Differenziata ultima frontiera: ma funzionerà ? - di Angelo Gargano

Differenziata ultima frontiera: ma funzionerà ? - di Angelo Gargano

attualita
Typography

Circola un vero e  proprio 'falso storico' che viene propinato ad una opinione pubblica dalla memoria labile, e cioè che a Bagheria la raccolta 'differenziata' sia stata avviata appena due anni fa, con la famosa 'rivoluzione di agosto'. E' una vera e propria bufala funzionale a dimostrare false verità.

Chi ha un minimo di memoria e di buona fede, ricorderà bene che di 'raccolta differenziata', in linea con le tendenze nazionali, si cominciò a parlare e ad operare nella seconda metà degli anni '80, sindaco Antonio Gargano, alleato al comune con i socialisti.

IMG 20160717 WA0023

Furono sistemate davanti le farmacie i raccoglitori per le medicine scadute, davanti le rivendite di tabacchi quelli per le batterie esauste, davanti le edicole quelli per i giornali e la carta, ed accanto ai cassonetti metallici tradizionali arrivarono i cassonetti per la plastica e le famose 'campane' verdi o gialle di cui rimane ancora una certa traccia.

C'era già una parte di opinione pubblica sensibile e avvertita, e sembrò che il tentativo decollasse e si raggiunsero anche buone percentuali di 'differenziata'; ma i bagheresi che ci crediamo sempre più furbi degli altri, scoprimmo il fascino di quei raccoglitori verdi e blu, carini, maneggevoli, comodi, (avevano pure le ruote), e li trasferimmo nelle nostre campagne utili per contenere e trasportare, olive, uva e agrumi.

E la differenziata ricevette così la prima 'picconata', poi il mancato rinnovo dei contratti con i consorzi di riciclo fece il resto.

Negli anni successivi sotto le amministrazioni commissariali iniziò lo smantellamento di quello che restava delle strutture del personale comunale che bene o male funzionava ( a Bagheria sulla carta erano una sessantina di addetti, ma erano appena una quarantina quelli che riuscivano a garantire, e con pochi mezzi, un servizio dignitoso; ma si aprirono le porte alle ditte private, e la 'differenziata' pur prevista nei relativi contratti di servizio torna ad essere una chimera.

coinres

NASCE IL MOSTRO COINRES

Circa dieci anni fa, in virtù di leggi regionali nasce il mostro 'Coinres', consorzio di comuni cheavrebbero dovuto gestire servizi territoriali affini, per cui la raccolta, il trasporto e il riciclaggio dei rifiuti fu la prima frontiera.

Un consorzio strano, un mostro a due teste, in cui i sindaci come componenti dell'Assemblea sono i gestori, ma come sindaci dei loro comuni sono i controllanti, per cui come Assemblea dei sindaci approvavano bilanci falsi nella sede di via Mattarella, arrivati poi nelle sedi dei loro comuni scrivevano lettere di fuoco e di contestazioni al Consorzio, come se questo fosse altro da loro.

Bolognetta divenne la capitale del regno Coinres, ed il suo sindaco, Riccardo Incagnone, direttore generale,  in virtù del disagio derivante al comune dal fatto che ospitava allora nel proprio territorio la discarica consortile.

 Al Coinres transitarono larga parte del personale impiegato al tempo nelle ditte private; furono gli anni delle assunzioni clientelari, selvagge e mafiose, dei subappalti pilotati, dell'assoluta perdita di controllo della gestione del personale, con presenze e straordinari autocertificati e con il vero e proprio assalto alla diligenza. Su queste sporche vicende alcuni sindaci, e non c'è da andare lontano, costruirono le loro fortune politiche, e la magistratura ha già pronunciato alcune sentenze, ed altre probabilmente ne arriveranno.

Sino alla famosa notte dei lunghi coltelli del 31 dicembre del 2008, allorchè alla vigilia del 'blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione' viene stipulata con la Temporary la famosa assunzione dei 180 lavoratori in somministrazione, che avrebbero  dovuto, ma guarda un pò, essere utilizzati anche loro ahimè! per la differenziata.

Il Coinres fece un grande campagna di  comunicazione, cappellini, berrettini, magliette, coni in plastica da utilizzare addirittura nelle spiagge per i mozziconi di sigarette, presentazoni del progetto differenziata con hostess in minigonna, ma di differenziata neanche l'ombra.

I 180 andaronoad ingrossare e ingrassare l'esercito dei dipendenti che per i 24 comuni superò quota 500, ed a Bagheria vennero appioppate oltre 100 unità di personale.

Allora in Regione governava Cuffaro e tra i sindaci circolava la voce che la Regione avrebbe ripianato i debiti.

IMG 20160717 WA0045

LE  CRITICITA'  DEL  COINRES

Ad un esame appena appena distaccato e sereno vengono fuori quelle che seguono sono state le vere criticità del Coinres, a parecchie delle quali però,  non si è mai posto mano a risolverle.

1) Palese sbilancio tra introiti della TARSU pagata dai cittadini, e costi via via crescenti del servizio, in relazione anche alle norme finanziarie nazionali che imposero  il pareggio tra costi e ricavi del servizio; si pensi che a Bagheria solo il 50 -60 % della tassa sui rifiuti viene realmente incassata.

2) Personale esorbitante e la cui gestione è andata fuori controllo, assenteismo diffuso, straordinario a go go autocertificato, con costi arrivati alle stelle.

3) Proliferare strumentale dei noli e dei subappalti che servivano ad alimentare anche i circuiti finanziari di cosa nostra.

4) Mancato avvio della raccolta differenziata che avrebbe potuto e dovuto dare un taglio ai costi.

5) Ricorrente emergenza discariche, la cui responsabilità, ieri come oggi, va ascritta interamente a carico dei governi della Regione.

La dimostrazione di quanto scriviamo sta nel fatto che gli ultimi tre sindaci dal 2010 ad oggi, Biagio Sciortino, Vincenzo Lo Meo e Patrizio Cinque, anche con rischi per l'incolumità personale, i migliori risultati in termini di qualità del servizio li hanno ottenuti allorchè hanno agito sulla leva del personale.

Nella primavera del 2011, di fronte ad un bilancio lievitato a circa 11.000.000 di euro,  Sciortino riesce nell'Assemblea dei sindaci ad ottenere,  in sede di ripartizione del personale tra i singoli comuni del Coinres,  una riduzione ad 80 delle unità destinate a Bagheria ed avvia la procedura di pagare direttamente dai fondi comunali gli stipendi ai dipendenti Coinres, a parte le trattenute previdenziali, senza il preventivo trasferimento dei fondi nelle casse del Consorzio.

Sulla stessa strada si pongono Vincenzo Lo Meo, e poi Patrizio Cinque, che, a parte lo sconsiderato affidamento diretto alla Tech servizi. ha ottenuto i migliori risultati quando con la forma del comando è tornato ad esercitare un controllo diretto, più efficace e stringente sulle prestazioni dei dipendenti ed una riduzione dei costi 'anomali'.

Funzionerà il richiamo alle armi dell'ultimo disperato appello alla differenziata, volendo considerare le ultime due rivoluzioni quelle del 2014 e del 2015, confusi ancorchè generosi tentativi ?

TORNIAMO  ALLA DOMANDA  CONTENUTA NEL  NOSTRI  TITOLO

Nel breve medio periodo sicuramente no, anzi aumenteranno il caos e i rifiuti per le strade, ed occorreranno, indipendemente dalla civiltà dei bagheresi, almeno due tre  mesi per riuscire ad oleare un meccanismo che è complesso e non dipende solo dalla volontà soggettiva e individuale di amministratori e cittadini.

Bagheria produce circa 70 tonnellate di rifiuti al giorno, che sino a ieri venivano raccolti o con il porta a porta o presso i cassonetti in decine di punti nell'intero perimetro urbano.

Adesso almeno il  40-50 %, a parte il porta a porta, dovrà essere canalizzata, e solo in ore ben precise nei nove punti di raccolta dove si andrà ad ingolfare; questo vuol dire che ogni centro di conferimento di differenziata dovrà essere in grado di accogliere e smaltite almeno quattro tonnellate di rifuti prodotti in media al giorno e con un solo addetto, da quello che abbiamo visto, che riceve i rifiuti differenziati, li seleziona nei vari comparti, e che poi dovrà anche coordinare le operazioni di prelievo, differenziato si spera, da parte dei mezzi.

Non sarà tecnicamene possibile. Sarà in ogni caso necessaria la massima collaborazione da parte di tutti. al di là di pregiudizi e steccati politici per dare una mano e per cercare di superare una emergenza che stavolta non dà possibilità di scelta: Bellolampo sin da lunedì, accetterà solo rifiuti in larga partire già differenziati, quindi o ti butti nell'ignoto o muori.

Hic Rodus, hic salta

Angelo Gargano