Porticello: il pesce si contratta fuori dal mercato ittico? Allora chiudiamo il mercato

Porticello: il pesce si contratta fuori dal mercato ittico? Allora chiudiamo il mercato

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Non è una battuta quella contenuta nel titolo, ma la paradossale ordinanza n.162 del 10 settembre scorso del sindaco di Santa Flavia, Salvatore Sanfilippo, in cui si ordina che 'applicando il principio generale di precauzione, a  tutela della salute pubblica, la sospensione dell'attività del mercato ittico di Porticello a decorrere dalla data di oggi e sino al 30 settembre 2013, dandone ampio avviso alle autorità di vigilanza e alle ditte titolari e di posteggio'.

Non sappiamo, nè serve saperlo, se il sindaco di Santa Flavia abbia preso questa decisione  sua sponte o dietro suggerimento di qualche autorevole luogotente tuttofare.
Conta il fatto che il rimedio proposto dal sindaco è, e di gran lunga, peggiore del male che si vuol combattere.

Rassomiglia tanto, Salvatore Sanfilippo, o chi per Lui, al tizio che per punire la moglie che lo tradisce  si taglia gli attributi.

Nella sequela di Premesso, Visto, Considerato e Preso atto che nell'ordinanza  precedono il dispositivo finale c'è la storia di trenta e passa anni di arbitri e illegalità in cui sopravvive il mercato ittico di Porticello.
Un tempo il mercato ittico di Porticello competeva per volumi di affari con quello di Palermo, ma via via negli anni i volumi delle contrattazioni si sono ridotte sin quasi a scomparire del tutto.
Perchè?
Forse che non si pesca più a Porticello? tutt'altro! si pesca eccome, e la disamina che fa il sindaco nell'ordinanza è assolutamente corretta e  condivisibile, tranne le ultime tre righe:

Nell'ordinanza si dice che  "con nota n. 10844 del 19.06.2013, l'agente di P.M. Tutino, distaccato presso il mercato ittico di Porticello per i servizi di vigilanza, rappresentava già l'infruttuoso tentativo di limitare il fenomeno dell'abusivismo commerciale".
e si prosegue affermando 'che esaminati i fogli d'asta del mese di luglio e agosto si evince una commercializzazione limitata ( nel senso di 'ridotta' n.d.r.) all'interno del mercato ittico, confermando esplicitamente l'anticipo dell'orario di commercializzazione alle ore notturne prima dell'apertura del mercato ittico, determinando un danno finanziario per le casse comunali e mettendo a rischio la salute dei cittadini'.

A parte l'italiano un pò contorto, si intende dire che ormai i commercianti gli affari sul pesce li fanno quasi del tutto 'fuori mercato', non pagando quindi i cosiddetti 'diritti mercatali' , e senza i necessari e obbligatori controlli sanitari.

Non solo: ma si rileva che 'per effetto della commercializzazione fuori mercato si è creato, nella gestione dei rifiuti un ulteriore danno, con aggravio di spese per effetto di un giornaliero pattume, in notevoli quantità sparso in tutto il piano Stenditore, e che 'sono stati elevati diversi verbali, per commercializzazione di prodotti ittici fuori mercato negli orari precedenti l'ora di apertura.'

Ma non basta: nell'ordinanza si rammenta che una "diffida sindacale la n. 15175 ndel 6.9.2013 con la quale le ditte titolari di posteggio sono state diffidate ad effettuare la commercializzazione di prodotti ittici freschi tassativamentee senza alcuna deroga all'interno della sala vendite del mercaro ittico, secondo le relazione degli agenti è stata totalmente disattesa".

Per concludere, Premesso, Visto, Preso atto, Considerato,  ecc. il sindaco Sanfilippo magari dietro suggerimento di qualche luminare del diritto cosa fa? anzichè andare dai carabinieri , dalla Guardia di Finanza alla Capitaneria, alla Procura della Repubblica, denunciare abusi e illegalità e presentare una formale denuncia penale contro i trasgressori, cosa fa ?
Chiude il mercato per venti giorni.
  E così che si pensa di ripristinare la legalità e tutelare la salute dei consumatori ?

Si rimane a bocca aperta: ed in questi giorni il pesce pescato a Porticello che fine ha fatto? chi lo ha controllato? chi lo ha commercializzato e dove?

La Capitaneria di Porticello, dopo lo sbalordimento, si è già attivata facendosi promotrice di un incontro, previsto lunedì mattino alle 9.00, con le autorità comunali  e quelle di vigilanza e controllo per mettere fine a questa commedia; ma pare che già lo scorso venerdì, in un incontro che sarebbe stato sollecitato  dagli stessi concessionari il sindaco sarebbe tornato sui propri passi.

Forse qualcuno, che non sa di diritto, ma sarà una persona di buon senso, ha aperto gli occhi al sindaco che si è reso conto dell'assurda situazione che si era venuta a creare..