Si apre alla città il giardino di villa S.Cataldo: una festa di popolo al di là di ogni previsione

Si apre alla città il giardino di villa S.Cataldo: una festa di popolo al di là di ogni previsione

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Quattro, cinquemila, fors'anche molti di più i cittadini di Bagheria, e non solo, che hanno varcato stamane e continueranno a farlo sino alle 16.30, i cancelli del giardino di villa San Cataldo: oggi è il giorno della pacificazione, e non conta ricordare che per undici lunghissimi anni questo bene è rimasto sequestrato e negato alla città, da un parte di politica incapace di cogliere appieno alcuni bisogni della comunità.

La risposta dei bagheresi è stata semplicemente straordinaria, e camminando tra la gente e tra le tantissime coppie con bambini, in  parecchi immigrati dalle realtà territoriali vicine, nelle espressioni di meraviglia si coglieva lo stupore per la bellezza del sito e il rammarico per qualcosa che non si era mai potuto godere.

Ma ormai guardiamo in avanti, ed è giusto che sia così: da domani chi lo volesse dalle 9.00 alle 12.00, ed il sabato e la domenica dalle 8.00 alle 13, e da aprile anche nelle ore pomeridiane, potrà entrare liberamente nel giardino ritrovato.

altUn grande risultato, un grande obiettivo voluto fortemente dal sindaco Vincenzo Lo Meo e dall'assessore Massimo Mineo soprattutto, superando difficoltà che sembravano insormontabili: sforzo, che non va dimenticato, è stato assecondato dal commissario straordinario alla Provincia, Domenico Tucci, che ha firmato la convenzione in cambio della cancellazione di un debito della Provincia nei confronti del comune, ha concesso  all'amministrazione la gestione e l'uso del bene.

Rimane solo il rammarico che la vicenda si sarebbe potuta chiudere già da un paio di lustri fa, negli stessi termini in cui è avvenuto oggi:  lo hanno impedito solo la miopia e la bolsa e inconcludente retorica di certi politici.

Oggi Vincenzo Lo Meo ed i suoi assessori, Massimo Mineo, Antonio Scaduto, Gaetano D'agati, Dora Favatella Lo Cascio, si godono un bagno di folla in cui finalmente la gente si avvicina loro per complimentarsi.

Ci sono anche i sindaci di Baucina, Ciro Coniglio e di Altavilla, Nino Parisi, a dare la dimensione del valore terrioriale che ha il parco urbano di 35.000 mq. di villa San Cataldo.

Ma occorre dire che tutti, ma proprio tutti hanno dato una mano e  a tentare di farne l'elenco si rischia di scordarne qualcuno.

Ma alcuni vogliamo citarli: gli operai che hanno eseguito e stanno completando i lavori di risistemazione e di riuso dei corpi bassi posti all'ingresso oltre a quelli che hanno lavorato per ripulire di detriti ed erbacce i viali e quanti, malgrado dieci anni lunghi di chiusura, hanno mantenuto in vita le essenze coltivate.

altDegli amministratori abbiamo già detto, ma ci sono poi le associazioni, il FAI in testa, che non hanno tralasciato occasione di creare iniziative che facessero riaprire anche se solo occsionalmente i cancelli della villa,; da un anno a questa parte anche il Movimento Bagheria bene comune; le scuole che hanno formato decine di ragazzi a fare da guide all'interno del bene monumentale, gli scout, ed anche un pò quell'informazione, lasciatecelo dire, che non ha mai mollato per richiamare periodicamente questo scandalo di un bene civico che deperiva nell'incuria e nell'abbandono.

Oggi dobbiamo ringraziare anche tutti quelli che hanno curato e reso possibili gli stand gastronomici che con i loro panini con olio e acciughe e le spremute di arance provenienti dagli alberi della villa sono state letteralmente presi d'assalto; ed ancora chi ha curato l'accoglienza, abbiamo già citato i piccoli 'ciceroni' delle scuole, i tamburinai di Baaria che per dieci minuti hanno fatto rullare i loro tamburi, u ciarammiddraru, i curatori della mostra 'villa S.Cataldo ieri e oggi', i gonfiabili per bambini, gli impeccabili volontari dei servizi di protezione civile che hanno curato la vigilanza, e quanti hanno messo il loro piccolo mattone per rendere una giornata come questa, benedetta alfine anche da un bel sole , unica e straordinaria.

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