2014: un anno volato via tra sconforto e speranze - di A. Gargano

2014: un anno volato via tra sconforto e speranze - di A. Gargano

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A ragione il 2014  appena trascorso che ha visto scorrere sotto i nostri occhi eventi speciali ed in qualche caso unici, si può collocare tra quelli da ricordare per una comunità, e per tutta una serie di motivi che i lettori facilmente possono facilmente intuire. E pensiamo che nel  2014 l'immagine simbolicamente più rappresentativa  sia quella di Patrizio Cinque trionfatore al ballottaggio  per la carica di sindaco. Ma ripercorriamo i momenti topici dell'anno appena trascorso.

 

21 Febbraio 2014     LO SCANDALO   DEL  CIMITERO

altIl comunicato dei Carabinieri seguito al blitz del giorno prima non lascia spazio alle interpretazione allorchè dice testualmente:

"Ieri presso il cimitero comunale di Bagheria dove i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo sono intervenuti scoprendo uno scenario a dir poco inquietante.Centinaia di bare erano accatastate tra il muro perimetrale e alcune cappelle private, a ridosso delle quali vi erano, ancora fumanti, le braci di fuochi che, durante la notte, avevano incendiato anche resti umani e ossa.Sottoposte a sequestro le aree teatro della macabra vicenda, dove sono stati rinvenuti anche parti non ancora decomposte di corpi umani ed effetti personali perfettamente integri. I Carabinieri, coordinati dalla Procura di Termini Imerese, procedono per i reati di “vilipendio, soppressione di cadavere, danneggiamento seguito da incendio e gestione incontrollata di rifiuti speciali”. Le parole ma anche le immagini parlano chiaro

La notizia farà il giro del mondo non fosse altro perché bagheresi dispersi dall'Europa alle Americhe sino in Cina ed Australia, telefonano allarmati ai propri familiari per capire cosa sia successo. Migliaia di persone subito dopo la notizia dell'operazione dei CC.  andranno al  cimitero a verificare, ad informarsi.

Le reazioni dell’opinione pubblica sono di grande indignazione e condanna per chi ha potuto tollerare che questo scempio accadesse. Lo Meo si trova al centro di una tempesta politica e mediatica che lo travolgerà.
Le reazioni del sindaco all’inizio tendono a minimizzare, poi via via nei giorni successivi diventano nervose e scomposte, quando vengono fuori una bozza di convenzione con una congregazione per il riuso delle tombe, una sorta di operazione immobiliare che avrebbe potuto aprire una speculazione sui loculi e l’inspiegabile arenarsi del progetto di variante al cimitero.
Pee Lo Meo è l’inizio della fine. Solo un mese dopo, dopo un drammatico dibattito in consiglio sarà costretto ad andare a casa.

alt21 Marzo 2014      IL  CONSIGLIO  VOTA  LA  SFIDUCIA  A  LO  MEO

A conclusione di un dibattito drammatico in cui Vincenzo Lo Meo mostra di non avere il polso e l'autorevolezza necessari per potere far fronte agli eventi che si sono venuti a determinare, il consiglio vota con 20 sì contro dieci no, la sfiducia al sindaco. E' la prima volta che accade a Bagheria, ed una delle poche volte che un evento del genere, pur previsto dalla legge, si è manifestato in Sicilia.

Arriva  l'interregno del commissario Michela La Iacona ed il governo regionale pressato soprattutto dal Partito democratico, ed in controtendenza rispetto al parere di molti osservatori politici e non,  accorpa il comune di Bagheria nel voto amministrativo del 25 maggio. Il partito democratico ha sbagliato tutto.


5  Giugno  2014     OPERAZIONE  'RESET' :    31 ARRESTI  NEL  MANDAMENTO  MAFIOSO  DI  BAGHERIA

Un anno dopo l'operazione Argo è arrivata l'operazione Reset nel senso di azzeramento: naturalmente la mafia ha sempre dimostrato di saper rinascere dalle proprie ceneri, ma non v'è dubbio che i colpi inferti all'organizzazione mafiosa hanno lasciato il segno.

La durezza dei colpi ha una indiretta conferma nei pentimenti a grappolo: figure di vertice, esecutori, semplici postini del pizzo, sono ormai tanti e tanti altri probabilmente se ne aggiungeranno che potrebbero consentire  di far luce  con le loro dichiarazioni oltre che sugli omicidi, sugli episodi di pizzo e di estorsioni anche sulle dinamiche interne all'organizzazione.

Ed a ciò si aggiunge un elemento ancora più dirompente: aumentano sempre di più il numero di commercianti e imprenditori che non sottostanno alle violenze e alle imposizioni e dicono di no, denunciando o semplicemente ignorando le intimazioni. 

La nascita di Libero Futuro nel nostro territorio è la prova patente che i tempi stanno cambiando.

 

9 Giugno 2014      PATRIZIO  CINQUE  VIENE  ELETTO  NUOVO  SINDACO  DI  BAGHERIA

La rabbia e il vento della protesta per la malamministrazione spazza via una delle classi politiche più imbelli, incapaci e avide degli ultimi decenni. Patrizio Cinque, del MoVimento 5 stelle,  al ballottaggio con Daniele Vella (PD e civiche) lo travolge riportando circa 15.000 voti personali e il 70% delle preferenze.

Bagheria dopo un decennio di amministrazioni di centrosinistra, Fricano, Sciortino e in parte anche Lo Meo si sveglia in un'altra stagione politica. E' il momento della grande speranza; un gruppo di giovani che non hanno vincoli di appartenenza a padrini e padroni, nè a gruppi  di potere o di interessi andrà a guidare Bagheria. E' una vera rivoluzione, uno di quei rari momenti che hanno visto Bagheria ergersi in maniera quasi epica e battersi contro i malgoverni e le forze della conservazione. Un consiglio terremotato con oltre venti nuovi consiglieri di cui ben 18 del MOV 5 stelle. 

Fatto paragonabile all'incendio dei casotti del dazio del 1921 quando alla Puntaguglia esplode la rabbia popolare per la esosità delle imposizioni per le merci che entravano a Bagheria; al 1953 quando i braccianti di Bagheria e i lavoratori di mezza Italia mettono in fuga la Polizia di Scelba per fare muro contro la cosidetta legge truffa, (la stessa legge- sia detto per inciso -che ha consentito dopo cinquanta anni al Partito democratico con un filo di maggioranza di voti di avere il 40% degli eletti alla Camera); o quando ancora nel 1971 dopo la strage di Avola, avremo a Bagheria  il canto del cigno della gloriosa categoria dei braccianti agricoli con una lotta per il contratto che dura una settimana e paralizza  tutte le attività produttive dell'intera Sicilia.

Ad oggi però continuiamo a coltivare solo le speranze.


22 Agosto 2014   LA  RIVOLUZIONE   DEI  RIFIUTI

altQuella del 22 di agosto doveva essere una conferenza stampa che per il numero di presenti si è trasformata in  una vera e propria assemblea cittadina: Patrizio Cinque e Fabio Atanasio spiegano nei dettagli cosa accadrà nelle settimane successive. Non esitano ad usare una parola grossa: Rivoluzione. Sinora però nessuno l'ha vista.

Niente più cassonetti, niente più cattivi odori,  raccolta differenziata spinta, vengono distribuiti volantini con tanti colori e tante spiegazioni sulle tipologie dei rifiuti da differenziare: nei prossimi giorni aggiunsero, il MoV 5 stelle e noi della giunta, torneremo nelle strade dei quartieri a spiegare ai cittadini cosa è e come si fa la raccolta differenziata.

La rivoluzione- ci fu detto - andrà a regime nel giro di qualche settimana, verranno distribuiti i sacchetti di colore diverso, insomma, se la gente si impegna, Bagheria cambierà da così a così.

Il 24 di agosto andava peraltro a scadere, e non era rinnovabile, il cosiddetto Miniaro affidato alla Ecogestioni, in cui venivano impiegati i 25 Temporary che avevano perso il posto, e che in qualche modo raccoglievano plastica, vetro e carta in maniera differenziata in una porzione di territorio.

Alla domanda di qualcuno dei presenti con quali mezzi e con quali uomini, e se c'erano i contratti per il ritiro dei materiali differenziati con i consorzi di filiera la risposta fu che tutto era a posto; c'erano gli uomini e c'erano  i mezzi, bastava che i bagheresi collaborassero. Il seguito i bagheresi lo conoscono meglio di noi, ed è meglio stendere un velo pietoso, (anche se la puzza 'trapana' anche da sotto il velo).

Il futuro ci dirà, ma sinora è come prima se non peggio di prima.

17     Novembre   2014    Il  CORSO  UMBERTO   RIAPRE  ( IN  PARTE )  AL  TRAFFICO  AUTOMOBILISTICO

Una decisione in controtendenza con la storia e la cultura del Movimento 5 stelle e con l'impegno contenuto nel programma elettorale del sindaco Patrizio Cinque.

Quella che doveva essere una consultazione popolare è stata una fredda assemblea di ratifica e presa d'atto: il corso riapre dalle 21 di sera alle 14 del giorno successivo, tranne i sabati, le domeniche, i prefestivi e i festivi. 

Però un pò a sorpresa  i bagheresi stanno dando una risposta di grande dignità e cultura: sono pochissimi quelli che attraversano in auto il corso Umberto pur potendolo fare a dimostrazione che le buone abitudini (come quelle brutte) è difficile perderle. Una sconfitta per il sindaco e per quei commercianti che avevano pensato che, con le auto nel corso, i loro affari sarebbero andati a tutto gas. Si sono dovuti accontentare solo dei gas di scarico.

23  Novembre 2014      CHIUSURA  (E  RIAPERTURA)  DEL  MUSEO  GUTTUSO

altAnche questa una notizia data incautamente ed alla quale è tosto seguita una precipitosa marcia indietro. Il solito balletto al quale ci stiamo abituando.  Il Museo Guttuso chiude perchè costa 480.000 euro e se ne incassano solo 20.000, è il grido d'allarme dell'amministrazione, che gioca sulla demagogìa, e senza alcuna seria analisi su chi e cosa abbia portato il Museo allo stato comatoso. Stavolta lo scandalo è nazionale e Fabio Carapezza Guttuso pensa bene di inviare una diffida al comune rivendicando gli accordi risalenti al 2000.

Apriti cielo, siamo su tutti i giornali e i telegiornali d'Italia. 

Un Museo di arte moderna che ha un  sito Internet di una sola pagina-vetrina costata qualche migliaio di euro, che non ha audio-guide in diverse lingue, che non diffonde nel territorio neanche un foglietto informativo, che non ha nè un punto di ristoro,  nè un book shop, che d'inverno chiudeva alle 20.30, chissa perchè e chissà per chi,  e che distribuiva vagonate di straordinario ai dipendenti. Basta finiamola qua, ma paradossalmente il provvedimento, poi ritirato con una soluzione tampone, (l'impiego di personale ASU) ha avuto il pregio di cominciare a mettere il dito sulla piaga di dieci anni di gestione senza controlli.

 

7 Dicembre  2014    PATRIZIO CINQUE  TIRA FUORI  IL CONIGLIO  DAL  CILINDRO:  IL  MEGACENTRO  COMMERCIALE

In un intervista ad un sito online palermitano il sindaco buttà là la notizia: c'è una società belga che vuole investire 500, dicesi cinquecento, milioni di euro per realizzare un mega centro commerciale a Bagheria; con i soli oneri concessori (una cinquantina di milioni), spiega il sindaco, il comune verrebbe fuori dal dissesto. Informazioni supplementari: zero. Ci sono stati contatti ? come mai una multinazionale che gestisce megacentri commerciali in tutto il mondo si affida ad una piccola agenzia immobiliare locale? Il tramite è Franza di Messina ? E che ruolo ha? Il sindaco ha avuto contatti con qualcuno oltre che (presumiamo) con l'immobiliare bagherese? Il MoVimento 5 stelle, per principio contrario ai megacentri commerciale, per Bagheria farà una deroga ?

Insomma materia di dibattito e di confronto pubblico ce ne sarebbe tanta; invece accade che buttata la pietra, in qualche modo si nasconde poi la mano.

O è invece ancora l'ennesima manovra diversiva ?