Gino Scardina della CLAAI Palermo: gridiamo con forza 'Adesso basta'!

Gino Scardina della CLAAI Palermo: gridiamo con forza 'Adesso basta'!

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È l’urlo che si eleva all’unisono dai Familiari distrutti dal dolore, dalle centinaia di imprese che lo conoscevano che con lui avevano vissuto fianco a fianco gioie e dolori di una vita da imprenditore, dai suoi dipendenti che fino a stamani è andato ad organizzare nei cantieri, dai tantissimi amici che stentano a credere che Pino Sciortino sia stato capace di compiere un così inimmaginabile gesto.

Aveva detto a qualche amico “aiutami”, era caduto in una apparente depressione dalla quale è uscito fuori con un gesto talmente eclatante che continua a suscitare in tutti noi che lo conoscevamo come una persona allegra, pieno di se ed innamorato del suo mestiere, un senso di smarrimento e di angoscia che non può non farci riflettere.

Il gesto di Pino Sciortino non può e non deve lasciarci indifferenti o peggio ancora, a partire da domani, dimenticare tutto e tirare a campare; occorre che ognuno di noi, per quello che rappresenta, per quel contributo che può riuscire a dare, metta il meglio di se affinché il sacrificio del nostro amico non venga recepito da chi ci deve delle risposte il gesto di un folle o uno squilibrato, perché possiamo garantire che non era ne l’uno e nell’altro.

Noi pensiamo invece che questo sia un sacrificio, troppo grosso se è costata la vita ad una persona che Dio solo sa se avesse voglia di viverla.

Questo è il sacrificio di chi non se l’è sentita di dire ai dipendenti: non riesco più a riscuotere dai miei creditori o ad avere credito dalle banche; questo Sacrificio non può rimanere nell’immaginario collettivo alla stregua di un gesto omologato come una circostanza di una singola persona che ha avuto i suoi problemi economici; perché questi sono e saranno sempre di più i problemi di tutti, Imprenditori, lavoratori pubblici o privati, pensionati, precari o disoccupati.

Le nostre Istituzioni non possono più rimanere sorde al grido di dolore che si leva da questa terra, questa era una morte annunciata poteva chiamarsi Pino o Salvatore, poteva essere un artigiano o un commerciante, ma i sintomi di una epidemia che può contagiare altre possibili vittime c’erano e continuano ad esserci tutti.

Non possiamo stare con le mani in mano ed ancora di più non lo possono e non è tollerabile che lo facciano coloro che hanno ai vari livelli Istituzionale il dovere governarci.
Bagheria civile costituisce oggi stesso una unità di crisi permanente alla quale potranno aderire tutti coloro che intendono rimboccarsi le maniche e dare quello che possono in termini di sottoscrizione, di sostegno e di condivisione del progetto che si intende portare avanti attraverso il coinvolgimento delle tante persone oneste che fanno parte del nostro tessuto sociale.

Questa iniziativa promossa dal Tavolo Regionale delle attività Produttive vuole solo rappresentare un modo come potersi rendere disponibili per un primo contatto con le Istituzioni Regionali e vuole ancora dare un primo segnale della più totale disponibilità al confronto ed al sostegno con le imprese del tessuto economico e produttivo Bagherese per significare, partecipazione e solidarietà.

Non vi lasceremo soli.

Gino Scardina CLAAI PALERMO

Bagheria 20/03/2014