Con delibera di Giunta n. 115 dell’ 8 agosto 2013, l’amministrazione comunale ha manifestato l’interesse all’acquisizione al patrimonio indisponibile del Comune di alcuni beni confiscati a Francesco Bruno con decreto emesso dalla Corte di Appello di Palermo in data 23/05/2007 e divenuto definitivo il 04 marzo 2008 a seguito di pronuncia della Suprema Corte di Cassazione
Nella delibera si specifica che è intendimento del Comune per l’alto valore simbolico che rappresenta nell’area in esame il pieno utilizzo di tutti i beni confiscati alla criminalità organizzata, per far sorgere proprio da quelle strutture, luoghi dove vengano svolte attività sociali al servizio del territorio, al fine di rafforzare e accrescere la cultura della legalità e creare un'opportunità di sviluppo e di lavoro in un contesto sofferto ma desideroso di cambiamento.
Il fine ultimo è di creare centri e luoghi di aggregazione al fine di combattere il disagio sociale, l’emarginazione, l’isolamento, la disoccupazione che costituiscono fenomeni legati al mondo giovanile.
L’assessore Gaetano D’Agati sottolinea l’importanza a che i beni vengano assegnati al Comune per farne l’utilizzo che è specificato nell’atto per contribuire così a creare un humus sociale e di spessore allontanando comportamenti deviati che generano processi di crescita criminale.
I beni confiscati che si sperano vengano assegnati all’Ente con decreto sono specificatamente stati individuati nelle loro destinazioni e finalità.
L'amministrazione comunale interessata ad acquisire alcuni beni confiscati a mafiosi
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