Il gioco d’azzardo patologico comporta a tutti gli effetti un vero e proprio disagio psichico, visto che è da tempo inserito nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.
In generale i pazienti affetti da questo disturbo assumono un comportamento ricorrente e persistente caratterizzato da gioco d’azzardo, proprio perchè '’attività di gioco patologica è talmente al centro della vita delle persone tanto da danneggiare e compromettere fortemente la sfera familiare, affettiva e lavorativa del paziente, determinando così un danno a volte difficilmente sanabile, e compromettendo la qualità di vita globale del soggetto.
I pazienti affetti dal disturbo (GAP) sono, da un punto di vista cognitivo (cioè che afferisce alla sfera dei pensieri), non tanto attratti dai soldi e quindi dalla eventuale possibile vincita conseguente al gioco, quanto dall’atto stesso caratteristico del gioco, per cui il gioco d’azzardo comporta in questi pazienti una condizione di euforia e di eccitazione.
Il rinforzo e la motivazione al gioco si basano allora sulla ricerca continua di una condizione altamente piacevole e gratificante, e spesso il giocatore d’azzardo è costretto a spendere sempre più soldi, con puntate più elevate proprio per mantenere elevati i livelli di eccitazione e di euforia dati dal gioco stesso.
Questo modo disfunzionale di “ricercare piacere” può originare da sentimenti di impotenza, da sensi di colpa che riguardano aspetti problematici dell’esistenza, ma anche da depressione (cercando di attenuare un umore disforico) e profondi stati d’ansia. Anche sporadici episodi di tipo maniacale possono sfociare nel GAP.
Come si può ben immaginare il disturbo arrecherà, nel corso del tempo, un consistente danno economico che a sua volta motiverà ulteriormente “lo stare nel gioco” per cercare di sanare i debiti e ripristinare le condizioni economiche precedenti, ed è evidente che si innescherà un circolo vizioso molto pericoloso e difficile da contrastare.
Una volta finiti i soldi la persona con modalità di gioco patologico potrà facilmente ricorrere a comportamenti antisociali pur di procurarsi il denaro per giocare, come la frode, il furto ed anche condotte violente associate, e così facendo potranno innescarsi ulteriori meccanismi che faciliteranno altrettanti cambiamenti, come la perdita del lavoro, di una relazione affettiva significativa ed anche problemi con la giustizia.
In questi casi, affinché la terapia risulti efficace, è molto importante poter contare su una rete affettiva di sostegno al paziente, anche residuale, che permetta una base di appoggio e rappresenti una risorsa per il fragile equilibrio funzionale del paziente.
Dott. Francesco Greco
Tel. 392 2965686
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Il Dott. Francesco Greco, Psicologo e Psicoterapeuta, è specialista in Psicoterapia Cognitivo
Comportamentale. Svolge attività clinica per i disturbi d'ansia, depressione, disturbi
dell’alimentazione, abuso di sostanze, internet addiction, disturbi dello sviluppo, consulenza di
coppia e familiare a Bagheria (Pa).
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