Il ministro della Giustizia Paola Severino, adesso vuole vederci chiaro, sul "differimento di pena" di cui sta beneficiando Michele Aiello, che, cpme è noto, potrà trascorrere ai "domiciliari" un anno della detenzione che stava scontando in carcere, a causa dei suoi problemi di "favismo", una grave allergìa" a fave e piselli, che pare costituiscano gli alimenti predominanti nella dieta dei detenuti nel carcere di Sulmona, dove l'ex manager della sanità bagherese stava scontando una condanna a quindici anni.
Già domenica scorsa sul talk show del pomeriggio di Rai 1, il conduttore Massimo Giletti, aveva chiesto che si facesse chiarezza su questa decisione del Tribunale dell'Aquila, che aveva susciatato la reazione anche dei due magistrati, il primo Nino Di Matteo, che aveva sostenuto l'accusa contro Aiello e Cuffaro, anceh lui imputato nelleo stesso processo "Talpe" e poi di Vittorio Alcamo presidente del Tribunale che aveva emesso la sentenza.
Adesso il ministro di Grazia e Giustizia ha mandato gli ispettori al Tribunale di sorveglianza dell'Aquila per capire le motivazioni della contestata decisione.
Caso Aiello: il ministro Severino manda gli ispettori al Tribunale di sorveglianza dell'Aquila
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