“Staffetta contro il razzismo “ alla scuola Carducci di Bagheria

“Staffetta contro il razzismo “ alla scuola Carducci di Bagheria

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Anche la nostra scuola ha aderito all’iniziativa promossa dal Liceo “Benedetto Croce” che sta coinvolgendo moltissime scuole di Palermo e provincia. 

Noi ragazzi e ragazze ne abbiamo parlato oggi e ci siamo confrontati/e partendo da alcune frasi come quella di Albert Einstein “Io appartengo all’unica razza che conosco, quella umana”, o i versi di Gianni Rodari “Spiegatemi voi dunque, in prosa o in versetti, perché il cielo è uno solo e la terra è tutta a pezzetti”, o il pensiero di Tahar Ben Jelloun “Siamo sempre lo straniero di qualcun altro”. Pensiamo di essere fortunati a frequentare questa scuola, noi stessi possiamo essere testimoni di come essa sia luogo di incontri, di scambi di idee, di socializzazione e di inclusione vera. Infatti ormai da tanti anni nella nostra scuola l’istituzione del Consiglio dei ragazzi e la figura del Sindaco della scuola offrono la possibilità di sperimentare consapevolmente lo spirito di responsabilità e i valori della partecipazione. E quest’anno gli alunni e alunne della scuola hanno eletto sindaco Yassine Diallo, quindicenne, arrivato nella nostra isola nel 2016 proveniente da Kindia, città della Guinea.

Possiamo dire di avere fatto noi ragazzi per primi la differenza. Ci siamo scoperti insieme simili e differenti, ma nella consapevolezza che tutti siamo persone con gli stessi diritti e pari dignità. Molto coinvolgente è stata la giornata contro la tratta degli esseri umani (18 ottobre). Abbiamo ascoltato testimonianze di alcuni ragazzi: Umar, Lemin, Sambarè, Mujiadù, Yassine. Le loro emozioni ci venivano trasmesse anche da qualche loro gesto, come avere gli occhi lucidi. Di certo non è stato facile per loro ripercorrere il cammino compiuto, ma quello che li ha accomunati è la speranza, la speranza di trovare un posto migliore dove vivere, fare amicizia. È stata una esperienza indimenticabile, perché loro ci hanno aiutato a comprendere tante cose e nella loro semplicità sono stati molto coinvolgenti. I loro racconti ci hanno fatto riflettere che mentre noi spesso ci lamentiamo per cose futili, nello stesso momento, in altre parti del mondo, ragazzi della nostra età scappano da guerre, violenze, sfruttamenti e condizioni di vita pietose.
Queste esperienze ci hanno insegnato ad adottare la cultura dell’accoglienza e a cambiare i nostri comportamenti e i nostri atteggiamenti. Dice Yassine: “ Pensate che molti miei compaesani non conoscono la nostra realtà, non sanno cosa sia assaporare e respirare un ambiente scolastico. Vi invito ad essere consapevoli di ciò che abbiamo e di ciò che stiamo vivendo, e per un futuro migliore, dobbiamo impegnarci tutti, fin da subito”.

Yassine Diallo e Consiglio dei ragazzi scuola Carducci

Bagheria 28 febbraio 2019