Tornano le ordinanze-gride di manzoniana memoria: stavolta tocca agli ambulanti

Tornano le ordinanze-gride di manzoniana memoria: stavolta tocca agli ambulanti

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Ne abbiamo già detto altre volte di queste ordinanze del sindaco che come le gride di manzoniana memoria vengono regolarmente disattese da chi le dovrebbe rispettaree mai sanzionate da chi dovrebbe farle rispettare.

Volete qualche esempio? eccovi serviti.

C'è una ordinanza che viene reiterata da oltre 30 anni all'inizio di ogni stagione estivae che riguarda le zone non balneabili.

Ogni anno vengono pubblicate con cronometrica precisione ( trecento metri ad est e a d ovest....dal pennello a mare o dalla zona detta del Sarello ecc.) i tratti di costa non balneabili: vengono apposti ben visibili i cartelli di divieto.

Ma avete mai visto qualcuno che li rispetta, avete mai visto qualcuno che sanziona chi non osserva i divieti?

Così è per gli orari di conferimento dei rifiuti, così è per l'obbligo di tenere pulite le aree agricole dalle sterpaglie per evitare incendi che lo scorso anno, per esempio provocarono costi e danni immensi.

Avete notizia di qaulche sanzione nei confronti di proprietari inadempienti?

A noi non risultano.

Sono quelle ordinanze obbligatorie per legge, che tutti sanno essere solo fogli di carta, 'gride' manzoniane appunto.

Per finire cn l'ultima ordinanza pubblicata due giorni fa,  la n° 58 del 22 luglio in cui il sindaco, Vincenzo Lo Meo, ordina il divieto all’esercizio dell’attività di commercio ambulante itinerante di tipologia “C”, ex art. 1 comma 2 L.R. 18/95 nelle seguenti vie e loro immediate prossimità:

C.so Butera nel tratto compreso tra via Libertà e Palazzo Butera;

C.so Umberto I° nel tratto compreso tra p.zza Garibaldi e p.zza Madrice;

via Mattarella nel tratto compreso da via Papa Giovanni XXIII al c.so Butera;

via Libertà nel tratto da c.so Butera a via Borsellino;

via Città di Palermo altezza incroci con semafori.

Naturalmente l'ordinanza si conclude con la frase canonica: è fatto obbligo agli agenti di Polizia municipale e alle altre forze ecc... di fare rispettare la superiore ordinanza.

Due osservazioni: naturalmente l'ordinanza prende l'avvio da una giusta esigenza di decoro delle vie cittadine, ma la nostra impressione è che si parta come al solito con il piede sbagliato, andando a prendersela con il cosiddetto 'muriceddu vasciu'.

In questa situazione di vero e proprio disastro economico si va a colpire il poveraccio che in un giorno riesce a mettere assieme, quando ci riesce, i 10-20 al massimo 30 euro che gli consentono, dopo una giornata fuori al sole o al freddo, a seconda delle stagioni, di arrotondare la pensione.

Invece i grandi abusivi che occupano chilometri quadrati di marciapiedi e di strade pubbliche, che dall'oggi al domani aprono veri e propri store all'aperto della frutta, che rendono al vicinato in certi casi una avventura il rientro nelle proprie abitazioni, che provocano ingorghi stradali perchè lasciano solo un budello per lasciar passare le auto e perchè queste posteggiano a capocchia,  e tutti sanno di cosa e di chi stiamo parlando, possono dormire sonni tranquilli; tanto voleranno gli stracci.

Quando si fanno ordinanze e proclami e si inizia, perchè è giusto che si inizi, una campagna per il decoro cittadino si abbia il coraggio di cominciare dai grossi abusivi e dagli amici e parenti di assessori e consiglieri, altrimenti queste 'ordinanze' sono solo fumo negli occhi.

Anche perchè sappiamo bene, per aver vissuto in questa città da sempre, che dopo i primi due giorni di controlli, sequestri di merce e multe che nessuno pagherà mai, tutto tornerà come prima.

Senza dimenticare che in fatto di decoro cittadino l'amministrazione dopo le recenti emergenze rifiuti ha tanto da farsi perdonare.

Insomma, se vogliamo dirla tutta: meglio le bancarelle di frutta delle montagne di rifiuti