Aquilone e Insieme sul depuratore: 'Non abbasseremo mai la guardia!'

Aquilone e Insieme sul depuratore: 'Non abbasseremo mai la guardia!'

attualita
Typography

In questi ultimi mesi il dibattito sulla questione concernente il mal funzionamento del depuratore comunale ha posto l’attenzione, non solo sui guasti riscontrati agli impianti, ma anche sulla stessa efficienza del depuratore stesso a causa della sua non adeguata gestione.

Teniamo a ringraziare tutti coloro i quali a vari livelli si sono impegnati e si impegnano per monitorare, informare e migliorare il servizio in questione, precisando che, già prima che scoppiasse il caso, i nostri gruppi politici, con delle note mirate e puntuali, ed in particolare con una missiva abbiamo invitato l’ARPA DI PALERMO, l’Assessorato Territorio ed Ambiente, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’European Commission ed il suo presidente, Karmenu Vella, a riporre l’attenzione sulle vicende attinenti al depuratore della frazione di Aspra.

Mai abbiamo abbassato la guardia su questa vicenda, e, se da un lato siamo consci del fatto che finalmente dopo tanti anni di attesa, era stato avviato un processo di adeguamento dello stesso depuratore, che aveva iniziato, tra gli anni 2010 e 2012, a depurare discretamente e senza creare problemi alla cittadinanza, dall’altro siamo consapevoli che occorre che tale servizio sia reso in maniera corretta, utile ed efficiente, e non possiamo certamente essere contenti se lo stesso non dimostrasse livelli di eccellenza.

A riaccendere il dibattito, nelle ultime settimane, ci ha pensato il sindaco Patrizio Cinque, reo, a nostro avviso, di non saper interpretare il proprio ruolo, e per tale motivo, si è reso protagonista in Commissione Ambiente dell’ARS, di una recita teatrale inopportuna ed inadeguata. Ciò ha determinato una serie di polemiche, ed ha fatto si, che si innalzasse ancora di più il muro di isolamento dalle istituzioni in cui oggi si trova Bagheria.

Dalle notizie di stampa, apparse sul giornale di Sicilia di sabato 27 febbraio u.s., dal titolo “Aspra, a privati la gestione del depuratore” – Varato dal Comune un bando di gara per affidare la cura dell’impianto, che negli ultimi tempi ha provocato numerosi disaggi -, apprendiamo che:
“... La giunta comunale, guidata da Patrizio Cinque, rompe gli indugi per risolvere il problema del malfunzionamento del depuratore che negli ultimi mesi ha provocato disaggi e malesseri nella popolazione, oltre a generare una serie di polemiche arrivate anche alla commissione Territorio ed Ambiente dell’ARS ed emerse in un’assemblea alla circoscrizione di Aspra. La decisione è l’affidamento a privati ...”

Ci pare che le dichiarazioni del sindaco e del vice sindaco, questa volta, vengono smentite da loro stessi!!!!!
Ancora ricordiamo tutti le dichiarazioni propagandistiche del tipo Aspra, depuratore - l’assessore Fabio Atanasio: “... il problema dei cattivi odori è sotto controllo. ...”

A questo punto, auspichiamo che, quanto prima, si possa fare realmente chiarezza su tutta la vicenda e, soprattutto, rendere note alcune questioni, e precisamente, vorremmo sapere che cosa si intendere dire, alla data odierna, che per risolvere il problema, il sindaco, ha deciso di dare l’affidamento a privati.

Siamo di fronte all’ennesima bugia a CINQUE Stelle!

Evidenziamo che, già dal 15 settembre 2015, il sindaco CINQUE, con una propria Ordinanza Sindacale (la n. 66 del 15/09/2015) ha affidato l’impianto a privati, sottraendolo, impropriamente e frettolosamente alla gestione pubblica tramite l’AMAP, che sulla questione poteva vantare mezzi, uomini e professionalità di tutto rispetto, a suo dire per la realizzazione in somma urgenza di interventi di manutenzione per prevenire sversamenti dei liquami e rifiuti organici direttamente in mare.

Cosa poi avvenuta in maniera mai successa fino ad ora!!!!!

Quindi ci appare forviante e pretestuoso oltre che inopportuno far passare il messaggio che da oggi questa amministrazione vorrebbe cambiare registro sulla gestione del depuratore, cercando di nascondere le incapacità e le nefandezza fino ad ora manifestate.

Ci vorrebbe semmai, un’ammissione di colpe e responsabilità, su come fino ad oggi è stato gestito il depuratore, di chi lo ha effettivamente gestito e di tutta l’amministrazione comunale che ha operato tale scelta.

Vorremmo inoltre ricordare che, le spavalderie del sindaco Patrizio Cinque e del suo prode scudiero e vice sindaco Fabio Atanasio, sono già note alla cronaca, e sono state puntualmente riportate da alcuni siti online locali e regionali.

A noi, invece, dopo le polemiche, interessa capire:

1) se sono state già verificate le condizioni delle acque depurate attraverso il depuratore comunale e se è intenzione di codesta Amministrazione rendere pubblici i documenti inerenti tale verifica;

2) se (nel caso ancora non si è proceduto a verifica) non si ritenga opportuno verificare le condizioni delle acque depurate dal depuratore comunale attraverso le analisi di caratterizzazione del refluo effluente dall’impianto;

3) l’idoneità dell’impianto a garantire il raggiungimento / mantenimento di un buono stato di qualità delle acque superficiali, così come previsto dall’allegato 5 alla Direttiva 2000/60/CEE del Parlamento Europeo, e conseguentemente a mantenere la propria capacità autodepurativa;

Riteniamo che sui fatti di cui sopra la cittadinanza vada tempestivamente e dettagliatamente informata.
Chiediamo, inoltre, a tutti gli organi competenti di proseguire nell’attività di monitoraggio e a quanti sono parte in causa di adoperarsi con impegno, al fine di superare le criticità riscontrate ed ottimizzare questo servizio importantissimo per la salvaguardia dell’ambiente e della salute di tutti.

Il caso del depuratore dimostra una volta di più, come questa sia un'amministrazione in pantofole e vestaglia. Ormai troppe volte abbiamo parlato della situazione del depuratore, e mai le segnalazioni hanno trovato un risconto, al di là delle rassicurazioni. Alle lamentele e manifestazioni dei cittadini è stato risposto, a nostro avviso, in modo evasivo ed interlocutorio, e le dichiarazioni rilasciate tendono a sminuire la reale portata del problema.

L'amministrazione comunale dovrebbe avere un atteggiamento più incisivo, visti i poteri che ha evocato a se stesso oggi il sindaco. Per quell'impianto sono già stati spesi oltre 400.000,00 euro dei contribuenti da ottobre 2015 ad oggi, sempre con affidamenti diretti ed a privati (Vedi Ordinanze Sindacali 66/2015, 91/2015 e 93/2015 e Determine Dirigenziali ed Apicali 201/2015, 236/2015, 283/2015, 30/2016 e 54/2016).

Noi abbiamo constatato il permanere di tutti i problemi del depuratore.

Il perdurare del problema del depuratore sta avendo anche effetti collaterali sul valore delle abitazioni in quella zona. Potremmo, per questo motivo, attivare una “class-action” per avanzare richieste di risarcimento danni.

L'approssimarsi della stagione estiva rischia di aggravare una situazione intollerabile. Per ragioni di tutela della salute e dell'igiene, diffidiamo il sindaco e l'assessore, per le rispettive responsabilità, ad intervenire con urgenza. In mancanza, non resteremo passivi e ci vedremo costretti a segnalare la questione all'autorità giudiziaria.

Infatti, questa vicenda merita anche un approfondimento in sede penale, perché occorre verificare le ragioni del mancato idoneo funzionamento del depuratore suddetto, dopo che è stato accertato che tra il 2010 ed 2012, i valori riscontrati erano dentro i limiti. Altresì, attiveremo le verifiche presso gli ex uffici dell’amministrazione provinciale, per capire se gli stessi hanno rilasciato le necessarie autorizzazioni per la gestione del depuratore. Se la società che ne cura la manutenzione provvede agli interventi ed alle verifiche necessarie.

Noi, al di là di valutazioni di ordine politico che possono essere espresse in altre sedi, riteniamo che non può essere consentito di gestire un servizio pubblico, l’attività di depurazione, in modo non rispondente alle regole tecniche che oggi guidano il compimento di un’attività del genere, liberando in mare una forte quantità di inquinanti, al di là dei limiti consentiti, e con gli evidenti rischi che da ciò possono derivare.

Bagheria, 1 marzo 2016

Firmato
Gino DI STEFANO
Mimmo MAGGIORE
Cons. Rosario GIAMMANCO
Cons. Michele RIZZO
Cons. Paolo AMOROSO
Cons. Giuseppe CANGIALOSI