A.M.B e I.S.M.E.T.T. insieme per "Donazione e trapianti d'organo"

A.M.B e I.S.M.E.T.T. insieme per "Donazione e trapianti d'organo"

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Sabato mattina alle ore 8.30 inizierà, a Palazzo Aragona Cutò, un convegno scientifico organizzato dall'Associazione Medica Bagherese e dall' Istituto Mediterraneo dei Trapianti, al quale prenderanno parte autorevoli esperti.
Il presidente dell'A.M.B., dottor Vincenzo Provino ci ha inviato questo articolo che pubblichiamo.

Redazione Bnews

Lo scopo di questo convegno è quello di fornire ai medici, una fonte da cui attingere conoscenze al fine di migliorare il trattamentodelle sequele dei pazienti trapiantati, che sono in prima istanza osservate dal medico curante; pazienti attraverso i quali abbiamo potuto ampliare la nostra esperienza molto al di là di quanto sarebbe stato possibile con la sola pratica clinica.
A questi pazienti noi esprimiamo la nostra riconoscenza, per essere stati anch'essi nostri maestri.

In una epoca storica che si vuole caratterizzata dal trionfo dell'individualismo, chi l'avrebbe mai detto, è comparsa una nuova categoria sociale , quella dei donatori, l'estrema frontiera della solidarietà.
I donatori non sono i buoni senza colpo ferire, ma i buoni che feriscono ogni forma di cattiveria.
Il mio pensiero va al giovane veronese, ucciso da cieca violenza, i cui genitori hanno autorizzato la donazione degli organi.
I donatori non affrontano la morte con arroganza: l'accettano.Ma bisogna essere persone compiute.
Vivono in una visione della fede che diventa intimo contatto con gli altri aprendosi allo stesso modo alla semplice, mistica e inafferrabile bellezza del creato che vuole che una parte di un creatura viva in un altra creatura.
Vivono in una visione umanistica e di fede che li rende fratelli di altri uomini che pure non conoscono, perchè toccati da una grazia che li rende maestri: i veri maestri.

Per passare all'aspetto scientifico, possiamo ricordare, che il trapianto d'organo iniziato verso la metà del secolo scorso con il trapianto renale, è stato l'inizio di una delle più grandi conquiste della medicina. La maggior parte dei trapianti d'organo è di tipo allogenico, per cui il trapiantato richiede un trattamento immunosoppressivo per tutta la vita al fine di prevenire il rigetto.
Ciò ha provocato la comparsa di numerosi problemi clinici in questi individui, la gran parte dei quali come dicevamo in premessa vengono osservati dal medico curante.
In questa società, e concludo, in preda all'ansia e al malumore, nelle pieghe del presente, si possono trovare ragioni apparentemente marginali per non vedere tutto nero.
Nel Giornale di Sicilia di qualche giorno fà, leggevo che la Sicilia è balzata al quinto posto tra le regioni d'Italia per numero di trapianti: e questo induce all'ottimismo.
E se qualcuno pensa che la Sicilia stia ferma, questa notizia invece dimostra che è capace di balzi in avanti che sulla carta sembrerebbero impossibili.
E che non sempre il pessimismo è sinonimo d'intelligenza.