L' Associazione Nazionale Commercialisti sulla chiusura dell'Agenzia delle Entrate di Bagheria

L' Associazione Nazionale Commercialisti sulla chiusura dell'Agenzia delle Entrate di Bagheria

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Facendo seguito a prese di posizioni assunte nei mesi scorsi, la sezione provinciale dell'Associazione Nazionale Commercialisti, - in ordine alla paventata chiusura della sede di Bagheria dell’Agenzia delle Entrate e tenuto conto della disponibilità da parte del sindaco di Bagheria, dott. Patrizio Cinque, ad offrire un bene confiscato alla mafia sito in via Massimo D’Azeglio, quale sede per gli uffici dell’agenzia, (utiizzabile dopo l’esecuzione di lavori di adeguamento che sarebbero a carico dell’agenzia) - sollecita in termini perentori la Direzione Regionale dell’Agenzia a tornare sui propri passi.


Rispetto ad una risposta chiara ed una segnale netto, che abbiamo sollecitato, da parte dell'Ente Locale, occorrono atti concreti e conseguenziali da parte dei Dirigenti Regionali e Provinciali dell'Agenzia delle Entrate, che contemplano la disponibiltà a farsi carico dei costi dei lavori di adeguamento dell'immobile, reso disponibile dal Comune di Bagheria.
Siamo disponibili all’apertura immediata di un tavolo di confronto con la dirigenza regionale e Provinciale dell’Agenzia delle Entrate, al quale chiameremo da subito a partecipare le altre categorie professionali (Avvocati , Consulenti del Lavoro e Notai), le categorie sociali ed imprenditoriali e i rappresentanti della politica locale, chiedendo immediatamente la sospensione del provvedimento di chiusura dell’ufficio, e l'avvio, al contempo, di una interlocuzione per la soluzione del caso.
Il territorio non può permettersi la perdita un presidio di legalità e soprattutto ulteriori costi sociali ed economici a carico degli utenti, dell'apparato produttivo, dei professionisti e dei lavoratori dell'Agenzia che dovrebbero recarsi presso gli uffici di Palermo e di Termini Imerese.
Il comprensorio bagherese, dopo essere stata espropiato di importanti strutture di servizio per i cittadini quali lo sportello di Sicilia Riscossioni, la sede dell'Inps e la sezione distaccata del Tribunale, rischierebbe, con la chiusura dell'ufficio delle Agenzie delle Entrate, una desertificazione della presenza dello stato e dei correlati servizi, quando invece occorrerebbe come risposta alla crisi economica endemica, il potenziamento e l’ampliamento di tutti quei servizi a sostegno dei cittadini, degli operatori econmici, delle imprese e dei professionisti.
In qualità di Associazione di categoria dei Commercialisti, produrremo il massimo sforzo per scongiurare la chiusura della sede dell’Agenzia delle Entrate di Bagheria, in maniera da alleviare i disagi del vasto bacino di utenti, imprese, professionisti e cittadini, che sarebbero condannati a un pendolarismo oneroso per il raggiungimento della sede di Palermo o di Termini Imerese. E’ doveroso, soprattutto nei confronti degli utenti più deboli, che ognuno faccia la propria parte, nel rispetto anche della spending review.
In particolare, il comune di Bagheria si attivi per consentire che l’ espletamento delle funzioni dell’Agenzia delle Entrate avvenga in un sito idoneo ed adeguato. Di contro, anche gli organi dell’Agenzia delle Entrate, si attivino affinchè, valutati gli immobili provenienti dal patrimonio immobiliare dei beni confiscati alla mafia, provvedano alle spese occorrenti per l’adeguamento e/o ristrutturazione dell’immobile stesso. (In buona sostanza si chiede di utilizzare il modello già positivamente impiegato in occasione dell’assegnazione di un bene confiscato alla mafia alla Guardia di Finanza da parte del Comune di Bagheria) .

Sezione provinciale dell'associazione Nazionale Commercialisti