È stato accolto dal Tribunale del Riesame di Palermo il ricorso degli avvocati Nino Caleca e Marcello Montalbano per l'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Termini Imerese nei confronti di Carmelo D'Amico e Salvatore Drago Ferranti, arrestati nel blitz antidroga dei Caranibinieri a Bagheria dello scorso 11 ottobre.
Secondo i giudici, trattandosi di episodi delittuosi in parte già emersi in precedenti inchieste risalenti nel tempo. Nell'ordinanza di custodia annullata non sono stati esposti i motivi di necessità per l'applicazione della misura cautelare del carcere nei confronti due due soggett.
L'ordinanza era già stata annullata nei confronti di altri 4 indagati: Nicola e Pasquale Testa, Giacinto Tutino e Giuseppe Giallombardo. Secondo l'accusa, Testa padre e il suo braccio destro, Carmelo D'Amico, sarebbero entrati in affari con Salvatore Drago Ferrante, trafficante di cocaina legato ai cartelli sudamericani.