Incontro tra rappresentanti del Distretto D39 e associazioni

Riceviamo e pubblichiamo: Il Piano di Zona 2010 -2012 costituirà un nuovo punto di partenza, strumento indispensabile e risposta strategica per la messa in atto del passaggio da una cultura assistenziale di erogazione di prestazioni alla persona bisognosa ad una politica positiva di servizi, fra loro integrati, a favore della comunità locale.

Un percorso questo da intraprendere in sinergia e collaborazione fra le pubbliche amministrazioni che compongono il Distretto Socio-Sanitario D 39 e le associazioni del terzo settore del territorio.

È quanto è emerso, nel pomeriggio di ieri, nel corso di un incontro a Palazzo Aragona Cutò fra i rappresentati di una parte delle associazioni del territorio e della Caritas con il Sindaco di Bagheria Biagio Sciortino ( in rappresentanza del comitato dei Sindaci del D39), l'assessore alle politiche sociali del Comune di Bagheria ( Ente capofila del Distretto) Gianfranco Ingrassia, la dottoressa Giacomina Bonanno in rappresentanza del Gruppo Piano.

All'incontro hanno preso parte anche Padre Stabile e il consigliere Nino Amato ( Capo IV commissione consiliare) i quali si sono fatti portavoce di alcune perplessità sollevate da una parte dell'associazionismo territoriale sul nuovo Piano di Zona.

Ma, grazie al ponte del dialogo rafforzato nelle sue fondamenta nell'incontro di ieri ( giovedì 30 settembre), tali incomprensioni potranno essere superate definitivamente. Da parte dei rappresentanti dell'Ente Capofila del Distretto presenti ieri a Palazzo Cutò è stata, infatti, dichiarata piena disponibilità ad accogliere suggerimenti e proposte costruttive anche al fine di favorire, il più possibile e come previsto dalla legge, l'uscita da un regime di assistenzialismo.

Il tutto avverrà, puntando ad un sistema di prevenzione del disagio sociale e socio-sanitario, attraverso un lavoro congiunto fra gli Enti coinvolti nel Piano di Zona, i professionisti del sociale e il mondo del volontariato.

Dall'incontro è scaturita la proposta di avviare un " tavolo permanente" con incontri , a cadenza mensile, vertenti sulle esigenze territoriali afferenti alla sfera d'azione del nuovo Piano di Zona. G.l.p.