Arriva Gianfranco Fini, e scoppia la polemica - di Angelo Gargano
Non è passata inosservata la visita di ieri in Sicilia di Gianfranco Fini, in mattinata a Noto e nel pomeriggio a Bagheria per presentare il suo nuovo libro "L'Italia che vorrei".
Domenica 12 e lunedì 13 giugno i cittadini bagheresi saranno chiamati a votare, oltre che per il ballottaggio e l'elezione del Sindaco (Vincenzo Lo Meo o Bartolo Di Salvo), anche per un importante referendum
Riceviamo e pubblichiamo: Siamo gli educatori e gli operatori sociali delle comunità minori "Hope" e "Azzurra" di Casteldaccia, esasperati dall'indifferenza di un sindaco sordo e cieco alle nostre legittime richieste.
Da oltre un anno non percepiamo più lo stipendio a causa della mala gestione della cosa pubblica: dopo le tante richieste verbali abbiamo sottoscritto una petizione che vi alleghiamo e che speriamo potete divulgare perchè ci sentiamo abbandonati da tutti.
Confidiamo in una vostra attenzione ai nostri problemi che crediamo, purtroppo coinvolgono altre comunità anche di Bagheria e dintorni.
Grazie sin d'ora per lo spazio e l'attenzione che ci concederete.
Al Signor Sindaco
all'Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Casteldaccia
e p.c. ai Consiglieri comunali
al Segretario comunale
al Responsabile Area V
ai MASS-MEDIA locali e nazionali
OGG.: RICHIESTA EMOLUMENTI SPETTANTI AGLI OPERATORI SOCIALI DELLE COMUNITA' ALLOGGIO MINORI DI CASTELDACCIA "HOPE" E "AZZURRA"
I sottoscritti Operatori Sociali dipendenti delle Comunità Alloggio Minori Hope e Azzurra di Casteldaccia considerato :
1°) che da un anno circa non ricevono l'agognato stipendio e che pertanto si sentono scippati del frutto del proprio sudato lavoro;
2°) che le Comunità ospitano bambini disagiati socialmente o abusati e assegnati per legge alle comunità;
3°) che le rette dei suddetti sono a totale carico dei Comuni di provenienza;
4°) che le Comunità Hope e Azzurra vantano un credito nei confronti di questo Comune di decine di migliaia di euro che risale ormai a diversi d'anni;
5°) che ci risulta il non rispetto dell'ordine cronologico dei pagamenti e dei mandati in violazione della legge e che spesso si preferiscono liquidare altri servizi sicuramente meno essenziali e non obbligatori (contributi a enti, associazioni e feste varie) scavalcando arbitrariamente il turno dei mandati di pagamento;
6°)che gli amministratori delle suddette Comunità, in regola con i DURC e i contributi INPS, hanno più volte sollecitato le spettanze anche con la messa in mora e i decreti ingiuntivi ;
7°)che le Comunità hanno anticipato in passato gli stipendi mediante credito bancario ma che ora per garantire i minori ospiti, di vitto , alloggio e cure varie il tutto a proprio carico, non riescono più a pagare stipendi agli operatori a causa del cronico pluriennale ritardo nel pagamento delle fatture da parte dei Comuni;
8°) che il mantenimento dei minori disagiati è un obbligo di legge che rientra quindi tra i servizi essenziali garantiti dai Comuni e che la sua violazione si configura nella giurisprudenza nella denuncia di un reato penale nella fattispecie come abbandono di minori e incapaci;
9) che i lavoratori del Welfare non sono lavoratori di serie B a cui viene negato il diritto a una giusta e tempestiva retribuzione col paradosso che si pagano le tasse senza aver incassato il reddito mensile;
10°) che molti operatori a causa dei mancati emolumenti non riescono più a far fronte agli impegni e alle scadenze mensili di una normale famiglia,visto che ad esempio alcuni non potendo più pagare le tante bollette si sono visti tagliare la luce, l'acqua, il gas e il telefono;
altri addirittura sono stati sfrattati da casa perché non riescono a pagare l'affitto;
altri ancora non pagano più la rata del mutuo e rischiano di vedersi tolta la casa che con immensi sacrifici avevano comprato; altri invece non possono far continuare gli studi ai propri figli anzi sono costretti a mandarli a lavorare anzitempo per integrare il già misero reddito;
altri, in rassegnato e dignitoso silenzio, patiscono la fame, non riuscendo neanche a dar da mangiare e a comprare il latte ai figli, sopravvivendo negli stenti grazie alla generosità di genitori, parenti , amici e Caritas, andando ad aumentare così la schiera delle tante famiglie povere che solo a parole si vogliono aiutare ;
tutto ciò premesso
i sottoscritti firmatari OO.SS IRRITATI E INDIGNATI!!! per una vita penosa e di stenti in cui sono costretti a vivere a causa delle vostre inadempienze amministrative e burocratiche
chiedono:
alle S.V. di attivarsi concretamente e secondo coscienza ognuno per le proprie competenze e responsabilità, dando così un senso pieno e vero al VS essere amministratori della cosa pubblica , ricordando che la Politica è servizio ai più deboli, al fine di evitare che continuino ad accadere simili nefandezze e ingiustizie che gravano sulla pelle di soggetti già svantaggiati di per sé come i minori, sui lavoratori che con essi operano 24 ore su 24 con abnegazione e spirito di sacrificio e sugli amministratori delle Comunità che questi servizi pur devono erogare e garantire.
Confidando in un riscontro concreto e in una risposta positiva e tempestiva porgono alle S.V. distinti saluti.
P.S. In mancanza di una doverosa attenzione alla presente petizione, saremo costretti, nostro malgrado, ad adire le vie legali, anche denunciando il tutto alla Procura della Repubblica, al fine di far valere i nostri diritti di lavoratori vessati e turlupinati da Amministratori locali miopi o peggio ancora sordi e ciechi alle esigenze sacrosanti e vitali degli operatori delle suddette Comunità Alloggio Minori.
Casteldaccia lì 01.06.2011
Firme Operatori Sociali