di diametro pari a 2,5 micron hanno evidenziato fattori di rischio molto seri anche con concentrazioni più basse. (Nella foto: a sinistra l’Ing. Marcello Vultaggio, coordinatore delle rete di rilevamento atmosferico di Palermo, a destra il Prof. Carubia).
Il monitoraggio, anche se condotto in modo non continuo, permetterà di avere maggiori informazioni sulle condizioni atmosferiche di alcune aree della città di Bagheria, che purtroppo non dispone di un servizio di mezzi pubblici a basso impatto ambientale.
(Nella foto: alcuni dei professori della scuola ITC Luigi Sturzo impegnati nella convenzione, l’Ass. Giovani Di Bernardo, il responsabile per l’ambiente Beppe Zaso ed il coordinatore di Aspracoast Antonio Caruso).