I giudici della seconda sezione della Corte d'Appello di Palermo hanno condannato a 8 anni di carcere l'ex deputato regionale dell'Udc Antonio Borzacchelli, accusato di concussione, tentativo di concussione e violazione di segreto d'ufficio nell'ambito del processo nato dall'inchiesta sulle ''talpe alla Dda'' di Palermo, che corinvolse anche il tycoon della sanità siciliana Michele Aiello.
La sentenza e' stata emessa dopo sei ore di camera di consiglio. L'imputato, ex carabiniere, in primo grado era stato condannato a 10 anni.
"Massima fiducia e rispetto per i giudici, ma non nascondo l'amarezza per la sentenza di condanna". Antonio Borzacchelli, ha commentato così gli otto anni di carcere che gli sono stati inflitti dalla corte d'appello di Palermo.
Ad amareggiarlo, dice, è "soprattutto la vicenda della casa che, a quanto pare, è l'unica rimasta in piedi. Vengo accusato di essermi impossessato, dietro minaccia, di un'abitazione di Michele Aiello. Tutti sanno, a cominciare dall'ingegnere e dai suoi familiari, che Aiello non è mai stato proprietario dell'immobile. Mi era sembrato che fosse emerso con chiarezza anche durante il processo. Aspettiamo le motivazioni della sentenza che, lo ribadisco, deve essere rispetatta. Poi, i miei legali faranno ricorso in Cassazione. In cuor mio ho la certezza di non avere mai concusso nessuno".
In appello condanna ridotta per Borzacchelli: da dieci a otto anni
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