Bagheria, di ville barocche e di cani randagi- di Antonio Belvedere

Bagheria, di ville barocche e di cani randagi- di Antonio Belvedere

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Una allegra scolaresca di alunni delle Elementari, accompagnati dai loro insegnanti, hanno potuto ammirare nelle settimane scorse la splendida Villa Valguarnera, guidati dalla proprietaria principessa Vittoria Alliata.

Tale visita si inserisce nel quadro di una serie di iniziative concordate dal Circolo di Europa Verde Bagheria Santa Flavia con la proprietà di “Villa Valguarnera” che ha aderito alla proposta di fare conoscere gratuitamente il monumento storico al mondo della scuola, alunni ed insegnanti, allo scopo di consentire una migliore conoscenza delle radici storiche e culturali che hanno dato vita a Bagheria e alle sue importanti ville nel settecento.

Peccato che nel momento in cui Villa Valguarnera accoglie generosamente l'invito ad aprirsi alla città, ancora una volta il destino sembra mettersi di traverso.
Ci racconta Vittoria Alliata che nelle scorse settimane un branco di cani randagi ha letteralmente massacrato un intero gregge di pecore, compresi quattro agnellini appena nati.

L'episodio risale a circa tre settimane fa. «Le pecore erano state – con regolare autorizzazione delle autorità competenti – installate dalla proprietà negli anni passati nell'agro storico di Villa Valguarnera. Non è la prima volta che ciò accade – continua Vittoria Alliata – nei terreni dell'agro storico vincolato della villa. Bisogna comunque tenere ben presente che su tali terreni marginali dell'agro storico di pertinenza della villa insistono diverse costruzioni di cui alcune non autorizzate, altre addirittura confiscate e ciò nonostante ancora abitate».

Anche in occasione della visita della scolaresca di qualche giorno fa il branco ha fatto la sua comparsa nella floretta della villa e per un attimo si è temuto il peggio. «Tutto questo non incoraggia certo l'iniziativa di apertura della villa alle scuole ed ai loro insegnanti – continua la Alliata - dopo avere denunciato questa situazione alle Autorità competenti e, mentre piango le povere pecore massacrate, attendo fiduciosa che sia per la situazione che mi coinvolge, che per il problema più in generale, il Comune dia seguito alla costruzione del canile municipale, struttura indispensabile alla soluzione del problema».

Il problema del randagismo risulterebbe essere assai diffuso in diversi punti del territorio di Bagheria. Proprio in queste ore è stato segnalato il ferimento di una anziana signora in seguito all’aggressione di un cane randagio molto aggressivo in via del Fonditore. Come testimoniato dai tanti cittadini che sono intervenuti sui social, la realizzazione di un canile municipale a Bagheria è ritenuta di primaria importanza. Negli anni scorsi ad alcune associazioni di cittadini che avevano sollevato il problema con forza sono state date solo risposte vaghe. L’assessore Alaimo aveva anche parlato della istituzione di una stanza per le sterilizzazioni presso l’Asp, ma nulla è stato poi fatto. Per motivi di sicurezza generale oltre che per motivi di civiltà, la costruzione di un canile municipale a Bagheria (un canile attenzione, non un lager per cani) permetterebbe di trasferire i cani randagi in un luogo sicuro, protetto ed adeguato.
Egregio Sindaco Tripoli, Bagheria a stragrande maggioranza le ha affidato il governo della città per altri cinque anni. Le chiediamo: cosa impedisce la realizzazione del canile? Che fine hanno fatto i fondi, appositamente stanziati per la costruzione di un canile municipale ed appostati nel bilancio comunale due anni fa ? Vogliamo affrontare finalmente e seriamente il problema ?

Enza Ventimiglia
Antonio Belvedere

Coordinatori Circolo Europa Verde Bagheria /Santa Flavia

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