Attualità

Mercoledì 15 ottobre 2014, un gruppo di cittadini ha aderito al sit-in organizzato dalla CGIL prezzo Palazzo Butera a sostegno degli studenti con disabilità delle scuole di Bagheria che vanno dalla materna alle medie inferiori e per chiedere per l’anno scolastico in corso il ripristino del servizio del trasporto, dell’assistenza igienico-personale e quello alla comunicazione.

Nonostante sia già trascorso un mese dall’inizio dell’anno scolastico, l’Amministrazione continuava, infatti, a non dare soluzioni alle mamme, giustamente esasperate, nel vedere leso il diritto allo studio dei propri figli.

Durante la protesta un gruppo di mamme è venuto inoltre a conoscenza della possibilità di veder lesi ulteriori diritti ai bambini: il “diritto al gioco” ed il diritto ad avere spazi in cui poter socializzare.

E’ di alcuni giorni, infatti, la dichiarazione dell’Assessore Tomasello che in riferimento alla “questione corso Umberto”, in merito alla possibilità di posteggiare nel centro storico della nostra città, afferma di lavorare affinché gli automobilisti possano avere la possibilità di utilizzare gli spazi delle scuole primarie “Bagnera” e “Cirincione” come posteggio per le auto.

A un problema di per sé gravissimo si aggiunge quindi il rischio di creare un ulteriore disagio su questi stessi bambini e più in generale su tutti i bambini frequentanti le scuole oggetto di questa decisione.

Da questa presa di coscienza, un gruppo di genitori e cittadini sensibili alle problematiche sociali del territorio, ritenendo tale decisione assolutamente irrispettosa per le esigenze di socializzazione dei bambini, ha pertanto elaborato alcune proposte al fine di utilizzare gli spazi delle scuole “Bagnera” e “Cirincione” secondo una visione di città che metta al centro i bambini e le loro esigenze, a maggior ragione in un territorio come il nostro dove gli spazi anziché aprirli si chiudono. Basti pensare a “Villa San Cataldo”.

Pertanto, su richiesta degli stessi genitori e di diversi cittadini, si è deciso di promuovere una raccolta firme, indirizzata all’Amministrazione, attraverso la quale si chiede a quest’ultima di rivalutare l’eventuale proposta avanzata dall’Assessore Tomasello, a nostro personale avviso assolutamente inopportuna, e propone invece un più sensato utilizzo degli spazi scolastici affinché essi siamo aperti, accessibili e fruibili anche il pomeriggio non alle auto bensì per lo svolgimento di attività ludiche che vedano protagonisti i bambini e le loro esigenze.

Le scuole non possono essere le vittime di una politica che, anziché promuovere una visione sostenibile ed a misura di bambino, sceglie di non tutelare le esigenze dei più piccoli, per non parlare delle gravi perplessità che emergono in tema di sicurezza, sia stradale che di tutela della salute dei minori.

Per maggiori informazioni è possibile contattare i seguenti promotori: Salvatore Ducato, Massimo Mineo, Manuela Pipitone.
 

Una cittadella della Salute da realizzare in due terreni confiscati alla mafia, sorgerà a Bagheria per volontà dell'Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Patrizio Cinque, e del Direttore generale dell'Asp di Palermo, Antonio Candela. 

Due amministrazioni diverse che intendono distinguersi per legalità e trasparenza - ha detto Cinque - si sono incontrate per dare al comprensorio di Bagheria una struttura sanitaria pubblica, necessaria per restituire fiducia nelle istituzioni ad ogni livello. Un'istituzione che si avvicina al cittadino offrendo un servizio d'eccellenza nel perseguimento di un' idea che, in un'ottica di approccio integrato, lo metta al centro dei progetti di salute.

Il Manager dell'Asp e Sindaco di Bagheria hanno, già , effettuato un primo sopralluogo nei terreni confiscati concordando le prossime tappe di un comune percorso che porterà alla nascita di un polo sanitario unico per le sue caratteristiche in Italia.

Il Comune di Bagheria - ha spiegato Candela - ha manifestato la volontà di mettere a disposizione dell'Azienda due terreni confiscati alla mafia che si trovano in via Mattarella,  in una posizione centrale facilmente raggiungibile dagli utenti.

L'obiettivo è di realizzare una cittadella della salute di circa 3.000 metri quadri, dotata di parcheggi e circondata anche da un ampio giardino. In pratica, in un unico edificio verrebbero ospitati tutti i servizi e gli ambulatori che l'Azienda sanitaria ha a Bagheria.

E' un obiettivo pienamente condiviso che ci consentirebbe di offrire all'utenza una  struttura confortevole ed adeguata alla domanda di salute , ma allo stesso permetterebbe all'Asp di risparmiare 463 mila euro l'anno di fitti passivi.

 La realizzazione della struttura sarà a carico dell'Azienda sanitaria provinciale di Palermo che ha reperito i fondi nei risparmi ottenuti con la revoca e la reindizione di tre appalti milionari. I tempi dovranno essere brevi - hanno concordato Cinque e Candela - ci sono tutte le condizioni per realizzare un'opera che possa essere da esempio anche per altre realtà. 


Il 31 ottobre 2014 con la scadenza dell’Ordinanza del Prefetto di Palermo che affidava in emergenza la gestione del servizio idrico integrato all’Autorità d’Ambito provinciale (AATO 1 Palermo) con i lavoratori di Acque Potabili Siciliane S.p.A. (APS):

o cesserà l’erogazione idrica per circa 500.000 abitanti della provincia di Palermo nei comuni precedentemente gestiti da APS;
o le reti ed i depuratori non saranno più gestiti e presidiati con conseguenti possibili sversamenti e danni igienico-sanitari ed ambientali;
o 202 lavoratori addetti al servizio verranno licenziati con effetto immediato dal 01/11/2014.

Conseguentemente dal 1° novembre l’attuale gestione cesserà nei comuni gestiti e in assenza di soluzioni alternative immediate da parte della Regione non potrà essere garantita la prosecuzione del pubblico servizio alla popolazione.

Considerato che:
o l’attuale assetto legislativo (Codice dell’Ambiente - D.Lgs. 152/06) prescrive che vi sia un gestore unico in ambito provinciale (quindi per tutti gli 82 comuni palermitani) che debba salvaguardare il personale del precedente gestore.
o i Comuni non possono gestire autonomamente il servizio (D.Lgs. 152/06).
o l’AATO 1 PA non dispone di risorse finanziarie per continuare in emergenza la gestione del servizio e la Regione Siciliana dichiara di non poter reperire i fondi necessari per garantire il servizio.
o l’associazione dei Comuni (A.N.C.I.), l’AATO 1 PA e le Organizzazioni Sindacali concordano per la costituzione di una società consortile dei comuni della provincia palermitana per la gestione pubblica del servizio, avvalendosi del personale APS e del supporto di AMAP.
o il Governo Siciliano ha presentato un disegno di legge che consente tale forma di gestione.

I dipendenti di APS, operai e professionisti del settore, vittime della situazione al pari degli utenti, scusandosi per il disagio procurato, informano che sono stati costretti a proclamare lo SCIOPERO, dal 14/10/2014 ad oltranza, per protestare per le PRECARIE CONDIZIONI DI LAVORO (assenza di sicurezza sui luoghi di lavoro, mancato pagamento degli stipendi da diversi mesi, etc…), per scongiurare l’imminente LICENZIAMENTO e l’INTERRUZIONE DEL PUBBLICO SERVIZIO e per sollecitare la Regione Sicilia a trovare una SOLUZIONE.

I comuni interessati dal disservizio:
Alia, Alimena, Aliminusa, Altavilla Milicia, Bagheria, Balestrate, Blufi, Bolognetta, Bompietro, Caccamo, Campofelice di Fitalia, Campofelice di Roccella, Campofiorito, Camporeale, Capaci, Carini, Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Cefalù, Cerda, Chiusa Sclafani, Cinisi, Corleone, Ficarazzi, Giuliana, Godrano, Isola delle Femmine, Lascari, Lercara Friddi, Montelepre, Montemaggiore Belsito, Marineo, Mezzojuso, Misilmeri, Partitico, Piana degli Albanesi, Pollina, Roccapalumba, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Cristina Gela, San Mauro Castelverde, Santa Flavia, Sciara, Termini Imerese, Terrasini, Torretta, Trappeto, Vicari, Villabate, Villafrati
I dipendenti di APS
 

Replicano con fermezza e con serie argomentazioni i dirigenti scolastici del 1° e del 2° Circolo, Rosalba Bono e Vittoria Casa all'ipotesi , invero cervellotica, fatta balenare dall'assessore alle Attività produttive Alessandro Tomasello, di potere utilizzare come aree di parcheggio per le auto gli spazi antistanti gli edifici della scuola 'G.Cirincione' e 'G.Bagnera'-

L'ipotesi che, oltre alla protesta dei dirigenti scolastici, sta sollevando anche l'indignazione dei genitori è stata fatta nell'ambito del percorso di riapertura alle auto del corso Umberto.

Questo il Comunicato della Dirigente del II Circolo, Vittoria Casa

Siamo sempre stati fermamente convinti che la scuola sia un presìdio istituzionale fondamentale per il territorio: è in questo luogo che si formano , pur tra mille difficoltà e problemi di ogni genere, coscienze, menti, cuori.

La scuola che noi pensiamo e agiamo ogni giorno è una scuola aperta, un ponte con il territorio, un luogo di aggegazione dove tutti possono trovare il proprio spazio e la propria dimensione.
Sono anni che lavoriamo in questa direzione e sono anni che proviamo a realizzare quello che in tutte le città del mondo è di una normalità disarmante: dare un parco gioco pubblico ai nostri bambini.
Anno dopo anno, passo dopo passo abbiamo aggiunto un piccolo tassello a questo progetto.

Grazie alla nostra progettazione interna abbiamo dotato la scuola di un sistema di videosorveglianza, grazie ad interventi manutentivi effettuati dal nostro personale abbiamo rimosso situazioni di criticità ai cancelli ed ora grazie al finanziamento nazionale “Scuole belle” stiamo rendendo sicuri e fruibili gli spazi esterni per potere finalmene restituire ai bambini della nostra città uno spazio pubblico a loro misura.

Ma mentre noi lavoriamo in questa direzione (intenzione resa pubblica più volte e conosciuta anche dall’amministrazione comunale) con grande stupore e disappunto apprendiamo da un comunicato dell’ufficio stampa del Comune che il parco della nostra scuola, dopo l’infelice decisione di riaprire il Corso Umberto al traffico veicolare, potrebbe essere utilizzato assieme all’atrio della direzione didattica G.Bagnera come parcheggio.
La sola ipotesi ancorchè progettuale di pensare ad un parcheggio in luogo di uno spazio vivo per l’infanzia è a nostro parere di una gravità inaudita , sintomo di una visione decadente dello sviluppo della città che di tutto necessita fuorchè di un ulteriore deserto.

Una città che elude la priorità del benessere dei bambini ( fuori da ogni retorica demagogica) non corrisponde alla visione che ci appartiene sia come educatori sia come cittadini
Ci siamo sempre opposti ad ipotesi di tal genere e continueremo a farlo con fermezza e determinazione specie ora che stiamo facendo quel salto qualitativo concreto che porterà a breve alla fruizione pubblica del parco.
“Ogni città riceve la sua forma dal deserto cui si oppone”
I.CALVINO –Le città invisibili
        Vittoria Casa, Dirigente scolastico
        D.D. G. Cirincione

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LETTERA APERTA, del Dirigente scolastico del 1° Circolo didattico di Bagheria, Rosalba Bono

In riferimento all’annunciata ordinanza del Sindaco di Bagheria inerente alla riapertura del Corso Umberto al traffico veicolare e all’ affermazione dell’assessore alle Attività produttive, Alessandro Tomasello, circa l’eventuale destinazione degli spazi della Scuola “G. Bagnera” a parcheggio pubblico, appare opportuno, onde fugare congetture non realizzabili, fare chiarezza sulle competenze del Comune nel disporre dei locali scolastici e degli spazi esterni, facenti parte del medesimo complesso scolastico.

Risulta evidente che con la L. 11 gennaio 1996, n. 23 è stato disposto che i Comuni provvedano alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici destinati a sede di scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado, al loro adeguamento alle norme vigenti in materia di agibilità, sicurezza e igiene e a tutte le esigenze della Scuola. 

Al contrario i Comuni non possono vantare diritti sulla gestione delle Istituzioni scolastiche, di pertinenza esclusiva del dirigente scolastico e degli OO.CC., né sull’utilizzo degli spazi interni ed esterni all’edificio che, anche se temporaneo, non dovrà in alcun modo recare pregiudizio al funzionamento dei locali stessi, né al perseguimento dei fini istituzionali. 

I locali scolastici sono infatti destinati a scopi rientranti in ambiti di interesse per l’espletamento di attività aventi fini di promozione culturale, sociale e civile dei cittadini. Anche fuori dall’orario scolastico i medesimi edifici possono essere utilizzati (previo consenso del dirigente competente) soltanto per attività che realizzino la funzione di scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile (art.12 L. 04/08/1977, n°517).
L’assenso o il non-assenso motivato del Dirigente Scolastico competente è vincolante per il Comune.

Appare eccessivo, a parere della scrivente, che ad oggi siano rimaste inevase da parte dell’Amministrazione comunale, del Sindaco e degli Assessori competenti tutte le richieste di interventi di manutenzione urgenti ed inderogabili, che la scuola ha puntualmente avanzato in base ai bisogni emergenti, per assicurare agli alunni un tempo scuola decoroso (si pensi ai servizi igienici, insufficienti e obsoleti, che gli stessi sono costretti a usare e alle continue infiltrazioni di acqua piovana dai tetti della scuola perché le grondaie non vengono liberate dalle foglie secche, all’impossibilità di utilizzo da parte delle scolaresche degli spazi verdi ricoperti da indecorose sterpaglie) e che invece con faciloneria e leggerezza l’Assessore alle Attività produttive dichiari di voler togliere quel poco di decoro che resta alla Scuola, trasformando lo spazio esterno in sterile e indecoroso parcheggio.

E’ così che verrebbe a realizzarsi la riqualificazione del patrimonio esistente, l'adeguamento alle norme vigenti in materia di agibilità, sicurezza e igiene, l'adeguamento delle strutture edilizie alle esigenze della scuola, la piena utilizzazione della struttura scolastica da parte della collettività per i fini culturali cui essa è destinata?
Per fortuna l’ultima parola spetta agli OO.CC. della Scuola e al Dirigente scolastico.
Il Dirigente scolastico
Prof.ssa Rosalba Bono

 

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