Serafino La Corte, assistente parlamentare del sen. Francesco Campanella, cui il legale di Grillo ha inviato formale diffida ad usare il simbolo del Movimento 5 stelle, a nome degli 'Attivisti liberi', replica alle affermazioni contenute nella lettera del legale che 'l'uso del nome e del marchio che caratterizza il Movimento è riservato a quanti abbiano ottenuto la certificazione di una lista di candidati in vista di una consultazione elettorale e, insieme ad essa, la specifica autorizzazione del mio cliente (Beppe Grillo n.d.r.) all'utilizzo dell'uno e dell'altro'.
Ma è stato proprio Serafino La Corte a presentare nel mese di ottobre del 2012 alla Questura di Palermo, la richiesta di autorizzazione per la convention di Grillo a Bagheria in vista delle elezioni regionali.
'Grillo e il suo legale si sbagliano - ribatte La Corte - la mia presenza sul palco di Bagheria a fare la diretta streaming lo smentiscono così come le attività sul territorio. Noi il simbolo lo avevamo già tolto perchè non ci riconosciamo più nei modi e nella deriva fascista del MOv 5 stelle. Condividiamo il merito delle proposte e delle idee iniziali, ma abbiamo a cuore il bene immediato e reale dei cittadini. Basta con questa caccia alle streghe.'
Serafino La Corte replica al legale di Grillo che lo diffida dall'usare il simbolo del Mov 5 stelle
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