Gentile staff di Bagherianews,
vi scrivo per sollevare un annoso problema post elezioni, la città è invasa di cartelloni elettorali; sarebbe bello per il "decoro urbano" che venissero tolti da chi li ha affissi per la campagna elettorale.Mi vergogno quando esco per come è ridotta Bagheria, spero in un vostro articolo che possa sollevare la questione, che è sotto gli occhi di tutti ma nessuno vi pone rimedio.
cordiali saluti e buon lavoro.
Cosa aggiungere? che è vero.
Ci sono ancora esposti nei punti strategici tabelloni, gonfaloni, di vari candidati di tutti i partiti, eletti o non eletti a sindaco o a consigliere comunale.
E' vero però che non sono tantissimi, ma ancora ne restano; vada per quelli affissi con la colla sui pali di luce o altro che è difficile defiggere, ma i manifesti o i gonfaloni appesi su balconi , su pali della luce e quant'altro , chi li ha sistemati ha il dovere di toglierli, e chiunque esso sia eletto o non eletto , sindaco, assessore o consigliere.
Ci fanno pensare a quei soldati giapponesi che non informati della fine della guerra continuarono la loro personale guerra nelle sperdute isole del Pacifico.
Qualcuno informi questi candidati che la guerra, pardon, la campagna elettorale è finita.
Ed un amico avvocato per farci ricordare come i difetti degli italiani abbiano radici antiche, ci ha segnalato questa poesia del poeta dialettale romanesco Trilussa, di quasi cento anni fa. Redazione Bnews
Doppo l'elezioni (Trilussa 1913)Nun c'era muro senza manifesto
Roma s'era vestita d'Arlecchino
Ogni passo vedevi un attacchino
Ch'appiccicava un candidato..onesto
Col programma politico a colori
Per imbrojà la vista agli elettori;Promesse in verde, affermazioni in rosso
Convincimenti in giallo e in ogni idea
Ce se vedeva un pezzo de livrea
Ch'er candidato s'era messo addosso
Co' la speranza de servì er Paese..
Viaggi pagati e mille lire ar mese...;ma ring razziamo Iddio!!! Sta vorta puro
la commedia è finita e in settimana
farà giustizia la Nettezza Urbana
che presto e lesto raschierà dar muro
l'ideali attaccati co' la colla
che so serviti ad imbrojà la folla;De tanta carta resterà, semmai
Schiaffato su per aria, Dio sa come
Quarche avviso sbiadito con un nome
D'un candidato che ci ha speso assai..
Ma eletto o no, finchè l'avviso dura
Sarà er ricordo di una fregatura.
Ancora cartelloni elettorali esposti: sino a quando?
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