19-12-08 Teatro: Luceafarul, all'Ist. per Ciechi ?I.Florio - A. Salamone?

19-12-08 Teatro: Luceafarul, all'Ist. per Ciechi ?I.Florio - A. Salamone?

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Oggi, venerdì 19 dicembre 2008, presso l'Istituto dei Ciechi Opere Riunite “I.Florio - F. ed A. Salamone” sito in via Angiò, 27 – Palermo - verrà presentato lo Spettacolo Teatrale dal titolo “Luceafarul” .

La rappresentazione teatrale, a cui prenderanno parte 8 allievi diversamente abili - non vedenti, ipovedenti e portatori di ulteriori patologie - si terrà nella sala concerti “Antonino Morvillo” alle ore 16,30.

La Performance teatrale realizzata dagli allievi del corso di Arte e Teatro, Progetto “FOCUS” gestito dall'Associazione EURO di Palermo nell'ambito del Piano Regionale dell’Offerta Formativa 2008, ha trovato ispirazione dalla poesia di un poeta rumeno – Mihai Eminescu – e da una canzone realizzata da una allieva del corso – Elena Iacob -, protagonista principale dello spettacolo.

La storia messa in scena, nata all'interno dei laboratori di arte e teatro al termine di un percorso che ha consentito il risveglio e lo sviluppo di emozioni sconosciute agli stessi allievi, è stata ideata in itinere dagli allievi del corso che si sono giovati, tra l'altro, della conoscenza e libera utilizzazione di brani classici (per es. O. Wilde e W. Sheakespeare). Allo stesso modo gli allievi hanno ideato e realizzato le scenografie ed i costumi attraverso la conoscenza ed riconoscimento dei colori e delle forme tridimensionali supportati, in tale percorso, dall'ausilio del tactil vision. Attraverso la riscoperta di sempre nuove sensazioni è stata realizzata una scenografia fantastica in cui gli attori, personaggi di un bosco incantato, sono caratterizzati da costumi che rappresentano elementi della natura.

L'iniziativa è stata ideata e organizzata dai docenti Maria Badalamenti – che per lo spettacolo ha curato l'aspetto relativo alle arti decorative, scenografiche e dei costumi - e Casimiro Alaimo – che ha curato la “composizione” e la regia dello stesso -. Lo spettacolo che verrà messo in scena è uno dei prodotti di un faticoso e complesso lavoro portato avanti in sette mesi, durante i quali il punto di partenza è stato comunicare attraverso l'arte sia pittorica che teatrale, ricercando un metodo attraverso cui gli allievi potessero divenire veri attori protagonisti delle proprie storie, trovando modi consoni per comunicare e per esprimere sensazioni, emozioni, bisogni e voglia di dare spazio alle proprie capacità spesso non riconosciute.