Operazione Argo: i gravi contrasti all'interno della famiglia mafiosa di Bagheria 2° Parte

Operazione Argo: i gravi contrasti all'interno della famiglia mafiosa di Bagheria 2° Parte

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I conflitti all’interno dei componenti della famiglia mafiosa di Bagheria non sono solo dovute al comportamento di Carmelo Bartolone che morde il freno perché intende contare di più nell’organigramma di direzione mafioso bagherese ; c’è ne un altro di conflitto, documentato da una mole di intercettazioni che testimoniano che anche Sergio Flamia, al di là dell’atteggiamento di rispetto formale, lo chiama Zu Ginu e gli da del Lei, mal tollera a volte la leadership di Gino Di Salvo.

E sono decine le occasioni in cui Flamia lascia trasparire una manifesta insofferenza nel modo di gestire le cose da parte del Di Salvo, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle risorse della 'famiglia'.

A partire dall’investitura di capofamiglia, che sarebbe stata in qualche modo una scelta di necessità dovuta al fatto che il Flamia che avrebbe potuto aspirare a tale ruolo, era appena uscito di galera ed era fortemente attenzionato dalle autorità di polizia, mentre il Di Salvo sembrava essere meno sotto pressione.

Quelle che seguono sono le intercettazioni testuali, effettuate per la gran parte all’interno di un furgone Renault Kangoo in uso a Gagliano Vincenzo, e le chiose dell’A. G.

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FLAMIA: "gli abbiamo dato questa cosa perchè lui si può muovere ed è giusto che...anche per un senso di rispetto di una persona più grande...minchia ma lui non lo capisce...a lui gli sembra, gli sembra che abbia qualche passo avanti di me...o di te...” dice: "vero è...ti sembra che noi non siamo persone che facciamo caso a queste cose..."...vero è che non facciamo caso a queste cose...io....lo faccio fare lo faccio sfare...mi viene conveniente perchè se sbatte la faccia...la sbatte lui....però quando lui sbatte la faccia poi qualcuno viene da me: "ma tu perchè gli hai dato questo spazio di fare..."
 

GAGLIANO: ...certo la responsabilità...vuol dire la responsabilità è tua...

FLAMIA: ...minchia...non lo vuole capire...gliel'ho detto tre volte proprio di brutto: "ZU GI'...non si dimentichi che quando è successo quel discorso...a me è arrivata la notizia che vossia di dentro non doveva uscire più..." ...dice:"ma sono tragedie" "e ma o sono tragedie o non sono tragedie....intanto io dovevo fare il dovere che doveva andarci vossia…invece no..gli ho detto..mi sono messo davanti."

FLAMIA indicava in ZARCONE Antonino la prima minaccia del DI SALVO Giacinto, asserendo di averlo allontanato più volte allor quando aveva cercato di minare la “leadership” del DI SALVO: “a quello l'ho cacciato un pò di volte…a NINO un po’ di volte l'ho cacciato....ecco quanto si dice che un episodio una cosa ti cambia la vita…ti può cambiare la vita....”.


Nell’ulteriore tratto di conversazione FLAMIA rendeva partecipe il GAGLIANO Vincenzo che se fosse in grado di poter scegliere abbandonerebbe tutti andandosene in campagna ma GAGLIANO contestava il fatto che secondo lui FLAMIA aveva sbagliato ad esporsi: “…secondo me hai sbagliato a sederti nuovamente al tavolo…”.

FLAMIA precisava che inizialmente non aveva intenzione di ricoprire alcun ruolo ma che a causa del DI SALVO Giacinto era stato costretto ad avere un ruolo attivo nella famiglia mafiosa di Bagheria per sostenere proprio l’azione di comando del DI SALVO, supportandolo inoltre nel corso di alcuni tentativi di insubordinazione posti in essere da appartenenti ad altre famiglie mafiose: “non volevo…io…vero…questo gran cornuto mi è venuto a consumare...questo gran cornuto...perchè a me che michià mi interessa ...che minchia me ne avess...che minchia me ne fotteva a me di GINO se forse se lo volevano mangiare o non se lo volevano mangiare...se il paese se lo prendevano gli estranei se pe......che minchia mi intere.... perchè che me lo ha lasciato mio padre il paese di Bagheria...a me mio padre niente mi ha lasciato... un pò di debiti mi ha lasciato...”.

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FLAMIA: ENZO, ti giuro...ma per l'anima di mio padre...ti giuro…che io a mio padre veramente ci voleva bene…ti giuro sopra i miei nipoti…sopra i miei figli…che se io lo potessi fare...lo potessi fare…io me ne andrei in campagna e non scenderei neanche un minuto…ma che la spesa?....”KATIA vai a farla tu”...per non guardare a nessuno in faccia… sono stanco ENZO di vedere queste cose storte…di vedere queste cose...sono stanco...ma ti giuro vero...minchia ti ho giurato sulle cose più care vero che ho ...sono stanco non ce la faccio più....

GAGLIANO: …secondo me hai sbagliato a sederti nuovamente al tavolo…


FLAMIA: ...che minchia me ne avess...che minchia me ne fotteva a me di GINO se forse se lo volevano mangiare o non se lo volevano mangiare...se il paese se lo...c'ho messo la faccia...per parargli i colpi a vossia...ed il culo a vossia..." ...dice:" perchè?" ..."no...vossia merita questo ed altro...minchia"...gli ho detto: "però le cose diciamocele" ...gli ho detto: "non volevo…io… ma vero… grandissimo cornuto che è..mi ha rovinato questo gran cornuto ...ma vero mi ha rovinato...minchia a quello l'avevo cacciato via che io non volevo sapere più niente...e lui va a fare un bordello mi fa chiamare da VINCENZO il ...(incomprensibile)...per sistemare le cose.… minchia quando uno dice consuma case...perché ti giuro vero ENZO non volevo sapere più niente...

GAGLIANO: una volta me lo hai detto...

FLAMIA: ...non volevo sapere più niente!! ... non ne volevo sentire più niente perché sono stanco ho la minchia gonfia di combattere con tutte queste tragedie..e con tutta questa gentaglia perché sono gentaglia...sono gentaglia....che per me la differenza tra un "magnaccio" che prende la moglie e la porta a fottere e lui non cambia niente!!! Non cambia niente perché dovendo andare …. facendo i "magnacci" per fa...per campare sopra le persone...cornuto che sei!!! se hai abilità vai a guadagnare il pane...vattene a rubare...vattene a fare rapine gran cornuto che sei...no che tu...(pausa) ... da come sta camminando lui una brutta vecchiaia avrà...di come sta camminando lui avrà una brutta vecchiaia perché quello che si semina no cosa si semina si raccoglie ENZO...io sono sicuro che appena a noi altri ...(incomprensibile)...chi è che mette piedi... un lavoro a lui non glielo faranno prendere più...lhè...quando viene qualche persona da me...

GAGLIANO: ...altro che uno...

FLAMIA: ...ma ti giuro veramente...io non voglio sapere più niente...io..appena ci liberiamo di questo "fatto" ora...se il Signore vuole che...arriviamo a sistemare la cosa che non succede niente...prima delle ferie...gli dico: "mi dovete fare un favore...io ho tanti problemi...sbrigatevela voi altri...perchè io per ora ho troppi impegni per andare dietro a questi discorsi... se ci dovessero essere discorsi delicati, discorsi seri, me lo fate sapere che sono a disposizione... me ne esco da questa tarantella perchè... non ci sono le condizioni ENZO...e neanche le persone”.

Continua