A distanza di tre anni dall' "Impero dei pizzini ", per allargare l'orizzonte dei suoi studi sul tema della comunicazione mafiosa nelle sue diverse forme, Giusy La Piana pubblica " Strategie di comunicazione mafiosa". Noi ne riportiamo l'introduzione.
Il linguaggio mafioso che sia verbale, non verbale o messo per iscritto, costituisce il lato oscuro della Sicilia e di tutti quei luoghi in cui il seme della mafia riesce a germogliare silenziosamente per poi creare, al momento opportuno, una profonda voragine, una ferita difficile da rimarginare, in quanto troppo spesso esposta al virus denominato "mentalità mafiosa".
In questo lavoro "pizzini", dichiarazioni, intercettazioni, autobiografie a cura degli uomini di Cosa Nostra vengono analizzati in termini di linguaggio e di comunicazione.
Infatti studiare il linguaggio del mafioso, sia questo di un boss rinomato o di un picciotto dell'esercito di Cosa Nostra, significa indagare, attingere a piene mani dall'ottica dell'organizzazione criminale, analizzare la sua visione del mondo discernendone i segni e gli odori, percependone gli umori.
Questo saggio scaturisce dalla considerazione che, grazie alla numerosa mole di documentazione raccolta in oltre mezzo secolo di lotta alla mafia, sia possibile imbastire una sociologia cognitiva del fenomeno mafioso, focalizzata sull'identificazione degli schemi mentali, delle cornici culturali che la puntellano in quanto sistema di pratiche sociali, oltre che sulle implicazioni che l'adozione di una precisa strategia comunicativa come "strumento di governo" ha avuto e sta avendo nel funzionamento pratico dell'organizzazione mafiosa.
La comunicazione mafiosa è molto più di un linguaggio: non è solo un codice, è ragionamento, mescolanza astrusa tra delirio e spietata logica, tra lucida razionalità e paranoia.
Il sistema mafia è una macchina letale, un labirinto che ti fagocita, un club che, per sua norma, non permette ai suoi componenti di trarsi indietro se non uscendone in orizzontale.
La famiglia mafiosa richiede ai suoi membri devoto esercizio di intelligenza, in quanto da una parte c'è da garantire esibizione permanente di potere e di incondizionata fedeltà ai "valori della famiglia" e dall'altra la consapevolezza che ogni gesto, ogni parola detta o non detta possa determinare la differenza tra continuare a vivere o rimetterci la pelle.
Introduzione del volume di Giusy La Piana "Strategie di comunicazione mafiosa", SBC edizioni collana Paideia, Euro 12.00, già in libreria.
GIUSY LA PIANA è nata a Palermo, dove vive e lavora. Giornalista, collabora tra l'altro all'edizione palermitana del quotidiano "La Repubblica"; è autrice di testi teatrali, televisivi e musicali.Laureata in Scienza della comunicazione, è anche criminologa della Società Italiana di Criminologia, specializzata in strategie di comunicazione umana, psicologica,, investigativa, giudiziaria e penitenziaria.Ha già pubblicato per l'editore Eugenio Maria Falcone, "L'Impero dei pizzini": la carriera criminale di Bernardo Provenzano.