Nella mattinata di ieri lunedì 10 dicembre, nel corso dell’ ordinaria attività di vigilanza ambientale e di controllo del territorio, personale militare dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porticello ha rinvenuto alcuni reperti storici costituenti in frammenti di n. 2 anfore puniche e resti di un fossile (presumibilmente appartenente alla famiglia dei delfini) che stavano per essere trafugati da un sito dove – probabilmente - erano state temporaneamente depositati da terzi.
Immediatamente, provveduto alla messa in sicurezza del materiale presso la sede, sempre dal personale della Guardia Costiera, sono state avvisate le Amministrazioni competenti.
I frammenti delle anfore saranno prese in consegna dalla Soprintendenza del Mare dell'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana di Palermo per i dovuti approfondimenti scientifici, mentre il resto del fossile di delfino sarà consegnato, per i successivi studi tecnici di settore, al Museo di paleontologia e geologia Gaetano Giorgio Gemmellaro presso l’Università degli studi di Palermo.
L’intervento tempestivo degli uomini della Guardia Costiera di Porticello, ha evitato che gli importanti reperti storici fossero nuovamente trafugati ad opera di terzi e che venissero immessi nel mercato illegale.
La Guardia Costiera ricorda che in caso di rinvenimenti a mare di reperti archeologici si è invitati a prendere immediatamente diretti contatti con gli Uffici Marittimi locali per l’attivazione delle relative procedure di recupero e che anche la semplice asportazione per uso personale integra illecito sanzionato penalmente.
L'attività espletata nella mattinata odierna rappresenta ancora una volta l'attenzione e l'impegno quotidiano che la Guardia Costiera rivolge alla preservazione etutela del patrimonio storico-archeologico.
In caso di emergenza in mare, chiamare i Numero Blu della Guardia Costiera 1530
Porticello, 10/12/2018.