L'assedio mediatico servisse almeno a far conoscere i veri problemi di Bagheria - di Giovanni Mineo

L'assedio mediatico servisse almeno a far conoscere i veri problemi di Bagheria - di Giovanni Mineo

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 Mi domandavo: e se invece di continuare con questo atteggiamento di sterile vittimismo, e con queste manie persecutorie grilline, si approfittasse del clamore mediatico del momento per far venire alla luce e portare alla conoscenza di tutta Italia quelli che sono i veri, cronici problemi bagheresi e le cause che li hanno generati nel tempo ?

Far vedere ad esempio in che condizioni di sottosviluppo vive veramente il cittadino bagherese, tra inefficienze e tributi salatissimi da dover pagare a fronte di servizi totalmente inesistenti.

Mostrando loro la rete idrica vecchia di cento anni, per la quale mai si è pensato bene di investire se non adesso che zampilla l'acqua da più punti e le perdenze non si contano più. E ciò nonostante i copiosi fondi stanziati per questa misura negli anni scorsi dalla comunità europea ( quando eravamo regione ad obiettivo 1) , per la quale anche paeselli di montagna a noi vicini ne hanno invece approfittato per rifarsi integralmente la rete, insieme alla metanizzazione completa del territorio, anche questa da noi rimasta incompiuta ;

-portandoli al cimitero, nel luogo in cui appena due anni fa bruciavano i resti dei nostri defunti e là dove venivano accatastate le bare per la mancata programmazione e attuazione di piani di ampliamento del camposanto;

-portandoli in giro, in mezzo al traffico caotico, generato tra le altre cose da una viabilità nella quale non si è mai investito negli anni un centesimo bucato per la manutenzione e tantomeno per la realizzazione di nuove arterie, parallelamente allo sviluppo edilizio del paese;

- parlandogli del mancato finanziamento e inserimento tra le opere di interesse provinciale (ei fu) e regionale, del secondo svincolo autostradale di Bagheria ( che dieci anni fa, qualcuno pavoneggiandosi ebbe la sfacciataggine di spacciare per opera realizzabile in tempi brevi mostrandoci tanto di rendering illustrativo per luccicarci gli occhi), oltre al mancato adeguamento di quello esistente fino alla perdita dei fondi stanziati, a causa delle gravi inadempienze amministrative di cui tutti sappiamo.

 Ancora, perché non dirgli della mancata realizzazione dell'area di insediamento produttivo sulla Ss113 e di quella di Aspra ( a supporto dell'unico comparto produttivo rimasto in questa città), frutto di pasticci, cattiva amministrazione ( chissà quali loschi interessi dietro) e perdite di tempo delle varie classi politiche che ha generato la logica conseguenza della perdita dei fondi.

Classi politiche investite dalla fortuna di trovarsi al posto giusto al momento giusto ( anni di Pit, Pirst, Por fer, Patti, Agenda 2000, Urban Italia, Baarìa-Bagheria l'altra città, ed altre decine di sigle dai nomi impronunciabili che rappresentavano fondi, tanti fondi regionali, nazionali ed europei a disposizione che richiedevano solo progetti adeguati per essere spesi) che non hanno saputo ( o voluto) sfruttare le contingenze positive del momento, per dare una spallata forte e una risposta risolutiva a questo ed altri problemi della città.

 Parlargli del degrado sociale e della marginalità economica in cui è stata relegata da temp la città, nonostante la sua laboriosa tradizione imprenditoriale. Il tutto a causa di scelte scellerate compiute negli anni, di una mancata programmazione urbanistica ed economica in grado di rivitalizzare il tessuto sociale di questa città, alla mancanza totale di iniziative e di una programmazione di ampio respiro atte a porre rimedio alla mancanza assoluta di prospettive di lavoro, di luoghi di svago, impianti sportivi, spazi verdi e di aggregazione per i giovani e meno giovani.

 Insomma tutte cose frutto di decenni di lassismo, abbandono e non governo che spiegano perfettamente ( essendone la risultante) le condizioni in cui versa la Bagheria di oggi, data in eredità a questa amministrazione da due anni appena, e che a differenza delle precedenti, non ha trovato, a supportarne l'azione, alcuna sigla ( Por, Pit ecc ecc) né tantomeno i fondi disponibili che ci stavano dietro, ritrovandosi anzi sul groppone 60 milioni di euro da ripianare.

Adesso, e solo adesso, siamo diventati oggetto di scandalo ed attenzioni della stampa nazionale e solo adesso formiamo altresì oggetto di richieste di chiarimento ed approfondimento di indagine dei supremi consessi politici regionali e nazionali.

Come se il disagio economico sociale di Bagheria fosse nato oggi, o dipendesse da una casa non ancora sanata del sindaco o di quella insanabile dell'ex assessore.

Se tutti questi mass media vengono in pellegrinaggio da noi ad approfondire e conoscere il "fenomeno" Bagheria (ammesso che sia davvero questo quello che vogliono, conoscerlo veramente) perché non fargliela conoscere veramente questa città ?


Nella sua interezza, nella sua estrema complessità, approfondendo i suoi veri problemi, addentrandosi nella storia degli ultimi decenni, laddove e quando tutto è realmente iniziato.

Insomma, perché come una abile ed esperta squadra di calcio, non trasformare i continui attacchi degli avversari ( o pseudo tali, frutto dell'immaginazione grillina) in rapidi e letali contropiedi? Perché non ribaltare rapidamente il fronte dell'azione così che, chi oggi specula sull'inesperienza politica del giovane, coraggioso e focoso sindaco grillino, venga almeno chiamato ad assumersi le sue parti di responsabilità e ad assumersi impegni ben precisi nei confronti della città che tutti dicono di avere a cuore?

 Meglio e più utile certamente di fare quotidianamente quello che fanno i grillini, arroccarsi e chiudersi in se stessi, limitandosi a rispondere con lo stesso tono e allo stesso modo ( né più né meno) a chi li attacca, facendo la conta giornaliera degli arresti nel Pd, piuttosto che aggredire verbalmente Giulio Goria, o di continuare a piangersi addosso.

 Giovanni Mineo