Perché l’ansia ci fa così paura? Nonostante sia solo un’emozione chi è passato da un attacco di panico sa benissimo quanto possa essere spiacevole.
Proprio per questo uno dei meccanismi più comuni su cui si fonda il circolo vizioso dell’ansia si basa sul tentativo e la paura associata di evitare assolutamente che capiti di nuovo.
Chi ha avuto un forte attacco di panico vuole prima di tutto che non torni, e lo vuole con tutte le sue forze. Tuttavia questo è proprio il primo passo falso da cui scaturiranno gli altri eventuali attacchi.
Come ho chiarito altre volte in altri articoli la paura della paura, o meglio, l’ansia per l’ansia, rappresenta il nucleo centrale da cui tutto parte, come un effetto domino potente che genererà altri attacchi.
Una volta sperimentati altri attacchi di panico il soggetto inizierà a ritirarsi mettendo in atto evitamenti sempre più consistenti, fino a limitare al massimo il proprio spazio ed il suo funzionamento globale, limitando così la qualità di vita..
Questo avviene perché quello che noi pensiamo rigurda scenari o esiti catastrofici. Per molte persone che soffrono di ansia alcuni pensieri catastrofici si trasformano in veri e propri incubi da evitare a tutti i costi. Una grave malattia, l’infarto, la paura di morire o che possa accadere qualcosa di grave a se stessi o ai propri familiari.
Per questo motivo un obiettivo terapeutico è quello di affrontare la catastrofe immaginata, in quanto si rivela molto efficace per disinnescare la reazione ansiosa.
Decatastrofizzare la paura significa “sgonfiare” l’ansia, e quindi riuscire a mettere in discussione gli scenari peggiori (malattie, incidenti, eventi traumatici, esperienze sociali umilianti ecc).
Per rimuovere l’elemento catastrofico dallo scenario peggiore prova a esercitarti in questo modo: descrivi in modo dettagliato la catastrofe immaginata, poi fai pratica immaginando di vivere realmente quella situazione e infine metti in atto e accetta un piano per affrontare la catastrofe temuta.
Attraverso questo tipo di lavoro i miei pazienti imparano a rendere la paura meno catastrofica.
Per riuscire nell’intento la prima cosa da fare è identificare lo scenario peggiore, cioè la paura più profonda.
Descrivere in modo preciso lo scenario peggiore sarà il passo successivo: cosa accadrebbe se ne foste veramente colpiti? Che effetti avrebbe sulla vostra vita? Sui vostri familiari? Che impatto avrebbe nelle varie aree? Come affrontereste questa situazione?
Rileggete poi la catastrofe che avete scritto, esercitandovi almeno 30 minuti al giorno. Mentre leggete provate a lasciarvi coinvolgere emotivamente dallo scenario immaginato. Man mano che passeranno i giorni sentirete magicamente e incredibilmente scendere i vostri livelli di ansia! A questo punto potrete lavorare sullo sviluppo di un piano di azione e di gestione per far fronte al problema.
Dott. Francesco Greco
Tel. 3922965686
www.francescogrecopsicologo.it
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Il Dott. Francesco Greco, Psicologo e Psicoterapeuta, è specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Svolge attività clinica per i disturbi d'ansia, depressione, crisi, stress, insicurezza, disturbi emotivi e dello spettro ossessivo. Utilizza la Terapia Cognitiva, la Acceptance and Commitment Therapy (ACT), Mindfulness e la SCHEMA THERAPY. Specializzato nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione attraverso la tecnica della CBT-E, disturbi sessuali e consulenza di coppia. Riceve a Bagheria.