Sabato 23 e domenica 24 marzo, a pranzo, a Sanlorenzo Mercato protagonista sarà la regina della Sagra della sfincia di Bagheria.
Meritato riconoscimento per la Sagra che ha registrato un clamoroso successo di pubblico con migliaia di persone che si sono alternate negli stand (le vendite hanno superato le 2500 sfince espresse), per degustare il dolce tipico con cui i Bagheresi sono soliti celebrare il santo patrono della Città e che non può mancare nelle tavole dei bagheresi nei giorni a ridosso della festività.
Nel famoso Mercato palermitano, che si è affermato come punto di riferimento e tappa obbligata per gli amanti dell'enogastronomia siciliana, si festeggerà, nella due giorni, l’arrivo della primavera con la prima scampagnata in città da vivere tutto all’aperto, nel verde delle piante aromatiche, tra i giochi dei bimbi. Per l'occasione con un ticket di 9€ si potrà gustare un piatto di pasta al forno, a scelta tra diverse specialità, un calice di vino e la sfincia ripiena del Bar Sicilia di Bagheria.
Sarà dunque il Bar Sicilia, rinomata pasticceria bagherese, insignita del premio qualità alla recente XVII Sagra della Sfincia di Bagheria, a preparare le sfincie espresse in una postazione ad hoc lungo il porticato del Mercato, dove il dolce verrà fritto e farcito al momento. Per i più golosi, sarà possibile anche acquistare la singola sfincia , dolce ricco e appetitoso con il suo ripieno di crema di ricotta, i coriandoli di pistacchio e la scorza agrumata candita, divenuto il dolce simbolo della festa di San Giuseppe. La due giorni è realizzata in collaborazione con la XVII Sagra della Sfincia di Bagheria, evento svoltosi lo scorso 17 marzo in occasione della solennità del Patriarca San Giuseppe.
Ad organizzare l' evento è stata la Confraternita Patriarca "San Giuseppe" di Bagheria, con il patrocinio gratuito del Comune di Bagheria e con la collaborazione dell'Associazione "La Piana d'Oro", della Pro Loco "Città delle Ville" di Bagheria .Hanno fornito le sfincie : Bar Sicilia, Bar Ester, Bar Carmelo, Bacio Bar, Antica Gelateria Eucaliptus, Anni'20, Bar Valentina, Bar Ivano Molinaro, Orient Express, Bar Diva, Bar Mirage.
Ci piace ricordare che questo dolce magistralmente interpretato dalla pasticceria bagherese, pare sia il più antico dell’umanità, perché se ne ritrovano testimonianze, (parlando più genericamente di frittelle) in molte pagine della Bibbia e del Corano. La pastella di farina, acqua e uova viene fritta nell’olio bollente oppure nello strutto e viene poi riempita di ricotta, gocce di cioccolato, granella di pistacchi e frutta candita.
La tradizione delle sfince di San Giuseppe sembra, addirittura, risalire all’epoca romana. La leggenda narra che, dopo la fuga in Egitto con Maria e Gesù, San Giuseppe dovette vendere frittelle per riuscire a mantenere la famiglia in terra straniera. Un’altra leggenda ricollega la tradizione delle sfince ai “Liberalia”, celebrazioni dell’antica Roma che si svolgevano il 17 Marzo. Durante queste feste, in onore delle divinità del vino e del grano, si friggevano delle frittelle di frumentoIl legame con la figura di San Giuseppe si deve al “Monastero delle Stimmate di San Francesco” di Palermo (che ormai non esiste più, essendo stato demolito nel 1875 per fare spazio al Teatro Massimo), dove le suore clarisse dedicarono questo umile dolce a San Giuseppe (Santo degli Umili) e lo tramandarono ai pasticcieri palermitani. Furono questi ultimi, unitamente a quelli bagheresi, poi, ad arricchire la frittella con gli ingredienti accessori – in primis la ricotta – che oggi la consacrano ai vertici della dell’Alta Pasticceria Siciliana. In questi giorno dell'anno a ridosso dell'inizio di primavera celebriamo la sfincia, ma è tutto il periodo a dare risalto al dolce, che proprio in questa parte dell’anno può contare su una ricotta perfetta. I pascoli infatti sono ancora floridi e le pecore si nutrono dell’erba migliore, producendo latte di più alta qualità.
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