La Corte dei Conti va giù duro contro quelli che considera responsabili del fallimentare maxi-investimento della provincia presso la IBS Forex rivelatosi un imbroglio.
La vicenda è nota e al tempo suscitò parecchio scalpore: l'ex direttore generale della Provincia regionale di Palermo, Antonino Caruso, investì trenta milioni di euro dell'Ente presso la finanziaria di Como IBS Forex che prometteva i soliti gaudagni stratosferici, ma che si rivelò la solita trappola per "ingenui" o finti tali.
La società fallì, i manager vennero arrestati per iniziativa congiunta delle Procure di Palermo e di Como, dei 30 milioni di euro però si perse ogni traccia.
La Procura di Palermo sta ora procedendo per corruzione nei confronti dell'ex direttore generale Caruso, in seguito all'investimento infatti sarebbero state pagate provvigioni milionari al "sensale" dell'operazione.
Prima della giustizia penale è però arrivata quella contabile: la Corte dei Conti attribuisce il 90% delle responsabilità all'incauta condotta di Caruso che è stato condannatoa risarcire 26 milioni di euro alla Provincia, ma c'è n'è anche per i tre revisori della Provincia, Antonino Rotolo, Gloria Giuseppa Galleo e Giuseppe Califano, (quest'ultimo consulente contabile bagherese), che vengono considerati responsabili di aver esercitato in modo superficiale la loro attività di controllo; per questo è loro stato chiesto di "tornare indietro" circa 985.000 euro a testa.
Anche un bagherese tra i revisori della Provincia condannati a risarcire per la vicenda IBS Forex
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